Cesena – Napoli 1-4

5ª GIORNATA

Ancora un super Napoli in trasferta

Entra Cavani e la partita cambia

serieA
dom 26/09/10

CESENA

NAPOLI

stadio Manuzzi
16250 spettatori
cesena napoli  
arbitro Damato – 4.5
guardalinee Niccolai – Papi
quarto uomo Celi

1

4

 
     
gol 3’st Parolo gol 27’st Lavezzi  
ammonizione Schelotto gol 35’st Hamsik (r)  
ammonizione Lauro gol 43’st Cavani  
gol 47’st Cavani  
Gastaldello ammonizione Pazienza  

CESENA (4-3-3): Antonioli, Ceccarelli, Pellegrino, Von Berger, Nagatomo, Appiah (38’st Malonga), Colucci, Parolo (18’st Caserta), Schelotto, Bogdani, Giaccherini (30’st Lauro).
Panchina: Cavalieri, Benaoulane, Tachtsidis, Jimenez. Allenatore:Ficcadenti.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cribari (29’st Cannavaro), Aronica, Zuniga, Pazienza, Yebda (15’st Gargano), Dossena, Sosa (15’st Cavani), Hamsik, Lavezzi.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Maggio, Dumitru. Allenatore: Mazzarri.

Seconda vittoria consecutiva in trasferta per il Napoli che, per ora, raccoglie di più lontano da casa che tra le mura amiche. Questo può voler dire, da una lato, che la squadra ha carattere, dall’altro, invece, che quando è chiamata a condurre il gioco non riesce ad essere altrettanto concreta. Limite che si è manifestato anche nella prima frazione di gioco che, seppur dominata sul piano del possesso palla, ha palesato tutti i limiti in fase di impostazione e finalizzazione.
Il Napoli si presenta a Cesena con un ampio turn over: Cribari, che fa il suo esordio al posto di Grava, completa il reparto difensivo con Campagnaro e Aronica, a centrocampo e in attacco, invece, ritornano Yebda e Sosa che sostituiscono rispettivamente Gargano e Cavani. All’inizio la patita è abbastanza lenta, giocata più su quello fisico che su quello tattico, con il Napoli che cerca di pressare subito i portatori di palla avversari per impedirne le velocissime ripartenze. La tattica funziona e i partenopei recuperano molti palloni a centrocampo, ma, come detto, non riesce ad arrivare in porta con continuità. Infatti, il primo tiro in porta arriva solo al 15′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con un colpo di testa di Cribari: troppo poco per impensierire Antonioli. Al 17′ punizione dal limite per il Napoli, ma il tiro di Lavezzi, seppur potente, è abbastanza centrale e viene respinto agevolmente dal portiere avversario. Al 20′ è il turno di Hamsik che, ricevuto il pallone al limite dell’area ha la spazio per avanzare di un paio di metri e tirare nell’angolino basso, ma ancora una volta Antonioli è attento. Verso la mezz’ora comincia a farsi vedere anche il Cesena, ma i suoi tentativi non sono degni di nota, un tiro da lontano bloccato senza problemi da De Sanctis e un paio di colpi di testa abbondantemente a lato. Il primo tempo continua fino alla fine con lo stesso copione: il Napoli recupera molti palloni, con il tridente d’attacco che si muove molto, ma è privo di una punta vera che possa sfruttare i cross o che riesca a far salire la squadra.
Il secondo tempo inizia con un’azione personale di Zuniga che si incunea tra le maglie difensive del Cesena e, a tu per tu con il portiere avversario, sceglie la
soluzione di potenza calciando sul corpo di Antonioli. L’inizio fa ben sperare i tifosi azzurri, ma il Cesena risponde subito con un diagonale di Schelotto che finisce di poco a lato. Al 2′, l’ennesimo errore difensivo che condanna il Napoli allo svantaggio. Cribari tenta di proteggere un pallone che si sta avviando verso la lina di fondo, ma Schelotto è più veloce e, in scivolata, recupera un prezioso pallone che subito indirizza a centro area dove, Parolo, tutto solo trafigge De Sanctis. Sembra davvero un’altra giornata stregata per gli azzurri anche perchè, nell’occasione, Mazzarri viene allontanato dal campo per proteste: secondo l’allenatore Cribari avrebbe subito un fallo in occasione del gol, ma l’ingenuità del difensore azzurro è veramente imperdonabile e Schelotto si limita solo a rubargli il pallone. A questo punto il Napoli non può più continuare a giocare con i ritmi del primo tempo e, così, al 14′ entrano Cavani e Gargano al posto di Sosa e Yebda. Questa mossa cambierà la partita. Quattro minuti dopo, infatti, l’attaccante uruguaiano è già pericoloso: dribbling al limite dell’area e tiro a colpo sicuro da posizione leggermente defilata, ma Antonioli è ancora bravissimo e divia in angolo. Al 24′ Gargano colpisce la traversa con un tiro da fuori area che, dopo la deviazione di Appiah, prende una strana traiettoria che mette fuori causa il portiere avversario. Ma il gol è nell’aria e al 26′ arriva: Cavani libera Dossena sulla sinistra, cross basso verso l’area piccola sul Quale Lavezzi arriva prima di tutti e mette alle spalle di Antonioli segnando, finalmente, il suo primo gol in campionato. Il Napoli ora è animato da nuove energie e continua a premere il Cesena nella propria metà campo, finchè, al 34′, l’arbitro Damato concede un generosissimo rigore per una leggera trattenuta (fuori area) di Lauro su Zuniga che stava tagliando verso la porta avversaria per raccogliere un lancio di Hamsik. Lo stesso slovacco, per l’occasione capitano, dal dischetto non sbaglia e fa 2 a 1. A questo punto il Cesena rischia il tutto per tutto per riequilibrare le sorti dell’incontro, ma, inevitabilmente, si espone ai micidiali contropiedi del Napoli. E infatti, al 42′ Cavani colpisce: lancio di Gargano per l’attaccante uruguaiano che entra in area, mette a sedere due avversari e con un preciso sinistro colloca la sfera sul palo più lontano, lì dove Antonioli non può arrivare. Passano tre minuti e Lavezzi ha sui piedi la palla del 4 a 1, ma solo davanti alla porta sbaglia clamorosamente. Rimedia Cavani un minuto dopo: ennesimo contropiede fulminante, Lavezzi apre sulla sinistra per l’accorrente
Cavani che, di prima, dal vertice dell’area lascia partire un tiro a giro che si insacca sotto l’incrocio dei pali da lato opposto, un’azione molto simili a quella con cui nel 2006 Gilardino e Del Piero affondarono la Germania ai Mondiali.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 6
CRIBARI 5 (29’st Cannavaro sv)
ARONICA 6
ZUNIGA 5.5
PAZIENZA 6
YEBDA 5.5 (15’st Gargano 7)
DOSSENA 6.5
HAMSIK 6.5
SOSA 4 (15’st Cavani 8)
LAVEZZI 6.5
MAZZARRI 7

