Napoli – Sampdoria 0-0

25ª GIORNATA

Il Napoli sbatte contro il muro della Samp

Poco gioco e poche idee, il palo ferma Hamsik

serieA
dom 17/02/13

NAPOLI

SAMPDORIA

stadio San Paolo
41734 spettatori
napoli sampdoria  
arbitro Doveri 7
guardalinee Niccolai – Grilli
Giacomelli – Ciampi
quarto uomo Rosi

0

0

 
     
ammonizione Campagnaro ammonizione Gastaldello  
ammonizione Inler  

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos (16’st Pandev), Mesto, Behrami, Inler (32’st Dzemaili), Armero (16’st Zuniga), Hamsik, Insigne, Cavani.
Panchina: Rosati, Rolando, Gamberini, Donadel, Maggio, El Kaddouri, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.
SAMPDORIA (3-5-2): Romero, Rossini, Gastaldello, Costa, De Silvestri (45’st Mustafi), Poli, Objang, Krsticic, Estigarribia, Sansone (21’st Eder), Icardi (36’st Maxi Lopez).
Panchina: Da Costa, Berni, Berardi, Castellini, Rodriguez, Poulsen, Maresca, Munari, Soriano. Allenatore: Rossi.

Ennesima occasione persa per gli azzurri che, sul campo inguardabile del San Paolo, approfittano solo in parte della sconfitta della Juventus, riducendo il distacco a quattro punti anzichè a due. Tanto possesso palla, ma poche occasioni; il palo di Hamsik è troppo poco per una squadra che ambisce al traguardo massimo e che voleva riscattarsi dopo la figuraccia in Europa League.
Mazzarri rivoluziona le fasce, con Armero e Mesto titolari, mentre in difesa Britos vince il ballottaggio con Gamberini. In attacco, invece, spazio ad Insigne. La Sampdoria, invece, oltre al proprio allenatore, squalificato, deve rinunciare a Palombo, mentre in panchina ritrova Eder, tornato appena in tempo da suo viaggio in Brasile per motivi familiari.
Dopo il minuto di silenzio in ricordo di Carmelo Imbriani, ex calciatore del Napoli morto in seguito a vari linfomi, comincia l’attesa partita. Già dai primi minuti si capisce che la gara sarà difficile, con gli ospiti rintanati nella propria metà campo e pronti a ripartire sfruttando la velocità di Icardi e Sansone. E infatti, al 2’, è proprio quest’ultimo a gettare nello scompigli la difesa azzurra con una percussione centrale, ma Britos riesce a fermarlo e, con l’aiuto di De Sanctis, sventa la minaccia. Al 6’, ci prova Insigne con un tiro da lontano, ma Romero respinge a pugni chiusi. Il Napoli attacca, ma non riesce ad innescare Cavani (tranne al 13’, quando il Matador conclude debolmente da posizione defilata) e, così, dopo un avvio timido, la Samp comincia a prendere coraggio e ad affacciarsi con più continuità nell’area avversaria. Al 21’, De Silvestri calcia da buona posizione, ma il suo tiro è debole e il portiere azzurro blocca il tiro senza difficoltà, mentre al 32’, l’estremo difensore azzurro deve superarsi su un tiro dal limite di Sansone diretto verso l’angolino basso.
Nel secondo tempo Mazzarri cambia modulo e, dopo un’azione personale di Armero che, al 12’, conclude di poco a lato, al 16’ getta nella mischia Pandev e Zuniga per Britos e Armero. Gli attacchi del Napoli si fanno sempre più tambureggianti, ma la manovra, che si sviluppa soprattutto sulle fasce, non riesce ad impensierire più di tanto la retroguardia ospite. Quando riesce a giocare palla a terra, però, gli azzurri sembrano poter colpire e, al 29’, Hamsik sembra aver trovato il tiro vincente, ma la conclusione dello slovacco, servito al limite dell’area da un passaggio illuminante di Pandev, si spegne sul palo dopo la deviazione di Romero. Al 34’ ci prova anche Cannavaro, ma il suo diagonale termina alto sulla traversa. E’ l’ultima vera emozione della partita, al 45’ ci prova Cavani su cross di Mesto, ma la sua deviazione arriva quasi dalla linea di fondo, scarse le possibilità di successo.
Ora gli azzurri dovranno affrontare due trasferte difficili. Quella impossibile, in Europa League e, lunedì 25, quella ad Udine, almeno per tentare di rimanere a quattro punti dalla Juventus in attesa dello scontro diretto del primo marzo. Ma il Napoli deve ritrovare morale, gioco e condizione. Ci sarà da lavorare e da soffrire.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 6.5
BRITOS 6 (16’st Pandev 6)
MESTO 4.5
BEHRAMI 6.5
INLER 4.5 (32’st Dzemaili sv)
ARMERO 5 (16’st Zuniga 5)
HAMSIK 6
INSIGNE 5.5
CAVANI 5
MAZZARRI 5

Udinese – Napoli 0-0

26ª GIORNATA

Il Napoli non sa più segnare

Gli azzurri rischiano quasi nulla in difesa, ma l’attacco non punge

serieA
lun 25/02/13

UDINESE

NAPOLI

stadio Friuli
20000 spettatori
udinese napoli  
arbitro Damato 5
guardalinee Posado – Dobosz
Giannoccaro – Massa
quarto uomo Liberti

0

0

 
     
ammonizione Pereyra ammonizione Inler  
ammonizione Armero ammonizione Cannavaro  
ammonizione Behrami  

UDINESE (3-5-1-1): Padelli, Benatia (28’pt Heurtaux), Danilo, Domizzi, Basta, Pereyra, Allan, Badu, Pasquale, Muriel, Di Natale (33’st Maicosuel).
Panchina: Pawlowski, Scuffet, Gabriel Silva, Merkel, Faraoni, Capos Toro, Rodriguez, Zielinskj. Allenatore: Guidolin.
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro (40’st Dzemaili), Britos, Mesto (45’st Zuniga), Inler (17’st Pandev), Behrami, Armero Hamsik, Insigne, Cavani.
Panchina: In panchina: Rosati, Crispino, Grava, Gamberini, Rolando, Donadel, Maggio, El Kaddouri, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.

