Napoli – Cagliari 6-3

27ª GIORNATA

Festival del gol al San Paolo

Il Napoli travolge il Cagliari e si prepara per il Chelsea con il morale alle stelle

serieA
ven 09/03/12

NAPOLI

CAGLIARI

stadio San Paolo
40022 spettatori
napoli cagliari  
arbitro Brighi 5.5
guardalinee Rosi – Di Fiore
quarto uomo Giannoccaro

6

3

 
     
gol 10’pt Hamsik gol 38’pt Larrivey  
gol 19’pt Cannavaro gol 32’st Larrivey  
gol 30’pt Astori (a) gol 47’st Larrivey  
gol 11’st Lavezzi (r) ammonizione Pisano  
gol 25’st Gargano ammonizione Dessena  
gol 39’st Maggio ammonizione Canini  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Zuniga, Gargano (29’st Vargas), Inler, Dossena, Hamsik (18’st Maggio), Lavezzi (14’st Cavani); Pandev.
Panchina: Rosati, Fideleff, Fernandez, Ammendola. Allenatore: Mazzarri.
CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi, Pisano (1’st Perico), Canini, Astori, Agostini, Dessena (21’st Gozzi), Conti, Nainggolan (31’pt Thiago Ribeiro), Ekdal, Ibarbo, Larrivey.
Panchina: Avramov, Ariaudo, Cossu, Nenè. Allenatore: Ballardini.

Per la seconda volta in questa stagione, al San Paolo va di scena il festival del gol, una buona prova prima dell’importantissima partita di Londra contro il Chelsea, alla quale gli azzurri arrivano in uno splendido stato di forma. Certo, il Chelsea non è il Cagliari e, a dirla tutta, nonostante la partita fosse già finita dopo 30′, la difesa ha registrato preoccupanti amnesie, probabilmente perchè la squadra dopo i primi tre gol ha cominciato a pensare al match successivo.
Mazzarri lascia a riposo Maggio, lasciando presidiare le fasce a Zuniga e Dossena, e Cavani, completando il tridente offensivo con Pandev. Ballardini, che deve fare ancora a meno di Pinilla e El Kabir, schiera in attacco Ibarbo e Larrivey, supportati da Ekdal.
Dopo una prima fase di studio, al 9′, arriva il primo gol del Napoli con Hamsik che si libera di un avversario sulla trequarti campo e, dal limite dell’area lascia partire un rasoterra potente e preciso che si insacca a fil di palo. Il Cagliari cerca subito di reagire sfruttando la velocità di Ibarbo, ma la difesa azzurra è attenta e De Sanctis non corre pericoli. Così, al 19′, arriva il raddoppio: Lavezzi guadagna un calcio di punizione da 25 metri in posizione defilata; lo stesso argentino si incarica della battuta con un cross verso l’area di rigore cagliaritana, dove Cannavaro è il più lesto ad avventarsi sul pallone e, di testa, insacca dopo che la sfera colpisce la parte inferiore della traversa. Il Cagliari è frastornato e, come in occasione della prima rete, si affida sempre al solito Ibarbo che, però, è sempre prontamente chiuso dai difensori del Napoli. Al 28′ si vede anche Conti, ma il suo destro termina alto sopra la traversa. Così, al 30′, arriva il terzo gol: azione personale di Lavezzi che va sul fondo e crossa rasoterra al centro dell’area dove Astori, forse preoccupato dall’eventuale arrivo di qualche giocatore in maglia azzurra, nel tentati di deviare in calcio d’angolo, anticipa l’uscita del proprio portiere e mette il pallone in rete. A questo punto, gli ospiti si schierano con il tridente, dentro Ribeiro e fuori Nainggolan, nel tentativo di recuperare. E i risultati si vedono subito. Infatti, al 37, il Cagliari accorcia le distanze con Larrivey che, su cross di Conti, anticipa Cannavaro e, con un bel colpo di testa, mette il pallone alle spalle di De Sanctis. Poi, al 41′, gli azzurri rischiano ancora, ma questa volta De Sanctis riesce a deviare in angolo la conclusione ravvicinata di Ribeiro.
Nel secondo tempo il Napoli sembra intenzionato a non fare più regali e, infatti, sin da subito prende in mano il pallino del gioco schiacciando gli avversari all’interno della propria metà campo. Così, al 10′, da un’altra incursione di Lavezzi arriva il quarto gol: l’attaccante argentino entra in area sulla destra e salta canini che lo stende. Per l’arbitro è rigore, che il Pocho trasforma, realizzando il suo sesto gol consecutivo. A questo punto Mazzarri comincia a pensare anche lui alla trasferta di Londra ed inserisce Cavani per Lavezzi, che esce tra gli applausi del pubblico. Al 16′ il Napoli è ancora pericoloso in contropiede, con Pandev che serve sulla sinistra Cavani che, evitato l’intervento di Canini, prova a piazzare il pallone sul secondo palo, ma il suo tentativo non ha fortuna e la sfera termina di poco a lato. Entra anche Maggio al posto di Hamsik per gli azzurri e, al 24, arriva il quinto gol del Napoli, con Gargano che corona la sua grande partita con la rete che arriva con un tiro dall’interno dell’area dopo un cross di Cavani. Giusto in tempo per l’ovazione del pubblico che lo saluta quando Mazzarri manda nella mischia anche Vargas per gli ultimi minuti della partita. Ma al 32′, la difesa del Napoli, forse ormai troppo rilassata, subisce il secondo gol, sempre ad opera di Larrivey che, lasciato solo da Campaganro, sfrutta un traversone di Ibarbo e mette a segno la sua doppietta personale. Al contrario, gli attaccanti azzurri non sono ancora soddisfatti e, al 39′, Maggio finalizza un contropiede condotto da Pandeve con un bel tiro di sinistro sul qualo Agazzi non può arrivare, portando a 6 il conto dei gol. C’è giusto il tempo di un altro gol e di assistere alla tripletta personale di Larrivey che, ancora su cross di Ibarbo, anticipa tutta la difesa napoletana per il definitivo 6-3.
Come detto, la prima mezz’ora di partita e la fluidità della manovra offensiva sono un bel biglietto da visita per la partita di Champions League di mercoledì. E, se la difesa non sarà così distratta, il Chelsea deve davvero preoccuparsi e saranno gli inglesi a dover fare la partita della vita per eliminare questo Napoli che, forse, corre solo il rischio di farsi intimorire dell’ambiente e dall’atteggiamento sicuramente aggressivo che avranno gli inglesi sin dal primo minuto. Per il resto, gli azzurri hanno già dimostrato di essere superiori.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 5.5
CANNAVARO 5.5
ARONICA 5.5
ZUNIGA 6.5
GARGANO 7.5 (29’st Vargas sv)
INLER 7
DOSSENA 6
HAMSIK 7 (18’st Maggio 6.5)
LAVEZZI 8 (14’st Cavani 6)
PANDEV 6.5
MAZZARRI 7.5

Udinese – Napoli 2-2

28ª GIORNATA

Il Napoli si avvicina al terzo posto

Dopo un’ora di Udinese sale in cattedra Cavani che sbaglia prima un rigore e, poi, mette a segno una doppietta

serieA
dom 18/03/12

UDINESE

NAPOLI

stadio Friuli
22366 spettatori
udinese napoli  
arbitro Rocchi 5
guardalinee Niccolai – Copelli
quarto uomo Peruzzo