Napoli – Roma 2-0

6ª GIORNATA

Un Napoli da Champions

Partita perfetta e bel gioco degli azzurri. La Roma non può nulla contro Hamsik e compagni

serieA
dom 03/10/10

NAPOLI

ROMA

stadio San Paolo
44782 spettatori
napoli roma  
arbitro Tagliavento – 5
guardalinee Stefani – Faverani
quarto uomo Bergonzi

2

0

 
     
gol 27’st Hamsik ammonizione Cassetti  
gol 38’st Juan (a) ammonizione Pizarro  
ammonizione Pazienza  
ammonizione Gargano  
ammonizione Lavezzi  
ammonizione Aronica  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro (48’st Sosa), Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano (26’st Yebda), Pazienza, Dossena (30’st Zuniga), Hamsik, Lavezzi, Cavani.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Grava, Dumitru. Allenatore: Mazzarri.

ROMA (3-4-1-2): Lobont, Cassetti, Burdisso N., Juan, Cicinho (28’st Rosi), Pizarro, De Rossi, Riise, Menez (1’st Brighi), Totti, Borriello (22’st Vucinic).
Panchina:Doni, Burdisso G., Castellini, Baptista. Allenatore: Ranieri

Chi temeva un calo fisico dopo la partita di Bucarest è stato, per fortuna, smentito dall’atteggiamento degli azzurri in campo. Forse la Roma pensava di far stancare gli azzurri nel primo tempo, per poi colpire nel secondo sfruttando i giorni di riposo in più concessi dal calendario. Invece, è sembrato l’esatto contrario e, proprio nella seconda parte del secondo tempo, il Napoli ha costruito il suo successo: dopo qualche contropiede non sfruttato, il gol di Hamsik e l’autorete di Juan.
Nel Napoli ritornano tutti i titolari dall’inizio, solo Grava si accomoda in panchina per lasciare spazio ad Aronica. La Roma invece, mescola le carte schierando un’inedita difesa a tre, con Menez a sostegno di Totti e Borriello. La prima palla gol è della squadra di casa. Al 5′, illuminante lancio di Hamsik che pesca in area Dossena che, forse un po’ troppo frettolosamente, calcia al volo di sinistro senza inquadrare la porta. Due minuti dopo, è ancora il Napoli a rendersi pericoloso con Lavezzi che, in contropiede, tra tre uomini cerca un tiro a girare di sinistro con Cavani che attendeva tutto solo il passaggio che lo avrebbe liberato da solo all’altezza del dischetto del rigore. Al 15′ si vede anche la Roma: dagli sviluppi di una punizione calciata da Totti, la palla giunge a cassetti che di prima intenzione, dal limite dell’area calcia tra le braccia di De Sanctis. Nonostante sia il Napoli a rendersi pericoloso, la partita viene giocata da entrambe le formazioni sotto ritmo e si infiamma solo grazie ad iniziative personali. E’ il caso del 25′, quando Hamsik, in contropiede, si libera di un avversario e calcia sul primo palo dove Lobont è attento. Un minuto dopo, sono i partenopei a rischiare: Riise viene dimenticato dalla difesa azzurra sulla sinistra e, nonostante abbia il tempo per calciare abbastanza comodamente, colpisce male e la palla finisce abbondantemente alta. Al 32′, però, Hamsik ha sui piedi l’occasione da gol più nitida della prima frazione di gioco: con un bel passaggio, Lavezzi trova in mezzo all’area lo slovacco che stoppa di petto a seguire e, dal limite dell’area piccola, scaglia un bolide di sinistro che, purtroppo, è centrale e finisce sul corpo di Lobont. Al 36′, torna a farsi pericolosa la Roma, con un colpo di testa di Borriello che carambola sul ginocchio di Campagnaro: De Sanctis è attento e non si fa sorprendere. Allo scadere, infine, sono gli ospiti ad andare vicini al gol: Menez scatta sul filo del fuorigioco con la difesa napoletana abbastanza alta e si invola indisturbato verso la porta partenopea. Fortunatamente, De Sanctis è attento e, con uno scatto fino al limite dell’area, riesce ad anticipare l’attaccante francese con i piedi.
Il secondo tempo ricomincia senza cambi, con il Napoli che riesce a giocare un po’ più della Roma, ma che non riesce a rendersi molto pericoloso. Tutto questo finchè al 13′ il Napoli respinge il pallone sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla giunge ad Hamsik che alza la testa e subito lancia nello spazio Cavani che entra in area e, da posizione un po’ defilata, scarica il suo sinistro contro l’attento portiere giallorosso. Al 17′, invece, è il turno di Lavezzi che sfiora l’incrocio dei pali con una bella punizione a girare sulla quale Lobont nulla avrebbe potuto. Il Napoli comincia ad accelerare e i difensori avversari non riescono ad arginare gli azzurri che arrivano più volte al cross dal fondo, ma la solita mancanza di lucidità impedisce loro di sbloccare la partita. Finalmente, al 26′, i padroni di casa passano in vantaggio: Lavezzi apre sulla sinistra per Dossena che, scattato sulla linea del fuorigioco, si porta sul fondo e crossa all’indietro per il liberissimo Hamsik che, sfruttando lo spazio liberato dal taglio di Cavani, può colpire a botta sicura nonostante l’estremo tentativo (quasi riuscito) di Lobont di respingere il pallone. La Roma cerca di reagire, soprattuto con Vucinic entrato al posto di Borriello, ma non riesce ad impensierire più di tanto i difensori azzurri. E così, al 37′, arriva il raddoppio: Maggio disturba il disimpegno giallorosso favorendo l’intervento di Yebda che subito apre sulla fascia destra per il liberissimo
Campagnaro, il cui cross in area viene deviato prima da Burdisso e poi da Juan che lo spinge in rete beffando l’incolpevole Lobont.
Cala così il sipario su una partita che il Napoli ha saputo far sua con cinismo, ma anche con il bel gioco. Tre punti preziosi che lanciano i partenopei al secondo posto in classifica.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 7 (48’st Sosa sv)
CANNAVARO 7
ARONICA 7
MAGGIO 6
PAZIENZA 6.5
GARGANO 6.5 (26’st Yebda 6)
DOSSENA 7.5 (30’st Zuniga sv)
HAMSIK 7.5
LAVEZZI 6.5
CAVANI 5.5
MAZZARRI 7