Ancora un pareggio, ancora una partita senza gol, nonostante l’inoperosità di De Sanctis. L’Udinese ha badato soprattutto a difendersi, e ci è riuscita. Gli azzurri non sono più lucidi negli ultimi venti metri, Cavani non riesce più ad essere lo spietato realizzatore che conoscevamo, Hamsik a volte si perde tra le linee avversarie e Insigne, da solo, non riesce ad accendere la luce necessaria.
Guidolin deve rinunciare al portiere titolare, Brkic, sostituito da Padelli, e a due centrocampisti di sicura affidabilità come Pinzi e Lazzari. In attacco, Muriel e Di Natale cercheranno di scardinare con la loro velocità la difesa azzurra. Mazzarri, invece, sceglie Britos in difesa e cambia uomini sulle fasce, inserendo dal primo minuto Armero e Mesto. In attacco, invece, fiducia ad Insigne, con Pandev inizialmente in panchina.
La prima occasione della partita è per l’Udinese, quando al 3’, Mesto ritarda il rilancio in area e si fa soffiare il pallone da Pasquale che, da buona posizione, calcia a lato. Rispondono subito gli azzurri, al 4’, con un cross di Mesto che né Cavani né Insigne riescono a deviare in porta per pochi centimetri. Al 16’ si rivede l’Udinese, con un ottimo movimento di Di Natale che si libera della marcatura di Britos, ma, dopo aver ricevuto spalle alla porta, calcia alto sulla traversa. Al 18’, il Napoli protesta per un contatto in area con Cavani che viene probabilmente colpito ad un piede mentre tentava di controllare il pallone, ma l’arbitro lascia correre e i padroni di casa sventano la minaccia. Al 22’, Hamsik crossa in area per il Matador, che tenta il tiro di prima intenzione, ma la conclusione di sinistro è debole e sbilenca. Al 36’ ci prova Hamsik che raccoglie un cross perfetto di Armero, ma il suo colpo di testa viene neutralizzato dall’ottima parata di Padelli che devia il pallone in calcio d’angolo. Al 43’ ci prova ancora l’Udinese con il solito Di Natale, ma anche questa volta, la conclusione dell’attaccante è alta sulla traversa.
Anche nel secondo tempo, la prima azione pericolosa è dei padroni di casa che, questa volta, vanno vicini al raddoppio: a 5’, un tiro di Di Natale deviato da Inler arriva in area dalle parti di Danilo che, a pochi metri dalla porta, si coordina malissimo e calcia alto graziando De Sanctis. All’8’, il Napoli si fa apprezzare per uno dei suoi fulminei contropiedi, con Cavani che allarga sulla destra per Insigne, il quale, di prima, serve di esterno destro Hamsik al centro dell’area, ma lo slovacco, leggermente avanti rispetto al pallone, non riesce a colpire benissimo la sfera che si perde sul fondo. Al 16’, Mazzarri prova a ridisegnare la squadra inserendo Pandev per un opaco Inler, ma la manovra del Napoli rimane lenta e prevedibile. Solo a sinistra gli azzurri riescono a creare qualcosa di concreto, come al 23’, quando Armero va via sulla linea di fondo, ma sbaglia clamorosamente l’appoggio per Cavani che, solo davanti alla porta, non riesce a colpire correttamente il pallone, troppo arretrato per essere indirizzato verso la porta. Al 39’, entra anche Dzemaili per Cannavaro, ma la musica non cambia, e, fino alla fine della partita, gli azzurri riescono a produrre solo un tiro debole di Insigne.
Termina quindi con il secondo pareggio consecutivo la partita del Napoli, che arriva allo scontro con la Juve, con sei punti di ritardo. Probabilmente, questa discontinuità di risultati non è da squadra che ambisce allo scudetto, ma gli azzurri devono fare di tutto per conservare almeno il secondo posto. In quattro giorni, Mazzarri deve far ritrovare alla squadra serenità e corsa.

 
DE SANCTIS sv
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 6.5 (40’st Dzemaili sv)
BRITOS 6.5
MESTO 5.5 (45’st Zuniga)
BEHRAMI 6
INLER 5.5 (17’st Pandev 5.5)
ARMERO 5
HAMSIK 5.5
INSIGNE 5.5
CAVANI 5
MAZZARRI 5.5

Napoli – Juventus 1-1

27ª GIORNATA

Napoli, solo un pareggio con la Juve

Un tempo per parte, in gol Chiellini e Inler. Ancora a secco Cavani

serieA
ven 01/03/13

NAPOLI

JUVENTUS

stadio San Paolo
58143 spettatori
napoli juventus  
arbitro Orsato 4
guardalinee Torolini – Cariolato
De Marco – Celi
quarto uomo Niccolai

1

1

 
     
rete 43’pt Inler rete 10’pt Chiellini  
ammonizione Cavani ammonizione Vidal  
ammonizione Behrami ammonizione Peluso  
ammonizione Cannavaro  
ammonizione Zuniga  

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos (1’st Dzemaili), Maggio, Behrami, Inler (39’st Armero), Zuniga, Hamsik, Pandev (21’st Insigne), Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Rolando, Gamberini, Donadel, Mesto, El Kaddouri, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio (45’st Padoin), Peluso, Giovinco (29’st Matri), Vucinic (40’st Pogba).
Panchina: Storari, Rubinho, Marrone, Isla, Asamoah, Giaccherini, Quagliarella. Allenatore: Conte.

Un altro pareggio per il Napoli, che riesce a fermare la Juventus, ma non riesce a concretizzare un buon secondo tempo nel quale, con un po’ di precisione in più, avrebbe potuto segnare il gol del vantaggio. Ancora a secco Cavani, protagonista di una vera e propria lotta con Chiellini, culminata in più di qualche colpo proibito, non sanzionato a dovere dall’arbitro Orsato.
Mazzarri si affida agli uomini di più esperienza, con Britos preferito a Gamberini ancora indisponibile. Sulle fasce tornano Maggio e Zuniga, mentre in attacco Pandev vince il ballottaggio con Insigne. Conte, invece, recupera in extremis Chiellini, mentre preferisce schierare Peluso sulla fascia sinistra al posto di Asamoh. In attacco, confermata la coppia formata da Giovinco e Vucinic.
Il Napoli parte subito forte e, già subito dopo il calcio d’inizio, Pandev supera Chiellini e passa all’accorrente Hamsik che, dal limite dell’area tira alto sulla traversa. Gli azzurri pressano alti, cercando di contrastare l’inizio della manovra juventina limitando i rifornimenti a Pirlo e Bonucci. Al 7’, ci prova Giovinco da fuori, ma De Sanctis è attento e respinge nella zona occupata da Vucinic che, però, colpisce debolmente di testa favorendo l’intervento dell’estremo difensore napoletano. Ma al 10’, la Juventus si porta in vantaggio: dopo un calcio piazzato la palla arriva a Pirlo che crossa in area, dove Britos, all’altezza del secondo palo, prova a contenere Chiellini, ma il difensore avversario riesce comunque a staccare di testa e a colpire il pallone che si insacca alle spalle dell’incolpevole De Sanctis. Il Napoli accusa il colpo e, dopo un buon inizio comincia a subire la superiorità fisica e tecnica del centrocampo ospite, con Inler che sbaglia qualche passaggio e controllo di troppo. Al 18’ Vucinic avrebbe la possibilità di raddoppiare, servito da Vidal solo davanti a De Sanctis, ma il tiro dell’attaccante colpisce il portiere in uscita e termina in calcio d’angolo. La Juventus ci prova ancora in contropiede, ma non riesce a trovare la zampata vincente, Così, al 43’, proprio nel momento migliore degli avversari e con il Napoli alle corde, Inler, fino a quel momento il peggiore in campo, prova il tiro da fuori che Bonucci devia quel tanto che basta per mettere fuori causa Buffon per la gioia del San Paolo. Al 46’ si vede Cavani, ma solo per una gomitata rifilata a Chiellini dopo le numerose provocazioni del difensore della Juventus (trattenute e anche una tirata di capelli): l’arbitro, dopo un consulto con il giudice di porta opta solo per l’ammonizione.
Nel secondo tempo Mazzarri cambia subito modulo, sostituendo Britos (dolorante dopo una tremenda testata con il compagno di squadra Inler) con Dzemaili. Inizialmente è ancora la Juventus a fare la gara, ma con il passare dei minuti, gli azzurri metabolizzano il nuovo modulo, con Maggio che ha più spazio sulla fascia e Hamsik più libertà di movimento tra le linee. Al 13’ è proprio lo slovacco a rendersi pericoloso con un tiro da fuori, ma Buffon è attento e devia in angolo. Al 20’, dopo un corner e una mischia in area, la palla arriva ad Inler, ma questa volta, il suo tiro dal limite dell’area viene smorzato da un avversario favorendo la parata dell’estremo difensore ospite. Al 22’, Mazzarri lancia nella mischia Insigne per un impalpabile Pandev, sperando che il piccolo attaccante napoletano possa trovare la giocata vincente. Ma il gioco azzurro si sviluppa soprattutto sulla fascia destra, dove Peluso non riesce più a contrastare Maggio, che, al 23’, dopo un occasione per la Juventus con Vucinic, tenta di sorprendere Buffon sul primo palo, ma il portiere Juventino, che si aspettava probabilmente un cross, recupera la posizione e devia in angolo. Al 28’, l’esterno napoletano riesca a crossare in mezzo, dove Cavani anticipa Bonucci, ma il colpo di testa è centrale e Buffon blocca senza problemi. Ma la palla più ghiotta per il vantaggio capita sui piedi di Dzemaili che, sempre al 28’, raccoglie il pallone respinto da Buffon dopo un gran tiro di Hamsik, ma, a porta vuota, non riesce a coordinarsi e il suo tiro al volo termina fuori.
E’ l’ultima grande occasione della partita, con la Juventus che, più che soddisfatta del risultato, prova solo a ripartire in contropiede e con il Napoli che, ormai stanco per lo sforzo, non riesce più ad essere incisivo. Rimane così invariata la distanza tra le due squadre e, sinceramente, sembra difficile poter recuperare sette punti. Meglio concentrarsi sul mantenimento del secondo posto. Dieci giorni di riposo serviranno a riordinare le idee e a recuperare la condizione, sperando che Cavani ritrovi al più presto la via del gol.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 6
CANNAVARO 6
BRITOS 5.5 (1’st Dzemaili 5)
MAGGIO 6
BEHRAMI 7
INLER 6 (39’st Armero sv)
ZUNIGA 5.5
HAMSIK 6
PANDEV 4.5 (21’st Insigne 6)
CAVANI 4.5
MAZZARRI 5.5