2

2

 
     
gol 28’pt Pinzi gol 34’st Cavani  
gol 7’st Di Natale gol 40’st Cavani  
ammonizioneammonizione 15’st Fabbrini ammonizione Cannavaro  
ammonizione Coda ammonizione Cavani  
ammonizione Domizzi  
ammonizione Floro Flores  

UDINESE (4-4-1-1): Handanovic, Coda, Danilo, Domizzi, Pasquale, Pinzi, Pazienza, Asamoah, Pereyra (41’st Ekstrand), Fabbrini, Di Natale (28’st Floro Flores).
Panchina: Padelli, Fernandes, Abdi, Armero, Torje. Allenatore: Guidolin.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos (19’st Vargas) Zuniga, Inler, Gargano (9’st Hamsik), Dossena, Dzemaili, Pandev, Cavani.
Panchina: Rosati, Aronica, Fernandez, Fideleff, Ammendola. Allenatore: Mazzarri.

Due punti persi se il Napoli avesse giocato come nell’ultima mezz’ora o due punti guadagnati per come si era messa la partita nella prima ora di gioco? Lascia pareri discordanti la partita tra le due deluse europee, che avrebbe dato alla vincente la possibilità di scavalcare la Lazio e portarsi al terzo posto in classifica alle spalle di Milan e Juventus. Un buon pareggio comunque, che consente agli azzurri di avvicinarsi ad un obiettivo che, solo qualche giornata fa, sembrava fuori portata.
Guidolin è costretto a rinunciare a delle pedine importanti come Benatia, Basta, Badu e Isla, dovendo così schierare sulla fascia destra il giovane Pereyra e Fabbrini, autori entrambi di un’ottima prestazione. Anche Mazzarri deve far fronte alle fatiche europee e sostituisce Maggio e Lavezzi, non convocati, con Dossena e Pandev, mentre anche Hamsik e Aronica si accomodano in panchina per lasciare spazio a Dzemaili e Britos.
Nei primi minuti di gioco il Napoli sembra aver in mano il pallino del gioco, ma i pericoli per Handanovic sono davvero pochi, visto che l’estremo difensore bianconero deve limitarsi solo a qualche uscita in presa alta sui cross delle ali napoletane. Al 12′ il primo intervento, su tiro di Pandev, parato senza difficoltà in due tempi, mentre al 26′ arriva il primo vero pericolo, quando Dzemaili calcia di poco fuori una punizione guadagnata da Cavani al limite dell’area. Ma al 28′, la difesa azzurra si fa sorprendere dalla velocità dell’Udinese, con Di Natale che, sfuggito alla marcatura sulla fascia destra, mette in mezzo un pallone che Pinzi non deve far altro che spingere in rete. Il Napoli subisce il colpo, reagisce con un tiro dal limite di Gargano, ma i padroni di casa sono più veloci e reattivi, riuscendo a mandare in ambasce la difesa del Napoli ad ogni ripartenza.
Nel secondo tempo Mazzarri non cambia, il Napoli sembra più deciso, ma al 7′, l’ennesimo errore difensivo condanna gli azzurri: Pasquale crossa dalla sinistra, Campagnaro non riesce a colpire di testa il pallone che, invece, viene incornato da Pinzi sul palo, sulla la cui respinta è pronto Di Natale che, da pochi passi, mette a segno il gol del 2-0. A questo punto, Mazzarri cambia l’assetto del Napoli, inserendo Hamsik per Gargano, un po’ in ombra. Ma il cambio non basta, visto che al 10′, l’Udinese va ancora vicina al gol con Pinzi che arriva in ritardo su un altro cross di Pasquale. Poi, al 15′, l’episodio che cambia la partita, quando Fabbrini, già ammonito, aggancia la caviglia di Campgnaro che lo aveva saltato: secondo giallo e padroni di casa in dieci. Entra anche Vargas e, al 28′, l’arbitro concede un rigore al Napoli per un fallo di mano Domizzi che (spinto da Cannavaro) intercetta un cross di Dossena. Cavani si presenta sul dischetto, ma la sua esecuzione è inguardabile, rasoterra e centrale con Handanovic che non si sposta e para facilmente. Ma l’attaccante uruguaiano non si dà per vinto e, dall’errore, ricava la grinta e la determinazione per ribaltare il risultato: prima accorcia le distanze su punizione, al 35′, con un tiro a giro che, questa volta, sorprende l’estremo difensore bianconero e, poi, al 39′, quando da posizione defilata scarica un potente rasoterra di sinistro tra le gambe del portiere, che si infila in rete dopo aver toccato anche il palo interno. Al 45′, Zuniga avrebbe anche la palla della vittoria, ma questa volta Handanovic è strepitoso e devia in calcio d’angolo.
Finisce qui, forse una vittoria sarebbe stata onestamente troppo per solo una mezz’ora di gioco in superiorità numerica, ma gli azzurri ci sono andati vicini. Rimane comunque la consapevolezza di essere rientrati in un’ottima posizione in classifica e di potersi giocare fino alla fine il terzo posto. Ma ora è tempo di concentrarsi sul ritorno della semifinale di Coppa Italia, dove il Napoli deve rimontare il risultato negativo della prima partita. Un obiettivo che non può sfuggire, sperando che non ci siano da tirare rigori…

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 5
CANNAVARO 5.5
BRITOS 5.5 (19’st Vargas 5.5)
ZUNIGA 5.5
GARGANO 5.5 (9’st Hamsik 6)
INLER 6.5
DOSSENA 5.5
DZEMAILI 5.5
PANDEV 5
CAVANI 6.5
MAZZARRI 5.5

Napoli – Catania 2-2

29ª GIORNATA

Il Napoli spreca e si fa raggiungere dal Catania

Dzemaili e Cavani illudono, poi gli errori condannano gli azzurri

serieA
dom 25/03/12

NAPOLI

CATANIA

stadio San Paolo
51055 spettatori
napoli catania  
arbitro Gervasoni 4
guardalinee Grilli – Barbirati
quarto uomo Romeo

2

2

 
     
gol 15’st Dzemaili gol 29’st Spolli  
gol 22’st Cavani gol 40’st Lanzafame  
ammonizione Dzemaili ammonizione Barrientos  
ammonizione Ricchiuti  
ammonizione Legrottaglie  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Fernandez (21’st Cannavaro), Aronica, Zuniga, Gargano, Dzemaili, Dossena, Hamsik (12’st Pandev), Lavezzi (31’st Inler), Cavani.
Panchina: Rosati, Fideleff, Vargas, Ammendola. Allenatore: Mazzarri.
CATANIA (3-5-2): Cariizo, Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Izco, Barrientos (33’st Ricchiuti), Lodi, Almiron, Marchese (26’st Llama), Bergessio, Gomez (38’st Lanzafame).
Panchina: Kosicky, Seymour, Capuano, Ebangua. Allenatore: Montella.