Catania – Napoli 1-1

7ª GIORNATA

Solo un pareggio a Catania

Ancora in gol Cavani, che spreca il pallone della vittoria. Male la difesa. De Sanctis Migliore in campo

serieA
dom 10/10/10

CATANIA

NAPOLI

stadio Massimino
13136 spettatori
catania napoli  
arbitro Bergonzi – 5.5
guardalinee Viazzi – Nicoletti
quarto uomo Celi

1

1

 
     
gol 25’st Gomez gol 39’pt Cavani  
ammonizione Maxi Lopez espulsione 48’st Cannavaro  
ammonizione De Sanctis  
ammonizione Dossena  

CATANIA (4-1-4-1): Andujar, Potenza, Silvestre, Spolli, Capuano, Biagianti, Gomez (32’st Llama), Delvecchio (11’st Ricchiuti), Izco, Mascara, Maxi Lopez.
Panchina: Campagnolo, Alvarez, Terlizzi, Antenucci, Pesce. Allenatore: Giampaolo
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Grava (8’st Aronica), Cannavaro, Campagnaro, Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena (22’st Zuniga), Hamsik, Lavezzi, Cavani.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Yebda, Sosa, Dumitru. Allenatore: Mazzarri.

Solo un pareggio per il Napoli, che dopo la bella vittoria casalinga
contro la Roma fa un deciso passo indietro a Catania, sia sul piano del
risultato che su quello del gioco. Così, alla fine, nonostante Cavani
abbia fallito clamorosamente il colpo del 2 a 1, il pareggio può andar bene ai partenopei visto che De Sanctis è stato di gran lunga il migliore in campo.
Il Catania è arrembante sin dall’inizio e, già al 12′, comincia il lavoro per il portiere azzurro. Mascara si libera al tiro da fuori area, dove calcia una palla molto insidiosa diretta sotto la traversa, ma De Sanctis è attento e devia in calcio d’angolo. Sei minuti dopo, Mascara ci prova ancora su punizione, ma il portiere ospite respinge e, successivamente, la difesa allontana la sfera. Il Catania è pericoloso in altre due occasioni nate da palla inattiva, ma i colpi di testa dei giocatori di casa sono sempre neutralizzati con bravura da De Sanctis. Il Napoli fatica a costruire una manovra offensiva degna di nota, ma al 39′, quando sembra ormai nell’aria il gol della squadra etnea, arriva la zampata del Napoli. Cross dalla sinistra di Lavezzi in area per Cavani che, sfruttando l’intervento a vuoto della difesa avversaria, stoppa il pallone e, di destro, insacca da comoda posizione. Il primo tempo si conclude con il Catania ancora pericoloso, ma i partenopei riescono ad andare al riposo in vantaggio.
Il secondo tempo ricomincia senza cambi, con la squadra di casa ancora arrembante e con il Napoli che ne soffre il pressing senza riuscire ad allentare la pressione. Al 21′ De Sanctis salva ancora il risultato con una grandissima parata dopo un colpo di testa si Spolli indirizzato verso l’angolino basso. Al 24′, però, il Catania va in gol. Cross dalla destra di Ricchiuti e Gomez si fionda sul pallone liberandosi agevolmente dalla marcatura di Zuniga appena entrato al posto di Dossena. Questa volta De Sanctis non può far altro che tuffarsi invano, con il pallone che si infila a fil di palo. A questo punto il Napoli si sveglia e comincia a premere sull’acceleratore. Prima Hamsik e poi Maggio si rendono pericolosi, ma sono poco precisi al tiro. Al 45′ Hamsik va in percussione sulla sinistra e, arrivato sul fondo, offre un’intelligente pallone all’indietro verso il centro su cui si avventa Cavani che, all’altezza del dischetto del rigore calcia altissimo. Sarebbe stato sicuramente il gol della vittoria, anche se non meritata. La partita si conclude 1-1 e, purtroppo, c’è ancora tempo per l’espulsione di Cannavaro che, nei minuti di recupero, si rende protagonista di un’entrata pericolosa ai danni di Ricchiuti.
Domenica c’è il Milan e Mazzarri deve ridisegnare la difesa, ma prima, l’Europa chiama il Napoli alla suggestiva sfida contro il Liverpool, due impegni importanti nel giro di pochi giorno che bisogna gestire da grande squadra.