Chievo Verona – Napoli 2-0

28ª GIORNATA

Disastro Napoli, il sogno è finito

Ora anche il secondo posto è a rischio. Cavani sbaglia un rigore

serieA
dom 10/03/13

CHIEVO VERONA

NAPOLI

stadio Bentegodi
12000 spettatori
chievo napoli  
arbitro Rocchi 4
guardalinee Niccolai – Paganesi
Tagliavento – Valeri
quarto uomo Giachero

2

0

 
     
rete 12’pt Dramè ammonizione Dzemaili  
rete 43’pt Thereau  
ammonizione Andreolli  
ammonizione Dainelli  

CHIEVO (5-3-2): Puggioni, Frey, Dainelli, Cesar, Andreolli, Dramè (28’st Jokic), Rigoni, Hetelaj, Cofie, Paloschi (37’st Pellissier), Thereau (12’st Luciano).
Panchina: Ujkani, Squizzi, Sampirisi, Papp, Seymour, Hauche, Samassa, Guana, Stoian. Allenatore: Corini.
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Rolando, Gamberini (1’st Dzemaili), Maggio, Behrami, Inler (12’st Armero), Zuniga (18’st Pandev), Hamsik, Insigne, Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Donadel, Mesto, El Kaddouri, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.

Il Napoli dà definitivamente l’addio alla corsa scudetto, ormai totalmente nelle mani della Juventus, e comincia a guardarsi con apprensione alle spalle, dove la rimonta del Milan pare possa concludersi da un momento all’altro. Male anche oggi gli azzurri, lenti e prevedibili, senza gioco e con Cavani che, ancora a secco, sbaglia anche il rigore che avrebbe potuto riaprire la partita.
Mazzarri, a causa della squalifica di Cannavaro e dell’infortunio di Britos, è costretto a ridisegnare la difesa, inserendo il rientrante Gamberini e Rolando, al suo esordio da titolare in serie A. In attacco, spazio ad Insigne che vince il ballottaggio con Pandev. Nel Chievo rientra Dramè, mentre il capitano Pellissier parte ancora una volta dalla panchina.
Nei primi minuti, un’occasione per parte: prima, al 4’, è pericoloso il Chievo con Therau che, entrato in area da posizione defilata, viene contrastato efficacemente da Gamberini poco prima di concludere a tu per tu con De Sanctis. Poi, al 6’, per il Napoli ci prova Maggio, ma il suo colpo di testa su corner battuto da Insigne termina alto sulla traversa. Ma al 12’, al primo tiro in porta, la squadra di casa passa in vantaggio con Dramè, che raccoglie palla dopo un corner e da circa quaranta metri lascia partire un gran tiro che si insacca alle spalle di De Sanctis, non troppo reattivo nell’occasione. Il Napoli subisce il colpo e due minuti dopo Paloschi colpisce anche una traversa. Solo al 20’ Hamsik riesce a servire Cavani in area, ma il suo tiro è debole. Al 37’, Cavani guadagna una punizione dal limite dell’area, ma la conclusione sul calcio piazzato è ben parata da Puggioni. Ma proprio nel momento in cui sembrava che gli azzurri avessero ripreso coraggio, arriva la doccia fredda: al 42’, Thereau scatta sul filo del fuorigioco e, solo davanti a De Sanctis colpisce abbastanza debolmente, ma l’estremo difensore napoletano non riesce a bloccare il pallone.
Nella ripresa entra subito Dzmeaili per Gamberini e, questa volta, il Napoli sembra aver cambiato passo, con il Chievo rintanato nella propria metà campo, senza riuscire a ripartire. La prima occasione arriva già al 3’, quando Dzemaili serve Cavani a centro arte che, arretrando, non riesce a coordinarsi al meglio per il tiro che termina altissimo sulla traversa. Il pressing del Chievo disturba non poco la manovra azzurra, ma al 12’ arriva l’occasione più ghiotta per riaprire la partita: Dainelli cintura Cavani in area e provoca il rigore. Lo stesso Matador si presenta sul dischetto, ma, come spesso è capitato, il portiere avversario intuisce il tiro, nemmeno troppo angolato. Il Napoli si spegne lentamente, anche se la pressione sul Chievo rimane comunque alta. Purtroppo, è sufficiente solo per guadagnare qualche calcio d’angolo e, nonostante l’ingresso di Pandev, l’unica occasione si presenta ancora sui piedi di Cavani che, dal centro dell’area, scarica un gran tiro verso la porta dove Puggioni è ancora attento.
Finisce quindi con la vittoria meritata dei padroni di casa, con il Napoli che ora deve concentrarsi soprattutto sul riordinare le idee, ritrovare la fiducia e pensare alle ultime giornate di campionato guardandosi le spalle, perché anche il secondo posto non vada perduto. Poi, a fine stagione, ci sarà il tempo, speriamo, di riordinare l’assetto societario, soprattutto per quanto riguarda chi dirige le operazioni di calciomercato.