Il Napoli getta al vento tre punti e rallenta la corsa verso il terzo posto che, ora, la vede a tre lunghezze di distanza dalla Lazio. Partita altalenante, con un primo tempo in cui il Napoli non riesce a fare il proprio gioco, rischiando anche lo svantaggio, e, poi, la seconda frazione in cui gli azzurri dominano il campo, ma si fanno rimontare il doppio vantaggio a causa delle solite amnesie sui calci piazzati.
Mazzatti, che deve fare a meno dell’infortunato Maggio, concede un turno di riposo a Cannavaro e Inler, lanciando nella mischia Fernandez e Dzemaili dal primo minuto. Montella, invece, pur dovendo far a meno di Potenza e Motta, riesce a schierare la formazione migliore, con un folto centrocampo a 5 e la velocità di Gomez a supporto di Bergessio.
Dopo una prima fase di studio è il Catania a rendersi pericoloso per primo, al 9′, con Gomez che, dal fondo lascia partire un cross che diventa quasi un tiro insidioso, sul quale De Sanctis è attento. Gli ospiti giocano un calcio attento e fanno girare palla con velocità, così gli azzurri stentano a trovare continuità e, infatti, si affacciano pericolosamente dalle parti di Carrizo solo al 22′, quando Hamsik, smarcato da un cross di Lavezzi, di testa, manda il pallone alto sulla traversa. Al 28′ Aronica atterra Bergessio in area, ma per l’arbitro è tutto regolare: sarebbe stato rigore ed espulsione e, dal replay, sembra netto il fallo del difensore azzurro. A questo punto il Napoli sembra avere il controllo della partita, ma non succede nulla di rilevante, soprattutto grazie alla difesa ospite, sempre attenta nell’applicare il fuorigioco.
Anche nel secondo tempo comincia bene il Catania, al 5′, con Bergessio che ruba palla ad Aronica e innesca il contropiede in superiorità numerica, ma il tiro a giro di Gomez da buona posizione termina alto. All’11’, Mazzarri cambia assetto offensivo e sostituisce Hamsik con Pandev. Il macedone è subito protagonista e, al 12′, serve un pallone d’oro a Cavani che, a tu per tu con Carrizo, salta il portiere con un pallonetto, ma il pallone si perde di poco sul fondo. Un minuto dopo, però, dopo una percussione centrale di Lavezzi, il pallone arriva a Zuniga che appoggia all’indietro per Dzemaili che, da venticinque metri, porta il Napoli in vantaggio con un tiro violentissimo che l’estremo difensore ospite riesce solo a sfiorare. Al 19′ Aronica è costretto ad un miracoloso recupero sulla linea di porta per fermare il tiro fi Gomez che aveva sfruttato un errore di De Sanctis in uscita, ma al 21′, dopo che Mazzarri era stato costretto a sostituire per crampi Fernandez con Cannavaro, arriva il raddoppio del Napoli: Pandev serve ancora un assist in profondità per Cavani che calcia sul palo; il pallone ritorna in gioco, Spolli liscia l’intervento e, lo stesso uruguaiano ribadisce in rete. Al 27′, gli azzurri potrebbero chiudere la partita, ancora con Pandev protagonista che, dopo una bella azione solitaria, calcia in diagonale da posizione leggermente defilata, ma colpisce il palo. Al 29′, però, il Catania accorcia le distanze: calcio d’angolo battuto da Bergessio verso il centro dell’area, dove Spolli, marcato malissimo da Campagnaro, salta indisturbato e indirizza il pallone verso l’angolino lontano dove De Sanctis non può arrivare. Il Napoli avrebbe subito l’opportunità di rimettere la partita in carreggiata, ma, al 32, Dzemaili, dopo aver saltato anche il portiere si allarga troppo e non inquadra lo specchio della porta. Ma al 39′, ancora sugli sviluppi di un corner, Lanzafame, appena entrato, risolve un mischia in area calciando il pallone sotto la traversa e agguantando un insperato pareggio.
Non succede più nulla fina alla fine, con il Napoli che deve solo rammaricarsi per le occasioni da rete gettate al vento. Ora la squadra è attesa da due trasferte consecutive difficilissime, a Torino contro la Juventus e a Roma contro la Lazio, partite decisive per capire se gli azzurri possono ambire a partecipare anche alla prossima Champions League.

 
DE SANCTIS 5.5
CAMPAGNARO 5
FERNANDEZ 6.5 (21’st Cannavaro 6)
ARONICA 5.5
ZUNIGA 5.5
GARGANO 6
DZEMAILI 7
DOSSENA 6.5
HAMSIK 6 (12’st Pandev 6.5)
LAVEZZI 6 (31’st Inler 5)
CAVANI 6.5
MAZZARRI 5.5

Juventus – Napoli 3-0

30ª GIORNATA

La Juventus travolge il Napoli

Napoli surclassato per 90′, fallito l’aggancio alla Lazio

serieA
dom 01/04/12

JUVENTUS

NAPOLI

stadio Juventus Stadium
38644 spettatori
juventus napoli  
arbitro Orsato 6
guardalinee Di Liberatore – Tonolini
quarto uomo Brighi

3

0

 
     
gol 8’st Bonucci espulsione 41’st Zuniga  
gol 30’st Vidal ammonizione Gargano  
gol 38’st Quagliarella ammonizione Cannavaro  
ammonizione Lichsteiner  
ammonizione Vidal  
ammonizione De Ceglie  
ammonizione Marchisio  

JUVENTUS (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichsteiner (21’st Caceres), Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie, Borriello (25’st Quagliarella), Vucinic (38’st Del Piero).
Panchina: Storari, Giaccherini, Pepe, Matri. Allenatore: Conte.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio (25’pt Dossena), Gargano, Inler (16’st Pandev), Zuniga, Hamsik (26’st Dzemaili), Lavezzi, Cavani.
Panchina: Rosati, Fernandez, Britos, Vargas. Allenatore: Mazzarri.