 
DE SANCTIS 7.5
GRAVA 5.5 (8’st Aronica 6)
CANNAVARO 6
CAMPAGNARO 6
MAGGIO 5
PAZIENZA 6
GARGANO 6
DOSSENA 6.5 (22’st Zuniga 4.5)
HAMSIK 6
LAVEZZI 6.5
CAVANI 6.5
MAZZARRI 5.5

Napoli – Milan 1-2

8ª GIORNATA

Cuore Napoli, ma non basta

Un Napoli in 10 nel secondo tempo fa tremare il Milan

serieA
lun 25/10/10

NAPOLI

MILAN

stadio San Paolo
53909 spettatori
napoli milan  
arbitro Rizzoli – 4
guardalinee Maggiani – Cariolato
quarto uomo Valeri

1

2

 
     
gol 33’st Lavezzi gol 22’pt Robinho  
ammonizioneammonizione 46’pt Pazienza gol 26’st Ibrahimovic  
ammonizione Aronica ammonizione Sokratis  
ammonizione Robinho  
ammonizione Boateng  
ammonizione Bonera  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Grava, Aronica, Campagnaro, Maggio (23’pt Yebda), Gargano (39’st Dumitru), Pazienza, Dossena; Hamsik (23’st Sosa), Lavezzi, Cavani.
Panchina: Iezzo, Cribari, Vitale, Blasi. Allenatore: Mazzarri.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati, Sokratis, Nesta, Bonera, Antonini (12’pt Oddo), Gattuso (42’st Flamini), Pirlo, Boateng, Rubinho, Ibrahimovic (30’st Seedorf), Pato.
Panchina: Amelia, Montelongo, Yepes, Inzaghi. Allenatore: Allegri.

Ancora una volta il Napoli perde l’occasione di diventare grande e, così come contro il Liverpool, non riesce a vincere contro un Milan imbottito di riserve. Complici le ingenuità e la mediocrità del centrocampo che non è quasi mai riuscito ad arginare le offensive avversarie e a far ripartire con i tempi giusti la propria squadra.
Nel Napoli, l’unica defezione è quella di capitan Cannavaro, così Mazzarri opta per una linea difensiva formata da Grava, Campagnaro e Aronica. Allegri invece, deve ridisegnare completamente il reparto arretrato, con Nesta che viene affiancato da Papastathopoulos, Bonera e Antonini; in attacco, invece, Robinho prende il posto di Ronaldinho infortunato.battuto dai rossoneri. All’inizio, è il Milan a fare la partita sfruttando la supremazia a centrocampo per attaccare con continuità, ma la difesa azzurra è attenta e le tre punte rossonere non riescono a dialogare tra loro ed arrivare al tiro. Al’ 9′ gli ospiti perdono anche Antonini che, insieme al napoletano Maggio, è protagonista di un brutto scontro testa contro testa. Al suo posto entra Oddo che, a conti fatti, sarà uno dei maggiori artefici della vittoria finale del Milan. Al 15′ arriva il primo tiro in porta della partita, con un rasoterra centrale e poco pericoloso di Robinho, bloccato senza affanni da De Sanctis. Lo stesso portiere, salva il risultato due minuti dopo, quando un errato disimpegno di Campagnaro stava per favorire Ibrahimovic, prontamente anticipato in uscita. Al 21′ Maggio fa segno alla panchina di avere qualche giramento di testa, probabilmente a causa del precedente scontro con Antonini. Purtroppo, mentre il Napoli si sta organizzando per il cambio, il Milan sfrutta la superiorità numerica e va in gol: Robinho apre sulla fascia destra per Oddo che finta il cross a centro area e, invece, rimette il pallone all’indietro per lo stesso brasiliano che, tutto solo, mette la sfera nell’angolino baddo dove De Sanctis non può arrivare.
Al posto di Maggio entra Yebda e il Napoli, colpito e ferito, comincia finalmente a giocare. Al 24′, un contropiede smarca Cavani che entra in area dalla sinistra, ma con l’esterno destro non riesce a trovare la porta. Al 25′ è il turno di Hamsik che, imbeccato da un cross di Lavezzi, scarica il suo destro sull’esterno della rete. Al 29′ la prima palla-gol per il Napoli: Pazienza apre per Hamsik sulla sinistra, cross in area per Yebda che, solo in mezzo all’area colpisce malissimo e manda la palla abbondantemente a lato. Due minuti dopo si rivede il Milan che recupera un pallone a centrocampo con Pato che, entrato in area, opta per la soluzione personale, ma il suo tiro finisce alto con Ibrahimovic che, in buona posizioni, si aspettava un passaggio del compagno. Al 38′ Cavane si aggiunge alla lista dei tiri sbilenchi: su cross di Dossena l’attaccante uruguaiano colpisce male e la palla termina di poco a lato. Al 46′ Pazianza si fa espellere per doppia ammonizione, entrambi i cartellini per falli di mano a distanza di dieci minuti l’uno dall’altro: un’ingenuità incredibile per un giocatore di serie A. Nonostante questo, un minuto dopo, Lavezzi sfiora il gol di testa, ma un Abbiati attento compie un vero e proprio prodigio e devia il pallone in calcio d’angolo.
Nel secondo tempo, nonostante l’inferiorità numerica, il Napoli continua ad attaccare e al 7′ Lavezzi viene atterrato sul limite destro dell’area avversaria da Papastathopulos che, già ammonito, forse meritava lo stesso trattamento ricevuto da Pazienza. La squadra di casa spinge alla ricerca del pareggio, mentre il Milancerca di colpire in contropiede, come al 10′, quando Ibrahimovic, solo in area, cerca di superare De Sanctis, ma il portiere azzurro è attento. Al 15′ altro intervento prodigioso di Abbiati che salva la porta dopo un bel tiro a giro di Hamsik da fuori area diretto sotto la traversa. Al 23′ Entra Sosa al posto di Hamsik, ma al 26′ il Milan raddoppia: Cross dalla destra di Oddo in area per Ibrahimovic che completamente solo di testa trafigge De Sanctis che riesce solo a sfiorare. Nonostante il colpo mortale, il Napoli continua ad attaccare e, finalmente, arriva la rete. Al 32′ Lavezzi viene lanciato in area da Campagnara; l’attaccante argentino cade dopo un contrasto con Papastathopoulos e, da terra, si inventa un pallonetto che supera Abbiati in uscita. Al 37′ arriva anche l’occasione per pareggiare: Gargano tutto solo, servito in area dal cross di Dossena, blocca di destro e poi calcia altissimo sulla traversa. Al 38′ Mazzarri gioca la carta Dumitru che subentra a Gargano, ma nonostante la pressione finale non succede nulla.
Ora il Napoli deve riprendersi e, oltre a cercare di vincere a Brescia, deve ritrovare il passo di una volta in casa perchè così non si va da nessuna parte.