 
DE SANCTIS 4
CAMPAGNARO 5.5
ROLANDO 5
GAMBERINI 5 (1’st Dzemaili 5)
MAGGIO 4.5
BEHRAMI 5
INLER 4.5 (12’st Armero 5)
ZUNIGA 4.5 (18’st Pandev 5)
HAMSIK 4.5
INSIGNE 5
CAVANI 4
MAZZARRI 4

Napoli – Atalanta 3-2

29ª GIORNATA

Il Napoli torna a vincere

Tanta sofferenza, ma decide il ritorno al gol di Cavani e Pandev

serieA
dom 17/03/13

NAPOLI

ATALANTA

stadio San Paolo
38337 spettatori
napoli atalanta  
arbitro Valeri 6
guardalinee Grilli – Giallatini
Romeo – Baracani
quarto uomo Nicoletti

3

2

 
     
rete 4’pt Cavani (r) rete 31’pt Cannavaro (a)  
rete 20’st Cavani rete 27’st Denis  
rete 36’st Pandev ammonizione Giorgi  
ammonizione Behrami ammonizione Lucchini  
ammonizione Insigne ammonizione Denis  
ammonizione Bonaventura  

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Ganberini (18’st Armero), Maggio (33’st Insigne), Behrami, Dzemaili, Zuniga, Hamsik, Pandev (45’st Rolando), Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Donadel, Mesto, Inler, El Kaddouri, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.
ATALANTA (4-4-1-1): Consigli, Raimondi, Lucchini, Stendardo, Del Grosso, Giorgi (14’st Canini), Carmona, Biondini (32’st Cazzola), Buonaventura, Morales (21’st Livaja), Denis.
Panchina: Frezzolini; Brivio, Ferri, Contini, Radovanovic, Cigarini, Parra, Brienza, Troisi. Allenatore: Colantuono.

Hamsik riprende a girare, Cavani torna al gol e il Napoli ritorna alla vittoria: tre punti d’oro dopo una partita che sembrava stregata, dominata per lunghi tratti, ma compromessa per ben due volte dai soliti errori difensivi.
Mazzarri ritrova Cannavaro al centro della difesa, mentre a centrocampo preferisce schierare Dzemaili al posto di Inler. In attacco, ancora un’occasione per Pandev, che si riprende il posto da titolare dopo la trasferta di Verona. Colantuono, dal canto suo, opta per un modulo ad una sola punta, con Bonaventura a supporto di Denis. L’altro ex, Cigarini, si accomoda invece in panchina.
Il Napoli parte forte e, al primo affondo è subito in vantaggio: al 4’, combinazione tra Hamsik e Zuniga che non riesce a ricevere il passaggio di ritorno del compagno perché ostacolato irregolarmente (forse fuori area) da Giorgi. L’arbitro fischia il rigore e, questa volta, Cavani non sbaglia. Ma gli azzurri non si accontentano e, al contrario di quanto accaduto altre volte, continuano ad attaccare, guidati da un Hamsik in gran giornata. Ma gli azzurri sciupano troppo, Cavani e Pandev non riescono a trovare la porta da ottima posizione e, come accade spesso in questi casi, l’Atalanta, che sembrava in balia totale dell’avversario, pareggia alla prima vera azione: al 30’ la difesa azzurra si da infilare centralmente con Denis che, solo in area, serve al centro per Bonaventura; sembra un gol ormai fatto, ma il fantasista ospite colpisce male riuscendo comunque a far carambolare il pallone sulla testa di Cannavaro trovando una rete che definire fortunosa è poco. A questo punto gli ospiti prendono coraggio e, tre minuti dopo, colpiscono anche una traversa con Carmona. Il Napoli, invece, assalito all’improvviso da paure e insicurezze, non riesce ad essere fluido ed incisivo come nella prima mezz’ora e si limita a contenere per arrivare indenne all’intervallo.
Nel secondo tempo, dopo aver riordinato le idee negli spogliatoi, gli azzurri ritornano a schiacciare l’Atalanta nella propria metà campo, ma, nonostante le occasioni prodotte, il gol non arriva, nemmeno al 12’, quando la palla rimane nell’area piccola per alcuni interminabili secondi senza che nessuno riesca a sfondare il muro erette davanti alla porta dai giocatori ospiti. Al 17’ esce Gamberini ed entra Armero,, due minuti dopo, arriva il guizzo di Cavani, che ritorna a segnare su azione, quando, servito a centro area da Pandev, controlla il pallone e indirizza un preciso rasoterra dove Consigli non può arrivare. Sembra fatta, ma al 27’, l’ennesima distrazione difensiva condanna il Napoli: lancio lungo per Denis, Cannavaro e Behrami si fanno sorprendere, De Sanctis esce troppo precipitosamente e l’ex attaccante napoletano comodamente appoggia in porta. A questo punto, Mazzarri lancia nella mischia anche Insigne che, al 36’, da il là all’azione del nuovo vantaggio: azione insistita di Lorenzo in area, la palla arriva ad Armero che, dal fondo, crossa per Pandev per il quale, appostato a pochi passi dalla linea di porta, è un gioco da ragazzi battere l’incolpevole Consigli. Per fortuna, negli ultimi minuti il Napoli controlla senza troppi affanni e riesce anche ad andare vicino al quarto gol con Hamsik, servito in contropiede da Insigne, sul cui tiro Consigli è bravo a deviare in corner.
Arriva così una vittoria scaccia crisi, anche se c’è ancora da lavorare, visto che, nonostante il Napoli abbia giocato una delle sue migliori partite della stagione, si deve imparare ad essere più cinici in attacco e più attenti in difesa. Se fosse finita 5-0 non ci sarebbe stato nulla da dire, ma gli azzurri sono riusciti a far rimanere in partita un’Atalanta mediocre per 80’ nonostante un assoluto dominio territoriale.

 
DE SANCTIS 5.5
CAMPAGNARO 5.5
CANNAVARO 4.5
GAMBERINI 5 (18’st Armero 6.5)
MAGGIO 5.5 (33’st Insigne 6)
BEHRAMI 5
DZEMAILI 5.5
ZUNIGA 4.5
HAMSIK 7.5
PANDEV 6.5 (45’st Rolando sv)
CAVANI 7.5
MAZZARRI 6.5

Torino – Napoli 3-5

30ª GIORNATA

Napoli, emozioni ed errori!

Tripletta di Dzemaili doppietta di Cavani. Il secondo posto è ancora azzurro

serieA
sab 30/03/13

TORINO

NAPOLI

stadio Olimpico
18850 spettatori
torino napoli  
arbitro Giannoccaro 6.5
guardalinee Preti – Galloni
Damato – Gervasoni
quarto uomo Viazzi

3

5

 
     
rete 30’pt Barreto rete 10’pt Dzemaili  
rete 28’st Jonathas (r) rete 2’st Dzemaili  
rete 33’st Meggiorini rete 36’st Dzemaili  
ammonizione Darmian rete 40’st Cavani  
ammonizione Basha rete 45’st Cavani  
ammonizione Rodriguez ammonizione Dzemaili  
ammonizione Gazzi  

TORINO (4-4-2): Gillet, Darmian, Glik, Rodriguez, D’Ambrosio (11’st Masiello), Basha, Gazzi, Cerci, Vives (11’st Meggiorini), Barreto (21’st Jonathas), Santana.
Panchina: Coppola, Caceres, Di Cesare, Bakic, Menga, Stevanovic, Bianchi, Diop. Allenatore: Ventura.
NAPOLI (3-5-2): Rosati, Gamberini, Cannavaro, Britos, Maggio, Behrami, Hamsik, Dzemaili (42’st Rolando), Zuniga, Pandev, Insigne (20’st Cavani).
Panchina: Colombo, Grava, Crispino, Mesto, Donadel, Armero, Inler, Radosevic, El Kaddouri, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.