Mai in partita. Questa è l’espressione che meglio sintetizza l’infima prestazione del Napoli, scesa in campo a Torino senza voglia di vincere e di giocare, surclassata in ogni aspetto, dal gioco alla grinta. Attacco non pervenuto, e difesa e centrocampo in balia delle folate offensive della Juventus.
Conte decide di schierare la squadra con il 3-5-2, con Borriello preferito a Matri, e Marchisio e Vidal a supportare Pirlo in cabina di regia. Mazzarri, invece, recupera Maggio e propone i suoi undici “titolarissimi”, anche se qualcuno non è al meglio. Napoli con il lutto al braccio per ricordare il suo ex-portiere Mancini scomparso prematuramente all’età di 43 anni a causa di un infarto.
La Juventus e subito arrembante e, al 4′, è già pericolosa con Borriello che, da pochi passi, non riesce a deviare verso la porta un cross di Pirlo, con l’attaccante bianconero che si lamenta per una trattenuta di Maggio. Al 10′ è ancora Borriello che sfrutta un cross di Lichsteiner dalla sinistra, ma il suo colpo di testa termina a lato. Al 13′ si vede anche il Napoli, con una triangolazione in velocità tra Hamsik e Lavezzi, ma il passaggio di ritorno dell’argentino è leggermente lungo e lo slovacco non riesce a saltare Buffon in uscita e si trascina il pallone sul fondo. Ma l’illusione che il Napoli possa cominciare ad affacciarsi con più continuità nella metà campo bianconera dura pochi minuti, con gli azzurri che, però, non riescono mai a calciare verso la porta avversaria. Al 24′ si ferma ancora Maggio per problemi fisici e Mazzarri è costretto a sostituirlo con Dossena che si sistema sulla fascia sinistra, spostando Zuniga a destra. Dopo la mezz’ora di gioco la Juventus riprende con continuità ad attaccare, ma Vucinic e Borriello non riescono mai a rifinire o a concludere l’azione nel migliore dei modi, consentendo ai difensori del Napoli di recuperare la posizione e respingere gli attacchi bianconeri, che si rendono però pericolosi sui soliti calci piazzati di Pirlo.
Nel secondo tempo il Napoli sembra entrato in campo più deciso, ma, anche questa volta, l’illusione dura pochi minuti. Al 3′, Campagnaro, nel tentativo di anticipare Chiellini chiama De Sanctis ad un difficile intervento. All’8′, arriva il gol: altra punizione battuta da Pirlo in area, la palla arriva a Vucinic che si gira e tira verso la porta, trovando la deviazione fortuita e vincente di Bonucci. All’11’ la Juventus va in gol di nuovo, ma questa volta la rete è annullata per un fuorigioco molto dubbio di Vucinic. Il Napoli tenta di reagire, entra anche Pandev, ma la reazione del Napoli si infrange sempre sull’ottima serata della difesa avversaria e su Vidal, sicuramente il migliore in campo. Ed è proprio il centrocampista cileno che, al 29′, dopo una ripartenza, entra in area da destra, ubriaca con qualche finta Campagnaro e, di sinistro, insacca sul palo lontano dove De Sanctis non può arrivare. Gli azzurri sono ormai in bambola e c’è gloria anche per Quagliarella, entrato al posto di Borriello, che trafigge l’estremo difensore napoletano, questa volta non esente da colpe, sul primo palo.
Non succede più nulla, ma il Napoli si ritrova anche decimato per la partita decisiva contro la Lazio, visto che oltre a Maggio infortunato e Gargano squalificato per somma di ammonizioni, dovrà rinunciare anche a Zuniga, espulso per una gomitata a Chiellini. Ma se Mazzarri non riuscirà a trovare nuove soluzioni e nuove energie, sarà molto difficile raggiungere il terzo posto e, soprattutto, battere la Juventus nella finale di Coppa Italia.

 
DE SANCTIS 5
CAMPAGNARO 4.5
CANNAVARO 5
ARONICA 4.5
MAGGIO sv (25’pt Dossena 4.5)
GARGANO 4.5
INLER 4.5 (16’st Pandev 5.5)
ZUNIGA 4
HAMSIK 4.5 (26’st Dzemaili sv)
LAVEZZI 4.5
CAVANI 4.5
MAZZARRI 4

Lazio – Napoli 3-1

31ª GIORNATA

Il Napoli non c’è più

Seconda sconfitta consecutiva. Champions sempre più lontana

serieA
sab 07/04/12

LAZIO

NAPOLI

stadio Olimpico
35000 spettatori
lazio napoli  
arbitro Mazzoleni 4
guardalinee Niccolai – Marzaloni
quarto uomo Gervasoni

3

1

 
     
gol 9’pt Candreva gol 34’pt Pandev  
gol 23’st Mauri ammonizione Cannavaro  
gol 36’st Ledesma (r) amminizione Dzemaili  
ammonizione Biava ammonizione Britos  
ammonizione Brocchi  

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti, Konko, Diakite, Biava, Radu; Cana (30’st Brocchi), Ledesma; Candreva (45’st Scaloni), Hernanes (1’st Gonzalez), Mauri, Rocchi.
Panchina: Bizzarri, Garrido, Alfaro, Kozak. Allenatore: Reja.
NAPOLI (4-3-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos, Aronica (27’st Dossena), Dzemaili, Inler, Hamsik, Lavezzi, Pandev (34’st Vargas), Cavani.
Panchina: Colombo, Grava, Fideleff, Fernandez, Dezi. Allenatore: Mazzarri.

Seconda sconfitta consecutiva per il Napoli e, cosa ancora più preoccupante, altri tre gol subiti. Gli azzurri sembrano aver perso lo smalto e la convinzione necessari per raggiungere il terzo posto, uscendo sconfitti dallo scontro diretto contro la Lazio, distante ormai ben 6 punti.
Reja deve fare a meno di Brocchi, Dias, Klose, Stankevicius e Lulic, scegliendo di Rocchi al centro dell’attacco, con Konko e Radu a presidiare le fasce; Mauri, Candreva ed Hernanes completano il pacchetto di uomini di qualità e quantità ad agire tra le linee del Napoli. Anche Mazzarri, in emergenza, deve rinunciare a Maggio, Zuniga e Gargano, con Dossena, unico esterno rimasto, che si accomoda in panchina non al meglio; difesa a quattro, quindi, con Campagnaro e Aronica terzini, Cannavaro e Britos centrali, mentre Hamsik viene arretrato sulla linea di centrocampo insieme ad Inler e Dzemaili per dare supporto al tridente formato da Lavezzi, Pandev e Cavani.
Già all’8′ minuto, però, al primo tiro in porta, la Lazio si porta in vantaggio: da posizione defilata Candreva lascia partire un diagonale rasoterra abbastanza centrale, sul quale De Sanctis non riesce ad intervenire e il pallone termina in rete. Il Napoli reagisce subito, al 10′, con Cavani che, da buona posizione calcia sul corpo di Marchetti in uscita, sulla respinta si avventa Hamsik che, dal limite dell’area, manda il pallone di pochissimo a lato. Ma al 34′, un’invenzione di Lavezzi (assist di tacco) smarca Pandev a tu per tu con il portiere avversario, occasione che il macedone sfrutta al massimo segnando il gol del pareggio. Al 42′, sempre Pandev reclama un rigore, ma l’arbitro lascia correre.
Nel secondo tempo, azzurri subito pericolosi con Lavezzi che, servito da Hamsik tra le maglie della difesa laziale, calcia alto sulla traversa. Ma quando il Napoli sembrava poter controllare la gara, arriva il nuovo vantaggio dei padroni di casa: al 23′, Radu crossa dalla fascia destra in area dove Mauri, con una splendida rovesciata devia il pallone in rete. Anche in questo caso, i partenopei reagiscono immediatamente, ma al 29′, la rete di Cavani viene annullata per un fuorigioco inesistente. A questo punto, il Napoli si spegne e, al 36′, subisce anche il gol che chiude definitivamente la partita: Inler sbaglia un retropassaggio verso Britos che, anticipato da Rocchi, è costretto al fallo in area sullo stesso attaccante biancoceleste. Sul dischetto si presenta Ledesma che non sbaglia, fissando il risultato sul 3-1.
A questo punto il calendario del Napoli propone solo la partita contro la Roma che, sulla carta, può essere giudicata “difficile”, ma le ultime due partite hanno evidenziato un calo di forma e concentrazione che non lascia molte possibilità per il futuro. Futuro che non lascia respiro, visto che mercoledì è già previsto un turno infrasettimanale con l’Atalanta ospite al San Paolo.