 
DE SANCTIS 6
GRAVA 5.5
ARONICA 5.5
CAMPAGNARO 6
MAGGIO sv (23’pt Yebda 6)
PAZIENZA 4.5
GARGANO 5 (39’st Dumitru sv)
DOSSENA 6.5
HAMSIK 6 (23’st’st Sosa)
LAVEZZI 7
CAVANI 5.5
MAZZARRI 5.5

Brescia – Napoli 0-1

9ª GIORNATA

Napoli, avanti con Lavezzi

Ancora tre punti per il Napoli formato trasferta

serieA
dom 31/10/10

BRESCIA

NAPOLI

stadio Rigamonti
6008 spettatori
brescia napoli  
arbitro Valeri 6
guardalinee Pugiotto – De Luca
quarto uomo Brighi

0

1

 
     
ammonizione Cordova gol 32’st Lavezzi  
gol Gargano  

BRESCIA (4-3-1-2): Arcari, Berardi, Zebina, Martinez, Dallamano, Hetemaj, Baiocco (10’st Vass), Cordova (10’st Budel), Kone (36’st Possanzini), Eder, Caracciolo.
Panchina: Leali, Bega, Faczesin, Zambelli. Allenatore: Iachini.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Grava, Cannavaro, Campagnaro, Zuniga, Gargano, Yebda, Dossena, Sosa (10’st Cavani), Hamsik, Lavezzi (43’st Blasi).
Panchina: Iezzo, Santacroce, Cribari, Maggio, Dumitru. Allenatore: Mazzarri.

Ancora una volta, il Napoli in formato trasferta porta a casa tre punti e riscatta subito la sconfitta contro il Milan, dove non aveva comunque demeritato. Anzi, probabilmente era il Brescia a meritare qualcosa di più, ma alla fine, in un match condizionato dalla pioggia incessante, l’ago della bilancia si è spostato verso il Napoli grazie alla classe di Hamsik e all’opportunismo di Lavezzi che ha confermato anche oggi il suo momento di forma.
I padroni di casa devono rinunciare a Diamanti squalificato, così come Mazzarri lancia nella mischia Yebda al posto di Pazienza e concede un turno di riposo a Cavani, con Sosa che va a completare il trio d’attacco. A centrocampo, invece, Zuniga si posiziona sulla destra in sostituzione di Maggio. Inizialmente, dopo i primi minuti di sterile supremazia dei partenopei, il Brescia comincia a portare i primi pericoli verso la porta di De Sanctis, al 6′ e al 7′ con Eder (nella seconda occasione Caracciolo reclama un rigore per una vistosa trattenuta di Dossena). Per vedere un’azione veramente degna di nota del Napoli bisogna aspettare il 16′, con Lavezzi che si libera al tiro al limite dell’area e il suo destro termina di poco a lato. Quattro minuti dopo è ancora il turno dell’argentino che, sempre dal limite, riesce quasta volta ad inquadrare la porta, ma Arcari ha un buon riflesso e riesce a parare.
Al 26′, però, è ancora il Brescia ad andare vicinissimo al gol: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Caracciolo salta più in alto di tutti e, di testa, manda il pallone leggermente a lato, con De Sanctis che non ci sarebbe mai potuto arrivare. Al 33′ è ancora la prima punta lombarda a rendersi pericolosa: calcio di punizione dai 25 metri, la difesa napoletana si aspetta il tiro che, in realtà, è un assist per Caracciolo che, da solo, si gira ma spedisce il pallone alto sopra la traversa. Il finale di tempo è tutto di marca napoletana, ma il Napoli non riesce a portare pericoli concreti alla porta del Brescia; le rondinelle si difendono bene occupando gli spazi con quasi tutti i giocatori e, la lentezza di alcuni elementi azzurri fa il resto, così, Lavezzi e compagni sono costretti a ricercare velleitarie soluzioni con tiri dalla distanza.
Il secondo tempo comincia con il Napoli alla ricerca del vantaggio e, al 4′, è ancora Lavezzi a rendersi pericoloso con un calcio di punizione dal limite. Al 6′, ancora l’argentino, imbeccato da Hamsik impegna Arcari in scivolata, mentre al 7′ è Sosa a tentare la conclusione al volo di destro dal limite, con la palla che sorvola di pochi centimetri la traversa. Al 10′ Cavani rileva Sosa, ma due minuti dopo, il Brescia rischia di nuovo di andare in vantaggio: cross dalla destra di Eder, Caracciolo colpisce male, ma quel tanto che basta per spiazzare De Sanctis che non può far altro che guardare il pallone che, lentamente, va ad infrangersi sul palo.
Al 20′ si rivede il Napoli: cross dalla destra di Zuniga per l’accorrente Cavani che colpisce male con un ginocchio mandando di poco fuori. Sette minuti più tardi, però, sono ancora i padroni di casa ad andare vicini alla prima marcatura: questa volta è Campagnaro che, nel tentativo di anticipare Caracciolo, manda il pallone sulla parte alta della traversa. Al 31′ però, la classe dei partenopei fa la differenza: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Lavezzi lascia partire un campanile che attraversa tutta l’area bresciana, Hamsik stoppa divinamente il pallone e, dopo un dribbling crossa basso verso l’accorrente Lavezzi che, a porta praticamente vuota, insacca il suo secondo gol consecutivo, il terza stagionale. Nei minuti finali il Brescia tenta una timida reazione, ma la difesa partenopea è attenta e il Napoli raccoglie tre punti importantissimi nella corsa verso l’Europa che conta.