Seconda vittoria consecutiva del Napoli che, con grandi difficoltà, riesce a sconfiggere un Torino mai domo. Servono cinque gol per portare a casa i tre punti, con la prima tripletta di Dzemaili e la seconda doppietta consecutiva di Cavani, ma gli azzurri rischiavano di essere ancora condannati dai troppi errori difensivi e dall’ennesima imprecisione dal dischetto (questa volta è Hamsik a sbagliare il calcio di rigore)
Ventura schiera il Torino con un 4-4-1-1, rinunciando inizialmente al suo bomber, Bianchi, che si accomoda in panchina per dare spazio alla velocità di Cerci e Barreto. Anche Mazzarri esclude dalla formazione titolare il suo attaccante migliore, Cavani, rientrato in ritardo dalla lunga trasferta per le partite con la sua nazionale, mentre deve fronteggiare le assenze di De Sanctis, sostituito da Rosati, e di Campagnaro. A centrocampo, invece, spazio ancora a Dzemaili che vince il ballottaggio con Inler.
I primi minuti sono tutti di marca granata, con Cerci e Barreto che, in più di un’occasione, riescono ad eludere la difesa azzurra, ma, per fortuna del Napoli, nessuno dei pericoli si concretizza e Rosati riesce a cavarsela con una sola semplice parata. Gli azzurri reagiscono all’8’, quando Insigne ruba palla sulla trequarti e serve al limite dell’area Pandev, il cui tiro è deviato in angolo. L’azione dà coraggio agli ospiti e, al 10’, arriva il gol: Insigne finta il cross su calcio d’angolo, ma serve Dzemaili, lasciato colpevolmente solo dalla difesa del Torino, al limite dell’area da dove il centrocampista svizzero lascia partire una conclusione violentissima che si insacca alle spalle di Gillet. Ma il Torino è sempre vivo e, al 15’, rischia subito di pareggiare, con Santana che, da ottima posizione, non riesce a sfruttare un cross di Cerci. A parte questa occasione, però, il Napoli sembra aver preso le misure agli avversari e riesce a distendersi in attacco con continuità, andando più volte alla conclusione con Hamsik e Insigne. Ma proprio nel momento migliore degli azzurri, al 30’, arriva il pareggio del Torino, complice la solita disattenzione difensiva su calcio d’angolo che consente a Barreto di concludere senza problemi verso la porta difesa da Rosati. Al 38’, il Napoli potrebbe riportarsi subito in vantaggio, quando Maggio, servito da Hamsik, viene atterrato in area da Darmian, ma lo stesso slovacco, che si incarica di battere il penalty, si fa respingere il tiro (debole) da Gillet.
Per fortuna, ad inizio secondo tempo, gli azzurri rimediano subito e ritrovano il vantaggio al 2’, quando Zuniga serve in area Hamsik che serve all’indietro l’accorrente Dzmeaili che, appostato appena dentro l’area, trafigge per la seconda volta il portiere del Torino. Come nella prima frazione di gioco, dopo il gol, il Napoli sembra poter controllare la gara, attendendo gli avversari e riproponendosi con velocità in contropiede. Ma al 27’, ancora un regalo della difesa azzurra concede il pareggio al Torino: gli azzurri si fanno sorprendere ancora su calcio d’angolo, con Cavani, entrato da pochi minuti, che tocca il pallone con un braccio nel tentativo di intercettare il cross, ma l’arbitro non ha dubbi e concede il rigore che Jonathas trasforma. Cinque minuti dopo, accade l’impensabile, con Britos che regala palla a Meggiorini al limite dell’area, consentendo all’attaccante granata di saltare Rosati in uscita ed insaccare a porta vuota. Sembra finita, ma al 35’ Dzemaili trova un’altra conclusione perfetta da fuori area e mette a segno una fantastica tripletta. Ma la rimonta si completa al 38’, quando si sveglia Cavani che, prima trova il gol del vantaggio al 38’ su calcio di punizione e, poi, chiude la partita al 44’, quando sfrutta alla perfezione un cross di Armero girando di testa alle spalle di Gillet.
Si chiude così una partita emozionante e ricca di gol, che permette agli azzurri di rimanere ancora davanti al Milan e conservare il secondo posto. Ma il Napoli deve essere consapevole che non sarà più possibile continuare così, regalando occasioni agli avversari e sbagliando gol ormai fatti, altrimenti sarà dura qualificarsi direttamente per la prossima Champions League.

 
ROSATI 5.5
GAMBERINI 6
CANNAVARO 6
BRITOS 4.5
MAGGIO 7
BEHRAMI 6
DZEMAILI 8.5 (42’st Rolando sv)
ZUNIGA 6.5
HAMSIK 6
PANDEV 5.5
INSIGNE 5.5 (20’st Cavani 7.5)
MAZZARRI 7

Napoli – Genoa 2-0

31ª GIORNATA

Il Napoli vince e allunga

Terza vittoria consecutiva per gli azzurri, ora a +4 sul Milan. A segno ancora Dzemaili.

serieA
dom 07/04/13

NAPOLI

GENOA

stadio San Paolo
34376 spettatori
napoli genoa  
arbitro Banti 6.5
guardalinee Di Fiore – Passeri
Calvarese – Giacomelli
quarto uomo Tonolini

2

0

 
     
rete 18’pt Pandev amminizione Kucka  
rete 29’pt Dzemaili ammonizione Immobile  
ammonizione Campagnaro ammonizione Vargas  

NAPOLI (3-5-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini, Maggio, Behrami (31’st Inler), Dzemaili, Zuniga, Hamsik (43’st El Kaddouri), Pandev (33’st Insigne), Cavani.
Panchina: Rosati, Grava, Rolando, Britos, Mesto, Donadel, Armero, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.
GENOA (3-4-2-1): Frey, Granqvist, Portanova, Antonelli, Moretti, Matuzalem, Kucka (23’st Jorquera), Rigoni, Jankovic (13’st Olivera), Bertolacci (7’st Vargas), Immobile.
Panchina: Tzorvas, Donnarumma, Borriello, Cassani, Tozser, Nadarevic, Floro Flores, Pisano. Allenatore: Ballardini.