 
DE SANCTIS 5
ARONICA 6 (27’st Dossena sv)
CANNAVARO 5.5
CAMPAGNARO 6
BRITOS 5.5
HAMSIK 5
DZEMAILI 6
INLER 5
PANDEV 6.5 (34’st Vargas sv)
LAVEZZI 7
CAVANI 5
MAZZARRI 4

Napoli – Atalanta 1-3

32ª GIORNATA

Terza sconfitta consecutiva per il Napoli

Squadra disastrosa in ogni reparto, anche l’Atalanta travolge gli azzurri

serieA
mer 11/04/12

NAPOLI

ATALANTA

stadio San Paolo
35519 spettatori
napoli atalanta  
arbitro Giannoccaro 5.5
guardalinee Musolino – Alessandroni
quarto uomo Cervellera

1

3

 
     
gol 13’pt Lavezzi gol 10’pt Bonaventura  
espulsione 25’st Pandev gol 13’st Bellini  
ammonizione Grava gol 23’st Carmona  
ammonizione Fernandez ammonizione Denis  
ammonizione Peluso  
ammonizione Lucchini  
ammonizione Stendardo  
ammonizione Mutarelli  

NAPOLI (4-3-1-2): De Sanctis, Grava (30’st Aronica), Fernandez, Campagnaro, Dzemaili, Gargano (24’st Vargas), Hamsik (19’st Inler), Dossena, Lavezzi, Pandev, Cavani.
Panchina: Colombo, Fideleff, Dezi, Ammendola. Allenatore: Mazzarri.
ATALANTA (4-4-2): Consigli, Bellini, Lucchini, Stendardo, Peluso, Schelotto (19’st Ferreira Pinto), Cazzola (32’st Mutarelli), Carmona, Bonaventura (39’st Raimondi), Moralez, Denis.
Panchina: Frezzolini, Ferri, Gabbiadini, Tiribocchi. Allenatore: Colantuono.

E sono tre. Tre sconfitte consecutive con tre gol subiti e una preoccupante involuzione di condizione e di gioco. Una partita uguale a quella contro la Lazio, dove, se non altro, era possibile recriminare per qualche decisione arbitrale poco limpida; ma questa volta il Napoli è stato nettamente inferiore in gioco e grinta che tutto il resto passa in secondo piano.
Ancora indisponibili Zuniga e Maggio, insieme a Cannavaro e Britos, Mazzarri schiera ancora una difesa con Fernandez, Campagnaro e Grava, mentre Hamsik prende il posto di Inler in mezzo al campo insieme a Gargano, Dzemaili e Dossena; in attacco confermato il tridente con Lavezzi, Pandev e Cavani. Colantuono, invece, deve rinunciare a Brighi, Mairlungo e Capelli, confermando in attacco la Coppia Denis-Moralez, supportata dalle incursioni di Schelotto e Bonaventura.
Il Napoli parte bene. ma, come nella trasferta di sabato sera, al primo affondo, gli ospiti passano in vantaggio: al 10′, l’Atalanta parte in contropiede, il pallone giunge a Bonaventura che, da posizione defilata, lascia partire un preciso diagonale che si infila all’altezza del secondo palo dove De Sanctis non riesce ad arrivare. Anche in questo caso, però, la reazione del Napoli è fulminea e, tre minuti dopo, arriva il pareggio: Pandev ruba palla all’altezza della trequarti e, arrivato al limite dell’area serve Levezzi che, prima, calcia centrale e, poi, si avventa come un falco sulla respinta non perfetta di Consigli e ribadisce in rete. A questo punto gli azzurri sembrano aver rimesso in ordine le cose, ma, come spesso è accaduto in questa stagione, il possesso palla non si traduce in occasioni concrete, se non al 16′, quando Cavani impegna severamente il portiere ospite su calcio di punizione. E, così, le azioni più pericolose rimangono ancora di marca atalantina, come al 21′, con una punizione di Denis, o al 25′, con un tiro ravvicinato di Schelotto bloccato da De Sanctis. Per gli azzurri solo qualche mischia, ma nessuna minaccia concreta a Consigli.
Nel secondo tempo la partita non cambia e la concretezza dell’Atalanta ha di nuovo la meglio sulle distrazioni napoletane. Così, al 13′, Schelotto serve Bellini in area che, scattato alle spalle di ben tre difensori napoletani che tentavano un improbabile fuorigioco, si trova a tu per tu con De Sanctis che nulla può sulla conclusione in mezza rovesciata del difensore nerazzurro. Il Napoli accusa il colpo e già al 15′ potrebbe arrivare il terzo gol, con Moralez che calcia di poco a lato dal limite dell’area. Ma il gol che chiude la partita è solo rimandato: al 23′, dopo che Mazzarri aveva tentato di ridisegnare il centrocampo con l’ingresso di Inler per Hamsik, Carmona trova una gran tiro dalla distanza che si insacca a fil di palo alla destra di De Sanctis. A peggiorare la situazione, se mai ci fosse stata qualche speranza di recupero, al 25′ arriva anche l’espulsione di Pandev per un fallo da dietro sullo stesso Carmona. Con l’uomo in meno, il Napoli rischia anche di incassare il quarto gol, quando al 28’, dopo un palo di Bonaventura, Ferreira Pinto lo grazia calciando incredibilmente a lato con De Sanctis ormai fuori causa. La reazione del Napoli è solo in due colpi di testa di Campagnaro e Vargas, troppo poco per impensierire gli ospiti che, senza ulteriori affanni guadagnano tre punti preziosi per la loro classifica.
Al Napoli rimane l’unica notizia positiva del giorno, cioè che la zona Champions non si è allontanata, ma continuando così gli azzurri possono anche perdere tutte le prossime partite e, inoltre, anche la finale di Coppa Italia diventa una partita a rischio nella quale la già favorita Juventus non faticherà ad asfaltare questa squadra. Mazzarri deve trovare una soluzione…

 
DE SANCTIS 5
GRAVA 5 (30’st Aronica sv)
FERNANDEZ 5
CAMPAGNARO 5
DZEMAILI 4.5
GARGANO 4.5 (24’st Vargas 4.5)
HAMSIK 4 (19’st Inler 5.5)
DOSSENA 5
PANDEV 5
LAVEZZI 6
CAVANI 4.5
MAZZARRI 4

Lecce – Napoli 0-2

33ª GIORNATA

Seconda vittoria consecutiva per il Napoli

Ora la zona Champions dista solo un punto

serieA
mer 25/04/12

LECCE

NAPOLI

stadio Via del Mare
18113 spettatori
lecce napoli  
arbitro Tagliavento 6
guardalinee Manganelli – Padovan
quarto uomo Rocchi

0

2

 
     
ammonizione Cuadrado gol 5’pt Hamsik  
ammonizione Delvecchio gol 6’st Cavani  
ammonizione Blasi ammonizione Cannavaro  
ammonizione Fernandez  
ammonizione Dzemaili  

LECCE (3-5-2): Benassi, Oddo, Esposito, Tomovic, Cuadrado, Delvecchio, Giacomazzi (26’st Bojinov), Blasi, Brivio (26’pt Di Matteo), Muriel (12’st Corvia), Di Michele.
Panchina: Petrachi, Carrozzieri, Bertolacci, Obodo. Allenatore: Cosmi.
NAPOLI (4-3-2-1): De Sanctis, Campagnaro (16’st Fernandez), Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Inler, Zuniga, Dzemaili, Hamsik (25’st Vargas), Cavani (40’st Dossena).
Panchina: Colombo, Britos, Fideleff, Ammendola. Allenatore: Mazzarri.