 
DE SANCTIS 6.5
GRAVA 6.5
CANNAVARO 6.5
CAMPAGNARO 6.5
ZUNIGA 5.5
YEBDA 7
GARGANO 6.5
DOSSENA 5
HAMSIK 6.5
SOSA 5.5 (10’st Cavani 6)
LAVEZZI 6.5 (43’st Blasi sv)
MAZZARRI 6.5

Napoli – Parma 2-0

10ª GIORNATA

Una doppietta di Cavani stende il Parma

Napoli quarto insieme alla Juventus

serieA
dom 07/11/10

NAPOLI

PARMA

stadio San Paolo
26931 spettatori
napoli parma  
arbitro Mazzoleni 7
guardalinee Calcagno – Galloni
quarto uomo De Marco

2

0

 
     
gol 19’pt Cavani ammonizione Marquez  
gol 41’st Cavani  
ammonizione Vitale  
ammonizione Grava  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Grava, Cribari, Campagnaro, Zuniga, Yebda, Pazienza, Vitale (26’st Aronica), Sosa (20’st Lavezzi), Hamsik (19’st Gargano), Cavani.
Panchina: Iezzo, Cannavaro, Maggio, Dumitru. Allenatore: Mazzarri.
PARMA (4-3-1-2): Mirante, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Antonelli, Valiani, Morrone (20’st Boijnov), Gobbi (42’st Angelo), Marquez, Giovinco (25’pt Crespo), Candreva.
Panchina: Pavarini, Dellafiore, Paci, Pisano. Allenatore: Marino.

Seconda vittoria interna per il Napoli che, pur schierando molte riserve, riesce a sconfiggere un Parma aggressivo e bisognoso di punti visto che la classifica lo colloca all’ultimo posto. Non c’è reparto senza novità: in difesa spazio a Cribari con Cannavaro e Aronica che si accomodano in panchina, a centrocampo si rivede Vitale con Yebda e Zuniga, mentre Sosa va a sostituire Lavezzi in attacco. Nel Parma invece, a sorpresa Marino rinuncia sia a Crespo che a Bojinov, cercando di schierare una linea offensiva più dinamica con Candreva e Giovinco.
Si comincia con gli ospiti molto aggressivi a centrocampo che gia al 2′ minuto si rende pericoloso sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma la girata di Lucarelli è altissima sulla traversa. E’ l’unico pericolo, però, perchè la partita stenta a decollare per altri quindici minuti visto che, nonostante la pressione del Parma, il Napoli riesce a difendersi con ordine e a tentare qualche micidiale ripartenze. E proprio una di queste, al 18′, propizia il vantaggio: Cavani recupera palla dopo un calcio d’angolo battuto dal parma e si invola verso centrocampo dove scarica il pallone su Zuniga che ha seguito l’azione, il quale, dopo aver attirato su di sè le attenzioni della difesa, serve di nuovo l’attaccante uruguaiano che, tutto solo, all’altezza del dischetto del rigore trafigge Mirante con un destro preciso. A questo punto, Marino corre ai ripari e inserisce Crespo al posto di Giovinco per dar più peso all’attacco. L’attaccante argentino dà non pochi grattacapi ai difensori napoletani e, infatti, al 36′ serve il miglior De Sanctis per salvare il risultato su una sua conclusione ravvicinata. Negli ultimi 10′ minuti, passata la paura, il Napoli si chiude e non corre più pericoli fino alla fine del primo tempo.
Nel secondo tempo il Napoli dà l’impressione di cercare il raddoppio con insistenza. Prima Cavani colpisce debole e centrale di testa, poi, lo stesso attaccante uruguaiano cerca l’azione personale con Sosa tutto solo al centro dell’area pronto a spingere la palla in rete. Al 5′ ci prova anche Hamsik, ma il su tiro termina a lato. Al 18′ entrano Gargano e Lavezzi per Hamsik e Sosa, Mazzarri vuole forze fresche per l’interdizione a centrocampo e per il contropiede. Ma al 22′, il Parma va vicino al pareggio: sugli sviluppi di un corner, tiro cross di Candreva che viene intercettato dal Bojinov, appena entrato, che finisce di poco alto sulla traversa. Gli ospiti cominciano a crederci, il Napoli sbaglia troppo e tra il pubblico comincia a serpeggiare l’idea che si stiano verificando le stesse condizioni che hanno portato alla sconfitta di Liverpool. Al 34′, però, Cavani, servito in area da Lavezzi si libera di un avversario e incrocia di destro verso l’angolino basso: Mirante si salva con la punta del piede. Ma il raddoppio è solo rimandato: al 40′ Cavani dialoga con Lavezzi, lascia rimbalzare il pallone e da posizione angolatissima lascia partire una girata di destro che si infila tra palo e portiere. Non succederà più nulla fino alla fine.
Il Napoli vince, tre punti che gli consentono di mantenere il passo delle grandi e di stabilirsi al quarto posto in classifica. C’è ancora qualche problema di palleggio a centrocampo, ma, visto che si gioca già mercoledì, il turnover attuato da Mazzarri tornerà sicuramente utile.

 
DE SANCTIS 7
GRAVA 6.5
CRIBARI 6
CAMPAGNARO 6
ZUNIGA 7
YEBDA 6.5
PAZIENZA 6.5
VITALE 6.5 (26’st Aronica sv)
SOSA 6 (20’st Lavezzi 6)
HAMSIK 6 (19’st Gargano 6)
CAVANI 7.5
MAZZARRI 6.5

Cagliari – Napoli 0-1

11ª GIORNATA

Il Napoli vola

All’ultimo secondo Lavezzi regala la vittoria e il terzo posto al Napoli

serieA
mer 10/11/10

CAGLIARI

NAPOLI

stadio Sant’Elia
15000 spettatori
cagliari napoli  
arbitro Rocchi 5
guardalinee Papi – Niccolai
quarto uomo Gallione

0

1

 
     
ammonizione Cossu gol 49’st Lavezzi  
ammonizione Nainggolan ammonizione Yebda  
ammonizione Biondini Gargano  
ammonizione Pinardi  

CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi, Perico, Canini, Astori, Agostini, Biondini, Conti, Laner (43’pt Nainggolan), Cossu (21’st Pinardi), Matri, Nenè (31’st Acquafresca).
Panchina: Pelizzoli, Biasi, Ariaudo, Magliocchetti. Allenatore: Bisoli.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Santacroce (15’st Campagnaro), Cannavaro, Aronica, Maggio, Yebda, Gargano, Dossena (42 pt Zuniga), Sosa (11’st Cavani), Hamsik, Lavezzi.
Panchina: Iezzo, Grava, Blasi, Dumitru. Allenatore: Mazzarri.