Terza vittoria consecutiva per il Napoli che, con il minimo sforzo, regola i cugini del Genoa permettendosi anche il lusso di sbagliare l’ennesimo calcio di rigore, questa volta con Cavani.
Mazzarri ripropone Dzemaili a centrocampo, scelta risultata già felice contro il Torino, e sostituisce Zuniga con Armero sulla fascia sinistra. In attacco, spazio ancora a Pandev. Ballardini, invece, deve rinunciare a Borriello, non al meglio fisicamente, e getta nella mischia il napoletano Immobile, supportato da Bertolacci e Rigoni, mentre a centrocampo, fiducia all’ex Matuzalem, con Vargas e Jorquera che si accomodano inizialmente in panchina.
Nei primi minuti è il Genoa che prova a fare la partita, con gli ospiti che per ben due volte impensieriscono De Sanctis: la prima, al 2’, con un tiro dal limite di Bertolacci, neutralizzato in tuffo dal portiere azzurro e la seconda, poco dopo, con un’altra conclusione dalla distanza di Kucka, bloccata in due tempi dall’estremo difensore partenopeo. Per fortuna, il Napoli prende subito le misure agli avversari che, giocando con il baricentro abbastanza alto, si espongono alle ripartenze dei padroni di casa, con Hamsik e Pandev che sembrano davvero ispirati. Il primo tiro in porta arriva al 5’, proprio con il Macedone, che di sinistro chiama Frey al primo intervento della partita. Ci prova poi Hamsik, al 10’, servito da Armero, ma il suo tiro è debole e, questa volta, il portiere ospite blocca senza patemi. Al 14’, ancora Pandev pericoloso che, dopo essersi liberato di due avversari, prova il sinistro a giro dal limite dell’area, ma il tiro termina di poco a lato. Ma è solo una prova generale, visto che al 17’ arriva il vantaggio: Cannavaro recupera palla e lancia in profondità Cavani che controlla in corsa e serve al limite dell’area Pandev che, dopo essersi liberato del diretto avversario, trafigge Frey con un preciso sinistro che si insacca sotto la traversa. Dieci minuti più tardi, al 28’, arriva il raddoppio con un perfetto contropiede innescato da Campagnaro che, dopo aver recuperato un pallone dopo un calcio d’angolo avversario, serve Hamsik che porta palla fino alla trequarti e serve Dzemaili che entra in area e scarica il pallone alle spalle dell’incolpevole Frey. Al 36’, Hamsik prova a ritagliarsi un piccolo spazio di gloria personale e, partendo da sinistra, salta in dribbling tre avversari, ma viene contrastato proprio al momento del tiro e Frey riesce a respingere di piede la conclusione dello slovacco.
Nel secondo tempo il Napoli rientra in campo deciso a chiudere la partita e, dopo un’iniziativa genoana, al 2’, Cavani ha sui piedi la palla del 3-0, quando, servito in profondità da Pandev si ritrova a tu per tu con l’estremo difensore avversario, bravo a recuperare la posizione e a salvare con un colpo di reni la propria porta. Al 10’ è ancora Cavani protagonista, ma il suo tiro a giro, questa volta ben indirizzato, viene deviato dall’affannoso recupero di Antonelli che riesce a toccare il pallone quel tanto che basta per concedere solo un calcio d’angolo. Ma l’occasione più ghiotta arriva al 20’, quando Hamsik, servito in profondità, viene atterrato in area da Kucka: l’arbitro concede il calcio di rigore, ma Cavani si fa neutralizzare ancora il tiro da Frey (è il terzo errore stagionale dal dischetto per lui). Al 28’ si rivede il Genoa, con Immobile che, servito per vie centrali riesce a trovare una falla nella difesa napoletana e ad incunearsi in area, senza però riuscire a saltare De Sanctis, bravo a fermarlo in uscita. Al 37’ si vede anche Insigne, entrato da pochi minuti, il cui tiro da limite viene deviato da Portanova in angolo, a pochi centimetri dal palo. Sul corner, Cavani prova ad incornare di testa, ma la conclusione è centrale e Frey para ancora. Nel finale di partita, il Matador ci prova ancora due volte, servito da Armero e Insigne, ma non è la serata giusta. L’ultimo sussulto, a pochi secondo dalla fine, lo regala Immobile che impegna De Sanctis con un gran diagonale.
Il Napoli può così presentarsi con tranquillità alla prossima decisiva trasferta, che lo vedrà opposto al Milan, diretta concorrente per un posto diretto in Champions League. Mazzarri potrà contare sulla classifica favorevole e su tutti gli uomini a disposizione, visto che nessuno dei diffidati è stato ammonito. Unico appunto da fare al tecnico, però, è quello di risolvere al più presto la questione del rigorista: gli errori sono diventati troppi già da tempo.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 7
BRITOS 5.5
MAGGIO 6
BEHRAMI 6.5 (31’st Inler 6)
DZEMAILI 7.5
ARMERO 6.5
HAMSIK 7 (43’st El Kaddouri sv)
PANDEV 7 (33’st Insigne 6)
CAVANI 5.5
MAZZARRI 7

Milan – Napoli 1-1

32ª GIORNATA

Il Napoli strappa un punto a San Siro

Poche emozioni, si decide tutto nel primo tempo. Pandev risponde a Flamini

serieA
dom 14/04/13

MILAN

NAPOLI

stadio San Siro
72024 spettatori
milan napoli  
arbitro Rocchi 4
guardalinee Di Liberatore – Cariolato
Bergonzi – De Marco
quarto uomo Maggiani

1

1

 
     
rete 30’pt Flamini rete 33’pt Pandev  
espulsione 27’st Flamini ammonizione De Sanctis  
ammonizione Pazzini ammonizione Maggio  
ammonizione Mexes ammonizione Cavani  
ammonizione Britos  
ammonizione Campagnaro  

MILAN (4-3-3): Abbiati, Abate (41’st De Sciglio), Zapata, Mexes, Constant, Flamini, Montolivo, Muntari, Boateng (36’Niang), Pazzini, Robinho (29’st El Shaarawy).
Panchina: Amelia, Gabriel, Antonini, Bonera, Salamon, Yepes, Zaccardo, Nocerino. Allenatore: Allegri.
NAPOLI (3-5-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos, Maggio (37’st Calaiò), Behrami, Dzemaili, Zuniga, Hamsik (24’st Armero), Pandev (22’st Insigne), Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Rolando, Gamberini, Mesto, Donadel, Inler, El Kaddouri. Allenatore: Mazzarri.

Prima della partita, un pareggio sarebbe stato sicuramente un risultato apprezzato dal Napoli, che consente di lasciare invariate le distanze tra le due squadre e di fare un piccolo passo avanti verso la qualificazione alla prossima Champions League, considerando anche che, nelle prossime giornate, i partenopei dovrebbero avere, sulla carta, il calendario più semplice. Ma rimane comunque una punta di rammarico per la solita partita timida degli azzurri che, soprattutto negli ultimi venti minuti, con gli avversari, avrebbero potuto osare di più e chiudere definitivamente i giochi.
Allegri, che deve fare a meno dello squalificato Balotelli (al suo posto Pazzini), decide di rinunciare anche a El Shaarawy e De Sciglio, sostituiti rispettivamente da Robinho e Constant. Mazzarri, invece, ha ancora tutti a disposizione e conferma Dzmeaili a centrocampo, mentre, a sinistra, Zuniga riconquista il posto da titolare.
Il primo pericolo arriva al 4’, quando Boateng prova la conclusione da fuori area, che sarebbe facile preda di De Sanctis, se non fosse per la deviazione di Cannavaro che chiama l’estremo difensore azzurro ad una grande parata. Il Napoli è troppo timido e lascia troppa iniziativa ai padroni di casa, senza riuscire a ripartire per mettere in difficoltà la difesa rossonera, con Hamsik, Cavani e Pandev che non riescono ad avere nemmeno un pallone giocabile. Al 12’, ci riprova Boateng, che sfrutta un errore di disimpegno da parte della difesa azzurra per arrivare alla conclusione, ma il suo tiro termina a lato. Al 18’, però, il Napoli protesta per la mancata concessione di un calcio di rigore, quando Hamsik crossa in area dal fondo, con il pallone che sbatte sul braccio troppo largo di Flamini: per l’arbitro è tutto regolare. L’episodio spaventa i rossoneri, e gli azzurri cominciano ad affacciarsi con più regolarità nella trequarti offensiva, ma proprio nel momento in cui i partenopei stavano prendendo le misure agli avversari, arriva il vantaggio del Milan, con Flamini che, al 29’, raccoglie una palla vagante al limite dell’area e con un destro preciso infila il pallone tra palo e portiere. Per fortuna il Napoli trova la forza per reagire subito e, dopo tre minuti, Hamsik trova il varco giusto per servire Pandev in area che, solo davanti ad Abbiati, non fallisce il pareggio. E al 42’ ci sarebbe anche la possibilità di passare in vantaggio, con Cavani che, servito da un lancio lungo di Cannavaro, stoppa benissimo il pallone e prova a superare il numero uno rossonero con un preciso pallonetto, neutralizzato però da un grande colpo di reni dell’estremo difensore.
Nel secondo tempo la gara è povera di emozioni, con il Milan che, spaventato dal nuovo vigore degli azzurri, non attacca più con la stessa fluidità che aveva mostrato nella prima frazione di gara. Da ambo le parti, i pericoli, se così è possibile definirli, arrivano solo con tiri da fuori, ma nessuno impensierisce più di tanto i portieri. Al 21’ Mazzarri prova a dare una scossa con l’inserimento di Insigne per Pandev, ma l’episodio che potrebbe cambiare la partita arriva al 27’, quando Flamini viene espulso per una bruttissima entrata su Zuniga. Ma anche in questo caso il Napoli sembra pensare solo al pareggio e riesce solo a produrre qualche spunto di Insigne, non supportato al meglio dai compagni di squadra.
Finisce così 1-1, con il Napoli consapevole di aver messo da parte un buon punto per il proseguio del campionato, sperando, però, che alla fine non ci si debba pentire di questa partita troppo timida, con gli azzurri che, forse, avrebbe dovuto approfittare dell’assenza contemporanea di Balotelli ed El Shaarawy e della superiorità numerica nell’ultima parte della gara.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 7
BRITOS 6
MAGGIO 6 (37’st Calaiò sv)
BEHRAMI 7
DZEMAILI 7
ZUNIGA 5.5
HAMSIK 6 (24’st Armero sv)
PANDEV 7 (22’st Insigne 6)
CAVANI 5.5
MAZZARRI 6