Seconda vittoria consecutiva per il Napoli che si avvicina a grandi passi verso la zona Champions, complici le contemporanee sconfitte di Lazio, Roma e Udinese. Una vittoria di spessore, contro un avversario che, nonostante la posizione in classifica, nelle ultime giornate ha sempre dato filo da torcere a chiunque visto che è ancora in piena lotta per la salvezza.
Ancora infortunato Lavezzi, Mazzarri ripropone il centrocampo a cinque, con Gargano, Dzemaili ed Inler al centro del campo, con Hamsik a supporto dell’unica punta Cavani. Cosmi, invece, si affida all’esperienza di Di Michele e alla velocità di Muriel in attacco, mentre a centrocampo dà fiducia all’ex azzurro Blasi, puntando sulla sua sete di rivincita.
Il Napoli comincia subito forte, rendendosi pericoloso subito al 2′, con Dzemaili, il cui tiro termina alto sulla traversa e, trovando il gol del vantaggio al 5′: Inler chiama lo schema su una punizione dalla trequarti, la palla viene calciata verso il limite dell’area, dove Hamsik calcia al volo e insacca alle spalle di Benassi. La reazione del Lecce arriva al 14′, su calcio da fermo, con una punizione velenosa calciata da Obodo che termina di poco a lato. Al 18′ si rivedono gli azzurri, con una combinazione Zuniga-Dzemaili, ma il pallone del colombiano è leggermente lungo e il centrocampista svizzero non ci arriva per un soffio. Poi ci prova anche Maggio, ma la sua incursione in area è fermata all’ultimo momento, impedendo all’esterno azzurro di trovarsi a tu per tu con il portiere di casa. Al 36′, però, il lecce riesce a costruire l’azione più pericolosa del primo tempo: un bel fraseggio offensivo libera Di Michele che, di testa, trova a centro area Muriel, il cui tiro, per fortuna del Napoli è debole e centrale. De Sanctis para senza difficoltà.
Nel secondo tempo il Lecce cerca di riversarsi in avanti alla ricerca del pareggio, ma così come avvenuto nella prima frazione di gioco, il Napoli trova subito il gol. Al 6′, Cannavaro ruba il pallone a Muriel nella prioria metà campo e lancia Cavani nello spazio, sorprendendo la difesa del Lecce troppo sbilanciata. L’attaccante uruguaiano si presenta a tu per tu con Benassi e lo trafigge con un preciso rasoterra. I padroni di casa ci provano ancora, corrono e lottano su tutti i palloni, ma la difesa del Napoli non corre mai dei grandi pericoli egli azzurri si distendono più volte in contropiede, senza però chiudere definitivamente la partita. Al 28′ ci prova Oddo, ma De Sanctis è attento e si oppone con i pugni.
E’ l’ultima emozione del match, che il Napoli controlla con pochi affanni fino al termine. Tre punti importantissimi che andranno assolutamente confermati nel prossimo turno, in trasferta contro la Roma, un altro scontro diretto per avvicinarsi e raggiungere il tanto agognato terzo posto.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 6 (16’st Fernandez 6)
CANNAVARO 7
ARONICA 6
MAGGIO 6
GARGANO 6.5
INLER 6
ZUNIGA 6.5
DZEMAILI 6
HAMSIK 7 (25’st Vargas 6)
CAVANI 6.5 (40’st Dossena sv)
MAZZARRI 6.5

Napoli – Novara 2-0

34ª GIORNATA

Il Napoli torna alla vittoria dopo più di un mese

Cavani e Cannavaro stendono un modesto Novara

serieA
dom 22/04/12

NAPOLI

NOVARA

stadio San Paolo
31675 spettatori
napoli novara  
arbitro Doveri 6
guardalinee Di Fiore – Nicoletti
quarto uomo Palazzino

2

0

 
     
gol 21’pt Cavani ammonzione 10’pt Bonaventura  
gol 37’pt Cannavaro  
ammonizione Campagnaro  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Inler (32’st Vargas), Zuniga (44’st Dossena), Dzemaili, Hamsik (48’st Ammendola), Cavani.
Panchina: Colombo, Fernandez, Fideleff, Britos. Allenatore: Mazzarri.
NOVARA (5-3-2): Fontana, Morganella, Lisuzzo, Paci (33’st Dellafiore), Centurioni, Gemiti, Porcari, Radovanovic (10’st Pesce), Jensen, Mascara (32’st Rubino), Caracciolo.
Panchina: Coser, Rinaudo, Mazzarani, Morimoto. Allenatore: Tesser.

Dopo più di un mese il Napoli torna al successo, archiviando la pratica contro un modesto Novara già nel primo tempo con i gol di Cavani e Cannavaro.
Mazzarri, che deve fare a meno di Lavezzi (infortunato) e Pandev (squalificato), decide di infoltire il centrocampo con Dzemaili al centro e Zuniga sulla fascia, lasciando il solo Hamsik a supporto di Cavani. Tesser, invece, ha un lunga lista di infortunati e, oltre a Garcia squalificato, deve rinunciare anche a Jeda, Rigoni, Da Silva, Ludi, Marianini e Ujkani; in attacco, quindi, scelte obbligate con la coppia Caracciolo-Mascara, quest’ultimo applauditissimo dal suo ex pubblico.
Dopo un minuto di gioco la partita viene sospesa a causa di un infortunio all’arbitro che accusa un dolore alla spalla. Dopo almeno un quarto d’ora di interruzione, il direttore di gara si riprende e le squadre, dopo un veloce riscaldamento, possono continuare il match. Sin dall’inizio si capisce che sarà una partita a senso unico, con il Novara che, ormai rassegnato alla retrocessione, attende il Napoli sperando in qualche spazio in contropiede. Al 7′, Zuniga serve Maggio in area che, dalla linea di fondo crossa al centro il pallone che, dopo aver attraversato tutto lo specchio della porta arriva nella zona di Cavani che, in scivolata, calcia sull’esterno della rete. Al 13′, il Napoli va vicinissimo al gol con Maggio che, su un calcio d’angolo anticipa tutti e incorna a colpo sicuro verso la porta dove Gemiti, appostato sulla linea, riesce ad opporsi e a deviare il pallone sulla traversa e, poi, sul fondo. Ma al 20′, arriva il gol: Fontana riceve un retropassaggio dalle retrovie, ma il suo rinvio è sbilenco e termina tra i piedi di Dzemaili che controlla e serve Cavani che, a porta vuota, non deve far altro che appoggiare il pallone in rete. Al 34′, Maggio va vicino al raddoppio, ancora di testa, ma questa volta Fontana è attento e, con un ottimo colpo di reni, riesce a deviare. Due minuti più tardi, però, arriva il raddoppio: lungo lancio di Gargano per Cavani che, da posizione defilata, tenta il tiro a giro sul secondo palo; Fontana ci arriva, ma la sua respinta termina tra i piedi di Cannavaro che, da pochi passi, segna indisturbato.
Nel secondo tempo la musica non cambia, con il Novara che prova a farsi vedere dalle parti di De Sanctis sono nei primi minuti, ma al 15′, Dzemaili, tra i migliori in campo, ci prova da fuori con un tiro violento e velenoso che Fontana è costretto a deviare di piede per evitare il 3 a 0. Al 19, è il turno di Cavani, ma la sua conclusione termina sull’esterno della rete. Al 25′ si rivede il Novara che si rende pericoloso su calcio piazzato, con Caracciolo che sfrutta il cross di Mascara colpendo però centrale, indirizzando il pallone tra le braccia dell’estremo difensore napoletano. Al 28′, De Sanctis è costretto all’uscita tempestiva ancora su Caracciolo che stava per concludere un’azione di contropiede per la propria squadra. Al 31′ entra Vargas per Inler, con Hamsik che arretra sulla linea di centrocampo. Al 35′ Cavani entra in area e calcia violentemente verso la porta, ma Fontana riesce a deviare in angolo. Sugli sviluppi del corner ci prova Hamsik, dopo una triangolazione con Zuniga, ma, anche in questa occasione, il portiere ospite si oppone, riscattando con l’ennesima parata l’errore del primo tempo.
Non succede più nulla fino alla fine, da segnalare solo l’esordio in Serie A di Massimiliano Ammendola, ventunenne centrocampista della Primavera. Ora il Napoli deve solo pensare giornata per giornata, sperando che le altre contendenti per la Champions perdano punti e cercando di recuperare la condizione e il gioco in vista dell’importantissima finale di Coppa Italia.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 6.5
ARONICA 6
MAGGIO 7
GARGANO 5.5
INLER 6.5 (32’st Vargas sv)
ZUNIGA 6 (44’st Dossena sv)
DZEMAILI 7
HAMSIK 6.5 (48’st Ammendola sv)
CAVANI 6.5
MAZZARRI 6