Sembrava finita, ma questo Napoli ci crede sempre fino all’ultimo e, una partita che si era trascinata fino al 90′ con poche emozioni, diventa tutto a un tratto bellissima.
Il Cagliari si presenta in campo con poche novità, Laner viene preferito a Nainggolan a centrocampo, mentre Nenè vince il ballottaggio con Acquafresca. Nel Napoli, invece, amcora a riposo Pazienza, ben sostituito da Yebda, e ancora spazio a Sosa, mentre Cavani si accomoda in panchina. Sin dall’inizio, è la squadra partenopea che sembra avere in mano il pallino del gioco, ma non riesce mai a rendersi pericolosa; il Cagliari si difende bene chiudendo tutti gli spazi e, sporadicamente, tenta qualche contropiede con dei lanci lunghi per i propri attaccanti. Il primo sussulto è del Napoli, al 10′, con Gargano che raccoglie un pallone vagante al limite dell’area e, di prima, scaglia verso la porta di Agazzi un tiro potente ma centrale. Il Cagliari si vede solo al 25′ con una punizione velenosa di Nenè che, da trenta metri impegna De Sanctis, sulla cui respinta si avventa Canini che, per, in precario equilibrio, di testa non riesce ad indirizzare il pallone verso la porta. Il Napoli risponde subito e, dopo cinque minuti va vicinissimo al gol. Gargano ruba palla a centrocampo e innesca Hamsik, che dal limite destro dell’area crossa verso Lavezzi che, in tuffo e da buona posizione, colpisce il pallone di testa che per pochi centimetri si spegne sul fondo. Negli ultimi minuti di gioco il Napoli mantiene sempre il possesso della sfera, ma non riesce mai a rendersi pericoloso, mentre al 41′ Dossena è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per un problema ad un polpaccio; al sui posto Mazzarri fa entrate Zuniga.
Il secondo tempo riprende senza altri cambi, sempre con il Napoli a fare la partita. Al 5′ dopo un’azione personale di Lavezzi, la palla arriva a Zuniga, ma il suo tiro viene bloccato in due tempi da Agazzi. Un minuto dopo i prova anche Yebda, ma il suo tiro dal limite è debole. All’11’ entra Cavani che si rende subito pericoloso al 15′, quando su corner di Hamsik, anticipa di testa Naingolan, ma colpisce debolmente facilitando l'intervento del portiere cagliaritano. Al 18′ Aronica si infortuna al ginocchio, ma è costretto a stringere i denti e a rimanere in campo visto che il Napoli, cinque minuti prima, aveva sostituito un affaticato Santacroce con Campagnaro, utilizzando tutti e tre i cambi. Negli ultimi minuti il Napoli evidenzia un notevole calo fisico e il Cagliari ne approfitta per schiacciare gli azzurri nella propria metà campo, ma produce pochi pericoli, solo molta confusione in area e niente di più. Al 48′ l’episodio chiave: punizione per i sardi sul lato sinistro del campo, verso la linea di fondo tra il limite dell’area e il calcio d’angolo; tutti si aspettano un cross in area, ma il pallone viene indirizzato all’indietro verso l’accorrente Nainggolan che, libero di tirare, sbaglia e colpisce la schiena di Aronica. Il rimpallo innesca il contropiede con Cavani che porta palla fino a metà campo dove, con un preciso passaggio, mette fuori causa l’unico difensore del Cagliari rimasto a presidiare la propria parte di campo e serve Lavezzi che si invola verso l’area avversaria. L’attaccante argentino, prima di essere rimontato, lascia partire un gran tiro dal limite che trafigge Agazzi.
Neanche il tempo di rimettere il pallone in gioco che l’arbitro fischia la fine, tra la gioia dei tifosi del Napoli e l’incredulità di quelli del Cagliari. Ora i partenopei sono da soli al terzo posto, ma già domenica sono chiamati all’ennesima trasferta, visto che sono attesi dalla Lazio all’Olimpico.

 
DE SANCTIS 7
SANTACROCE 6.5 (15’st Campagnaro 6)
CANNAVARO 6.5
ARONICA 5.5
MAGGIO 5.5
YEBDA 6
GARGANO 6
DOSSENA 6 (42’pt Zuniga 6.5)
SOSA 5.5 (11’st Cavani 6.5)
HAMSIK 6.5
LAVEZZI 7
MAZZARRI 6.5

Lazio – Napoli 2-0

12ª GIORNATA

Il Napoli è stanco

Prima sconfitta esterna del campionato. Il Napoli dura solo metà tempo

serieA
dom 14/11/10

LAZIO

NAPOLI

stadio Olimpico
24487 spettatori
lazio napoli  
arbitro Bergonzi 6.5
guardalinee Romagnoli – Nicoletti
quarto uomo Rocchi

2

0

 
     
gol 15’pt Zarate ammonizione Grava  
gol 16’st Floccari ammonizione Campagnaro  
ammonizione Dias ammonizione Sosa  

LAZIO (4-2-3-1): Muslera, Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu, Brocchi (39’pt Matuzalem), Ledesma, Zarate, Hernanes, Mauri (29’st Bresciano), Floccari (41’st Garrido).
Panchina: Berni, Diakite, Foggia, Rocchi. Allenatore: Reja.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Grava (18’st Sosa), Cannavaro, Campagnaro, Maggio (10’st Zuniga), Pazienza, Yebda, Vitale, Hamsik (28’st Dumitri), Lavezzi, Cavani.
Panchina: Iezzo, Cribari, Santacroce, Blasi. Allenatore: Mazzarri.