Napoli – Cagliari 3-2

33ª GIORNATA

Il Napoli piega il Cagliari al 93′

Insigne decide nel recupero, ma che sofferenza!

serieA
dom 21/04/13

NAPOLI

CAGLIARI

stadio San Siro
39987 spettatori
napoli cagliari  
arbitro De Marco 5.5
guardalinee Vazzi – Liberti
Doveri – Merchiori
quarto uomo Crispo

3

2

 
     
rete 4’st Hamsik rete 18’pt Ibarbo  
rete 19’st Cavani rete 26’pt Sau  
rete 48’st Insigne ammonizione Dessena  
ammonizione Cannavaro ammonizione Nenè  
ammonizione Cavani ammonizione Nainggolan  
ammonizione Behrami ammonizione Cabrera  
ammonizione Ekdal  

NAPOLI (3-5-2): Rosati, Gamberini (10’st Armero), Cannavaro, Britos, Maggio, Behrami, Dzemaili (33’st Insigne), Zuniga (42’st Calaiò), Hamsik, Pandev, Cavani.
Panchina: Colombo, Grava, Rolando, Mesto, Inler, Donadel, El Kaddouri. Allenatore: Mazzarri.
CAGLIARI (4-3-3): Agazzi, Perico, Rossettini (45’pt Ariaudo), Astori, Murru, Dessena, Nainggolan, Ekdal, Thiago Ribeiro (24’st Sau), Nené (12’st Cabrera), Ibarbo.
Panchina: Avramov, Avelar, Del Fabro, Eriksson, Casarini. Allenatore: Pulga – Lopez.

Servono due autoreti e una buona dose di fortuna al Napoli, per aver ragione di un Cagliari tenace e ben organizzato che, dopo il gran gol di Sau, sperava di
strappare un pareggio al San Paolo. Ma proprio a pochi secondi dallo scadere, Insigne inventa la giocata decisiva e rilancia gli azzurri consolidando il secondo posto.
Mazzarri deve rinunciare agli squalificati De Sanctis e Campagnaro, sostituiti da Rosati e Gamberini, mentre a centrocampo ancora una conferma per Dzemaili, con Inler declassato ormai al ruolo di riserva. Nel Cagliari, invece, la coppia Pulga-Lopez deve rinunciare agli squalificati Conti e Pinilla, mentre lascia ancora in panchina Sau, non al meglio, per dare spazio al tridente formato da Ibarbo, Thiago Ribeiro e Nenè.
Il Napoli comincia bene e, al 3’, si produce in un’azione spettacolare, con Pandev che, dopo aver saltato un paio di avversari, serve Hamsik in area che, di tacco, chiude il triangolo con il Macedone, il cui tiro, però, termina alto sulla traversa. Ma gli ospiti sono ben organizzati, e chiudono molto bene tutti i varchi agli azzurri che riescono a raggiungere l’area avversaria solo con qualche cross o qualche azione da calcio d’angolo. Al 16’ Rosati viene impegnato per la prima volta da Thiago Ribeiro che cerca di sorprendere l’estremo difensore azzurro con un calcio di punizione da 35 metri. Ma un minuto più tardi, una giornata che sembrava tranquilla comincia a diventare un incubo: sugli sviluppi di un corner la palla viene intercettata da Cavani, che sbaglia il rinvio e favorisce Ibarbo al limite dell’area che, dopo aver saltato Maggio con una finta, scarica un gran tiro verso la porta del Napoli che si insacca alle spalle di Rosati. Gli azzurri provano subito a reagire e, al 21’, Cavani avrebbe sui piedi il pallone del pareggio, ma l’attaccante azzurro ritarda la conclusione quel tanto che basta per permettere il recupero alla difesa avversaria. Poi ci prova anche Dzemaili, ma le sue conclusioni dalla distanza non hanno fortuna a la difesa cagliaritana regge. Al 25’, Pandev serve in area Cavani che prova la girata al volo, ma il pallone termina altissimo sulla traversa. Al 30’, il matador prova un’altra acrobazia, ma il suo tentativo di rovesciata dopo la sponda di Hamsik non raggiunge il risultato sperato. Quattro minuti più tardi, si rivede il Cagliari che sfrutta il contropiede con la velocità di Ibarbo, bravo a servire Nenè al centro, il cui tiro termina di poco a lato. Al 45’, Cavani prova a fare tutto da solo, salta un paio di avversari e cade in area dopo un contatto con un difensore, ma per l’arbitro De Marco, che ammonisce anche il Matador per proteste, è tutto regolare.
Nella ripresa il Napoli continua ad attaccare a testa bassa, e, dopo tre minuti, arriva subito il gol: Hamsik si libera in area dopo uno schema su calcio d’angolo e lascia partire un tiro deviato in porta da Astori. Inizialmente, l’arbitro annulla su segnalazione del guardalinee che aveva un tocco di Cavani (in fuorigioco), ma, dopo un concitato confronto con il giudice di porta, convalida il pareggio. Mazzarri inserisce Armero per Gamberini e la pressione azzurra cresce ulteriormente, con il Cagliari alle corde. Così, al 18’, ancora sugli sviluppi di un calcio d’angolo arriva il vantaggio: Cannavaro si ritrova il pallone tra i piedi all’interno dell’area e lascia partire un gran tiro respinto corto da Agazzi, proprio sui piedi di Maggio, sul cui tocco si inserisce Cavani che insacca da pochi passi. Ma la gioia dura poco e gli ospiti, che sembravano ormai domati, trovano il gol del pareggio al 25’, con Sau, appena entrato, che si inventa una giocata da campione con un tiro a giro che si insacca sotto l’incrocio dei pali. Gli azzurri non demordono e ci provano ancora con Zuniga e Cavani, ma il Napoli non sembra più quello di inizio tempo e si espone ai contropiedi del Cagliari che, al 35’, si rende pericoloso con una conclusione da fuori area di Murru, di poco a lato, mentre al 40’, è Cannavaro che salva su Ekdal. Ma al 48’, con un Napoli imbottito di attaccanti dopo l’ingresso di Calaiò e Insigne, proprio il folletto napoletano trova il colpo vincente al 48’: l’attaccante azzurro si accentra al limite dell’area e calcia verso la porta, con il pallone che viene deviato quel tanto che basta per disegnare una traiettoria velenosa che diventa imparabile per Agazzi.
Questa volta gli azzurri possono essere contenti della fortuna che li ha assistiti durante la gara, anche se, come spesso accade, gli avversari vanno in gol alla prima occasione della partita. Ora il vantaggio sugli inseguitori cresce a 7 punti e si possono affrontare con tranquillità le ultime gare, cercando di chiudere il discorso per il secondo posto il prima possibile. Nel secondo tempo si è vista un’ottima squadra, soprattutto grazie all’innesto di Armero che, forse dovrebbe giocare sin dall’inizio, magari al posto di Maggio, spostando Zuniga sulla destra al posto di Maggio che, quest’anno, è lontano dagli standard a cui era solito giocare.