Roma – Napoli 2-2

35ª GIORNATA

Il Napoli sfiora la vittoria a Roma

Mazzarri si fa raggiungere a pochi minuti dalla fine

serieA
sab 28/04/12

ROMA

NAPOLI

stadio Olimpico
29643 spettatori
roma napoli  
arbitro Rizzoli 6
guardalinee Faverani – Stefani
quarto uomo Tagliavento

2

2

 
     
gol 42’pt Marquinho gol 3’st Zuniga  
gol 43’st Simplicio gol 23’st Cavani  
ammonizione Taddei ammonizione Dzemaili  
ammonizione Heinze  
ammonizione Gago  
ammonizione Marquinho  
ammonizione Simplicio  
ammonizione Borini  

ROMA (4-3-1-2): Lobont, Rosi, Kjaer, Heinze, Taddei, Pjanic (28’st Simplicio), Gago (35’st Greco), Marquinho, Totti, Bojan (28’st Tallo), Borini.
Panchina: Curci, Josè Angel, Perrotta, Piscitella. Allenatore: Luis Enrique.
NAPOLI (4-3-2-1): De Sanctis, Fernandez, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Inler, Zuniga, Dzemaili (7’st Pandev), Hamsik, Cavani (28’st Lavezzi).
Panchina: Colombo, Britos, Dossena, Vargas. Allenatore: Mazzarri.

Tre punti gettati al vento, sfumati nei minuti finali, ancora un volta grazie all’ottusità di Mazzarri che, nonostante il vantaggio, oltre a sostituire Cavani, inserisce un’altra punta invece di rinforzare la difesa per congelare la partita che, fino a quel momento, il Napoli sembrava poter controllare piuttosto agevolmente.
Lui Enrique deve rinunciare agli squalificati De Rossi, Lamela e Osvaldo, oltre che agli infortunati Burdisso, Juan e Stekelenburg. In porta si posiziona Lobont, mentre Kjear va a completare il quartetto difensivo insieme a Rosi, Taddei e Heinze. In attacco il trio Totti, Borini, Bojan. Mazzarri, invece, si trova a fare i conti con l’infortunio dell’ultimo minuto di Campagaro, che viene sostituito da Fernandez, mentre ripropone l’assetto tattico che ha ben fruttato nelle ultime partite, con un centrocampo a cinque con Hamsik a supporto dell’unica punta Cavani. Lavezzi si accomoda in panchina, pronto a subentrare in caso di necessità insieme al rientrante Pandev.
Nel primo tempo la Roma sembra molto più decisa e concreta visto che, come al solito, la squadra di Luis Enrique si produce in un buon possesso palla che, la difesa ed il centrocampo del Napoli, non riescono a neutralizzare con efficacia. Per fortuna, la mancanza di una vera punta in mezzo all’area consente a De Sanctis di non dover fare gli straordinari e, il primi pericoli della partita sono di marca azzurra con Fernandez, che va vino al gol sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e Hamsik che, al 18′, si smarca in area ma tira tra le braccia di Lobont. Al 23′ si vede anche la Roma, con Borini che, dopo aver saltato Maggio, lascia partire un tiro-cross che si spegne di poco a lato. Poi, al 26′ ci prova anche Taddei con un tiro da fuori, ma De Sanctis è attento e respinge a pugni chiusi. Meno preciso, invece, poco più tardi su un tiro dalla distanza di Totti che l’estremo difensore azzurro respinge corto in mezzo all’area dove Gago, a porta vuota, riesce nell’ardua impresa di indirizzare il pallone fuori quando bastava semplicemente spingerlo in rete. Al 32′, ancora un pericolo per la porta Napoletana, con Marquinho che viene smarcato al centro dell’area da un cross di Rosi, ma il suo colpo di testa termina alto. Poi, al 35′, ci prova Borini, ma, anche questa volta, il suo tiro si spegne di un soffio sul fondo. Ma il gol della Roma è nell’aria e, puntuale, arriva al 41′: ancora un cross di Rosi che, come nell’occasione precedente, premia l’inserimento di Marquinho, che anticipa Fernandez e, da pochi passi, trafigge De Sanctis.
Nel secondo tempo, il Napoli si ripresenta in campo con lo stesso assetto tattico della prima frazione, ma, per fortuna, riesce a trovare subito il gol del pareggio, con Zuniga che, al 3′, sugli sviluppi di un corner guadagnato da Cavani, trova un gran tiro da fuori area che si insacca sul palo lontano. La Roma risponde subito con un tiro di Marquinho, ma la mira del centrocampista giallorosso è imprecisa e il pallone termina di poco a lato. A questo punto Mazzarri cambia la squadra, sostituendo Dzemaili con Pandev, con l’obiettivo di dare più spinta offensiva al Napoli. E infatti, gli azzurri alzano notevolmente il proprio baricentro, costringendo la Roma a subire le ripartenze degli attaccanti azzurri. Al 17′, dopo un paio di tiri di Inler e Cavani ben parati da Lobont, al 17′, l’attaccante uruguaiano si trova a tu per tu con il portiere di casa, ma mette in rete dopo il fischio dell’arbitro che annulla il gol per un fuorigioco molto dubbio. Al 20′, ci prova Maggio che, solo davanti a Lobont, prova a scavalcarlo un “cucchiaio”, ma l’estremo difensore giallorosso rimane in pedi fino alla fine e riesce a parare. Nulla può, però, al 22′, quando Cavani si libera con una finta di due avversari e, dal limite dell’area, lascia partire un gran tiro a girare che si insacca sul secondo palo. La Roma è alle corde, così Luis Enrique decide di cambiare qualcosa nel suo centrocampo, inserendo Simplicio e Tallo al posto di Pjaniz e Bojan. Mazzarri, invece, decide di rinunciare incredibilmente a Cavani e lancia nella mischia Lavezzi. Il Napoli continua comunque ad attaccare, ma non riesce più ad essere incisivo come prima. Così, al 42′, la Roma sfrutta l’ennesimo errore difensivo della retroguardia azzurra, con Maggio che si fa saltare sulla fascia da Tallo, il quale mette al centro dove Simplicio anticipa Zuniga e mette in rete.
Non succede più nulla, con il Napoli che si rammarica per l’occasione buttata al vento, anche se il pareggio, per quanto prodotto dalla Roma nel primo tempo, sembra oggettivamente il risultato più giusto. Ma, nonostante questo, il Napoli si era ritrovato comunque in vantaggio e doveva potare a casa questi tre punti che tanto avrebbero potuto pesare nella rincorsa alla zona Champions.

 
DE SANCTIS 5
FERNANDEZ 5
CANNAVARO 6
ARONICA 6
MAGGIO 7
GARGANO 6.5
INLER 6
ZUNIGA 6.5
DZEMAILI 5.5 (7’st Pandev 6.5)
HAMSIK 6
CAVANI 6.5 (28’st Lavezzi sv)
MAZZARRI 5.5

Napoli – Palermo 2-0

36ª GIORNATA

Il Napoli si avvicina alla Champions

In gol Cavani e Hamsik. Grande prova di Pandev

serieA
mar 01/05/12

NAPOLI

PALERMO

stadio San Paolo
41397 spettatori
napoli palermo  
arbitro De Marco 4.5
guardalinee Viazzi – Liberati
quarto uomo Peruzzo

2

0

 
     
gol 16’pt Cavani (r) ammonizione Labrin  
gol 35’pt Hamsik  
ammonizione Maggio  
ammonizione Fernandez  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Fernandez (41’st Britos), Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Inler, Zuniga, Hamsik (36’st Dossena), Pandev (31’st Lavezzi), Cavani.
Panchina: Colombo, Grava, Fideleff, Vargas. Allenatore: Mazzarri.
PALERMO (3-5-2): Viviano, Munoz, Milanovic (18’st Zahavi), Labrin, Pisano, Migliaccio, Donati, Barreto, Bertolo (25’st Aguirregaray), Hernandez, Ilicic (5’st Mehmeti).
Panchina: Tzorvas, Bacinovic, Vazquez, Budan. Allenatore: Mutti.

Il Napoli non sbaglia il primo dei tre incontri che lo separano dalla conquista del terzo posto, anche se ci sono da fare i conti soprattutto con la Lazio, unica del gruppone il lotta per un piazzamento Champions che sia in vantaggio negli scontri diretti contro gli azzurri. Ci mette un tempo il Napoli a piegare la resistenza del Palermo, apparso comunque in salute fino al gol di Cavani.
Mazzarri ripropone Fernandez in difesa con Campagnaro ancora fermo per infortunio, mentre in attacco ritorna il tridente, con Pandev preferito a Lavezzi. Mutti, invece, deve fronteggiare le assenze di Silvestre, Mantovani, Balzaretti, Della Rocca e Miccoli; spazio quindi a Bertolo e Barreto, con Ilicic a supporto dell’unica punta Hernandez.
Parte bene il Napoli che, al 5′, si propone in attacco con un’azione personale di Pandev, le cui giocate favoriscono l’inserimento dalle retrovie di Inler che, nonostante sia ostacolato involontariamente dallo stesso macedone, riesce a calciare dal limite dell’area verso la porta, ma il suo tiro si infrange sull’incrocio dei pali. Risponde subito il Palermo, al 6′, chiamando De Sanctis agli straordinari, prima su un tiro ravvicinato di Ilicic e, poi, su un colpo di testa da pochi passi di Hernandez: in entrambi i casi, il portiere azzurro è pronto e riesce a sopperire alle solite lacune della difesa. Per fortuna è solo una sbandata temporanea e, dopo qualche minuto di predominio nel possesso palla, arriva il gol: Pandev, al 14′, servito lungo la corsia di sinitra, va al cross dal fondo, ma il pallone sbatte prima sulla coscia e poi sul braccio largo di Milanovic proteso in scivolata. L’arbitro, su segnalazione dell’assistente, decide di concedere il rigore che, questa volta, Cavani non sbaglia. Al 30′, bella azione degli azzurri, con Pandev che cambia gioco per Cavani scavalcando la difesa: l’attaccante uruguaiano, da posizione molto defilata mette al centro al volo un pallone invitante per Zuniga che, però, in scivolata non riesce ad inquadrare la porta. Ma il gol del 2 a 0 è rimandato solo di qualche minuto. Infatti, al 34′, Pandev lavora un buon pallone all’altezza della trequarti, dove attende il puntale inserimento di Hamsik che, servito da un pallone perfetto del macedone, supera facilmente l’incolpevole Viviano. Al 39′ Ilicic va via sulla fascia eludendo l’intervento di Aronica e, entrato in area, viene affrontato da Cannavaro che lo ferma, anche se restano dubbi soprattutto riguardo la pericolosità dell’intervento del difensore azzurro.
Nel secondo tempo il Palermo guadagna un po’ di campo, con il Napoli che attende, pronto a ripartire in contropiede. Mutti prova a dare più peso offensivo alla propria squadra, inserendo Mehmeti e Zahvi e, proprio quest’ultimo, regala più vivacità alle sortite offensive della squadra siciliana, presentandosi più volte al tiro da fuori con la difesa azzurra un po’ in affanno. Al 22′ però, il Napoli va vicino al terzo gol, con Hamsik che crossa un bel pallone sul secondo palo, dove Cannavaro manca l’impatto con la sfera davvero per pochi centimetri. Al 26′ la difesa del Napoli si lascia trovare impreparata su un rinvio di Viviano, con Cannavaro e Fernandez che regalano palla agli avversari e con Hernandez che va in gol; per fortuna, l’uruguaiano del Palermo era partito in posizione di fuorigioco. Al 30′, Mazzarri concede l’ultimo spezzone di partita a Lavezzi e, poco più tardi, inserisce dossena per rinforzare la fase difensiva degli azzurri. C’è spazio anche per Britos, ma ormai la partita non offre più emozioni e, dopo due minuti di recupero, l’arbitro pone fine alle ostilità.
Il Napoli guadagna così tre punti fondamentali che gli consentono di guardare con ottimismo alle prossime tre partite, anche se domenica prossima gli azzurri saranno impegnati sul non facile campo del Bologna che, seppur già salvo, ci terrà sicuramente a far bene davanti ai propri tifosi.

 
DE SANCTIS 7
FERNANDEZ 6 (41’st Britos sv)
CANNAVARO 6.5
ARONICA 5.5
MAGGIO 5
GARGANO 6
INLER 6
ZUNIGA 6
HAMSIK 7 (36’st Dossena sv)
PANDEV 7 (31’st Lavezzi sv)
CAVANI 6.5
MAZZARRI 5.5