 
ROSATI 5.5
GAMBERINI 6.5 (10’st Armero 7)
CANNAVARO 6.5
BRITOS 6.5
MAGGIO 5.5
BEHRAMI 7
DZEMAILI 6 (33’st Insigne 7)
ZUNIGA 6 (42’st Calaiò sv)
HAMSIK 6.5
PANDEV 6.5
CAVANI 6
MAZZARRI 6.5

Pescara – Napoli 0-3

34ª GIORNATA

Il Napoli vince anche a Pescara

Secondo posto più solido. A segno Inler, Pandev e Dzemaili

serieA
Sab 27/04/13

PESCARA

NAPOLI

stadio Adriatico
12000 spettatori
pescara napoli  
arbitro Romeo 7
guardalinee Posado – Crispo
Tagliavento – Baracani
quarto uomo Costanzo

0

3

 
     
ammonizione Di Francesco rete 1’st Inler  
ammonizione Balzano rete 13’st Pandev  
rete 37’st Dzemaili  
ammonizione Britos  

PESCARA (4-4-2): Pelizzoli (19’st Perin), Zanon, Cosic, Capuano, Balzano, Di Francesco, Togni, Rizzo, Caprari (16’st Celik), Sculli (25’st Cascione), Sforzini.
Panchina: Zauri, Bocchetti, Bianchi Arce, Bjaranason, Blasi, Modesto, Caraglio, Abbruscato. Allenatore: Bucchi.
NAPOLI (3-5-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos, Maggio (28’st Mesto), Dzemaili, Inler, Zuniga (17’st Armero), Hamsik, Insigne, Pandev (34’st Calaiò).
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Rolando, Gamberini, Donadel, El Kaddouri. Allenatore: Mazzarri.

Tutto come previsto. Il Napoli batte il Pescara senza faticare troppo, anche se è servito un gol fortunoso per sbloccare la partita. Senza Behrami e Cavani, la squadra ha comunque giocato e dominato la partita, vista anche la pochezza degli avversari, che solo in qualche occasione, nel primo tempo, hanno provato a mettere in difficoltà la retroguardia azzurra con delle veloci ripartenze. Poi, nel secondo tempo, il gol in avvio rende tutto più facile e il Napoli diventa padrone assoluto del campo.
Bucchi deve rinunciare agli indisponibili D’Agostino, Kroldrup, Bocchetti e Quintero, mentre in attacco scegli di affidarsi alla potenza di Sforzini, coadiuvato dalla velocità di Caprari, Sculli e Di Francesco, quest’ultimo all’esordio da titolare, preferito a Weiss. Mazzarri, invece, vista l’assenza di Behrami, ripropone Inler a centrocampo, mentre si affida alla coppia Pandev-Insigne per scardinare la difesa avversaria.
Inizialmente, gli azzurri sembrano giocare sotto ritmo, in attesa di trovare lo spazio giusto per affondare il colpo, ma la difesa abruzzese chiude bene gli spazi e la prima conclusione verso lo specchio della porta arriva al 17′, quando Insigne, servito da un rimpallo tra Dzemaili e un difensore, si trova a tu per tu con Pellizzoli e mette in rete, ma l’arbitro annulla giustamente per fuorigioco. Un minuto dopo ci prova Hamsik, ma Pellizzoli riesce ad intercettare il pallone. Più pericoloso, invece, al 22′, ancora Insigne, che, sugli sviluppi di un corner, riesce a staccare di testa e ad indirizzare il pallone nell’angolino, ma l’estremo difensore del Pescara è bravissimo a distendersi in tuffo e a spingere la sfera in calcio d’angolo. Dopo qualche minuto ci provano ancora Pandev e poi Hamsik, ma nessuno dei due, seppur da buona posizione, riesce a sorprendere il portiere abruzzese. Al 35′, ancora Pellizzoli protagonista, quando si supera per deviare una potente punizione di Dzemaili. Al 38′, si vede anche il Pescara che, su azione di contropiede, libera al tiro Sculli, il cui tiro da ottima posizione, però, termina abbondantemente alto. Un minuto dopo ci prova anche Rizzo da fuori are, ma De Sanctis è attento e blocca in presa plastica.
Nel secondo tempo il risultato si sblocca subito al 1′, quando Inler prova il tiro dal limite che trova la deviazione involontaria di Capuano che inganna Pellizzoli che, questa volta, non pò intervenire ed è costretto ad osservare impotente il pallone che entra in porta. Da questo momento gli azzurri diventano i padroni assoluti del campo, con il Pescara, ormai rassegnato alla retrocessione, incapace di abbozzare una qualsiasi reazione. Al 4′, ci prova Pandev dal limite, ma il suo tiro è centrale. Al sesto, l’unico tiro in porta della ripresa del Pescara, con Sculli, che riesce a saltare di testa tra due difensori azzurri, ma De Sanctis è attento e blocca. All’8′, Hamsik serve un pallone d’oro in area a Pandev che, tutto solo, calcia debolmente favorendo l’intervento di Pellizzoli. Ma al 12′, l’attaccante macedone si fa perdonare e, questa volta, dopo aver ricevuto il passaggio di Maggio, si gira e da pochi passi piazza il pallone dove il portiere non può arrivare. Chiusa la partita, il Napoli abbassa i ritmi, ma riesce comunque ad arrotondare il risultato al 36′, con Dzemaili, che, servito da Insigne, lascia partire un gran tiro dal limite che si insacca alle spalle di Perin, da poco entrato per sostituire l’infortunato Pellizzoli.
Ora il Napoli, forte di questa vittoria, potrà preparare con tranquillità la prossima partita che vedrà arrivare al San Paolo l’Inter, forse lo scontro decisivo che, in caso di vittoria, potrebbe consentire agli azzurri di ipotecare definitivamente il secondo posto in classifica.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 6.5
BRITOS 6.5
MAGGIO 6 (28’st Mesto sv)
INLER 6.5
DZEMAILI 7
ZUNIGA 6 (17’st Armero 6)
HAMSIK 6.5
PANDEV 6.5 (34’st Calaiò sv)
INSIGNE 6.5
MAZZARRI 6.5