Il Napoli cade per la prima volta in trasferta, in una gara dove ha tentato gi giocare solo nella seconda parte di primo tempo, per poi scomparire nel secondo, probabilmente a causa di una condizione atletica inferiore a quella degli avversari. Sconfitta meritata quindi, ma con la Lazio, seconda forza del campionato ci può anche stare di perdere, anche se è meglio lavorare sui meccanismi difensivi, visto che troppe volte Cannavaro e compagni non sono stati puntuali nel far cadere gli attaccanti avversari in fuorigioco.
La Lazio schiera la miglior formazione possibile, mentre il Napoli deve fare a meno di Dossena, sostituito da Vitale, e di Gargano, squalificato, che lascia il posto al rientrante Pazienza. Il primo sussulto lo regala il Napoli all’8′ con Lavezzi, il cui tiro dal limite dell’area è debole e centrale: Muslera blocca senza problemi. Al 10′ però, la Lazio comincia a fare le prove del gol: lancio per Zarate, Cannavaro non sale in tempo e l’attaccante argentino si
ritrova solo davanti a De Sanctis, ma Campagnaro recupera prodigiosamente, anche se il gioco era fermo a causa di un fallo di mano dello stesso laziale. Infatti, al 15′ arriva il gol: Mauri lancia ancora Zarate, Cannavaro sale in ritardo e, questa volta, nonostante un altro controllo di braccio non visto dalla terna arbitrale, l’argentino non sbaglia e trafigge il portiere azzurro con un preciso diagonale. A questo punto, il Napoli si sveglia dal torpore e prende l’iniziativa del gioco, con Vitale che, più volte, riesce ad arrivare al cross, purtroppo mai sfruttato dagli attaccanti. Al 27′ ottima azione del Napoli che libera Cavani in area, ma in posizione defilata: l’attaccante uruguaiano, spalle ala porta, non si accorge di Lavezzi solo davanti a Muslera e, in girata, tenta il tiro che, però, finisce alto. Al 28′ Lavezzi va vicinissimo al pareggio: doppio dribbling all’altezza del vertice sinistro dell’area avversaria e tiro di destro a rientrare che, a Muslera battuto, si stampa sull’incrocio dei pali. Due minuti dopo, Napoli ancora pericoloso con Maggio che conclude al volo da buona posizione dopo un cross di Lavezzi, ma la mira è imprecisa. Il Napoli meriterebbe il pareggio, ma la Lazio dimostra di essere ancora viva e pronta a far male: Floccari prima e Zarate poi vengono smarcati ancora davanti a De Sanctis, ma nel primo caso Grava e nel secondo il portiere, evitano la capitolazione.
Nel secondo tempo, il Napoli, che dovrebbe far di tutto per recuperare, non riesce più ad essere così pericoloso come prima e la Lazio si limita a controllare senza particolari affanni. Al 9′ Mazzarri prova a dare nuova linfa alla squadra con l’ingresso di Zuniga al posto di Maggio, apparso ancora lontano dalla condizione migliore. La mossa non sortisce alcun effetto e, al 15′ arriva il raddoppio: azione manovrata con una fitta rete di passaggi che irretiscono la difesa azzurra. Alla fine, il pallone giunge a Floccari che, lasciato solo da Zuniga, da centro area trafigge De Sanctis. A questo punto entra anche Sosa per Grava. Non succede nulla neanche in questo caso, così, il Napoli si gioca il tutto per tutto inserendo Dumitru al posto di uno spento Hamsik. Ma il Napoli ormai non ne ha più, e la partita viene controllata dalla squadra di casa fino alla fine.
Ora ci sarà una settimana di tempo per preparare la prossima partita; speriamo che tutti riescano a presentarsi in buona condizione per l’impegno contro il Bologna.

 
DE SANCTIS 5.5
GRAVA 5 (18’st Sosa 6)
CANNAVARO 5
CAMPAGNARO 5.5
MAGGIO 5 (10’st Zuniga 6)
YEBDA 6
PAZIENZA 5
VITALE 5.5
HAMSIK 5 (33’st Dumitru sv)
LAVEZZI 6.5
CAVANI 5.5
MAZZARRI 5

Napoli – Bologna 4-1

13ª GIORNATA

Un grande Napoli stende il Bologna

Risorgono Maggio e Hamsik. Ancora in gol Cavani

serieA
dom 21/11/10

NAPOLI

BOLOGNA

stadio San Paolo
39626 spettatori
napoli bologna  
arbitro Gervasoni 7
guardalinee Bianchi R. – Iannello
quarto uomo Doveri

4

1

 
     
gol 02’pt Maggio gol 23’st Meggiorini  
gol 37’pt Hamsik  
gol 3’st Hamsik  
gol 29’st Cavani  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Santacroce, Cannavaro (23’pt Cribari), Campagnaro, Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena, Hamsik (12’st Sosa), Lavezzi, Cavani (31’st Maiello)
Panchina: Iezzo, Grava, Vitale, Dumitru. Allenatore: Mazzarri.
BOLOGNA (4-3-3): Viviano, Garics (1’st Siligardi), Portanova (20’st Moras), Britos, Rubin, Ekdal, Krhin, Della Rocca, Buscè, Di Vaio, Gimenez (1’st Meggiorni)
Panchina: Lupatelli, Casarini, Radovanovic, Cherubin. Allenatore: Malesani.

Napoli cinico e spietato, quello che si vorrebbe vedere tutte le domeniche, nessun errore e, soprattutto, il ritorno a buoni livelli di Maggio e Hamsik, due giocatori di cui si sentiva la mancanza.
Nel Napoli l’unica novità è Santacroce al posto di Grava, mentre recuperano sia
Dossena che Gargano. Il Bologna, invece, deve fare a meno dello squalificato Mudingayi. Al 2′ minuto, gli azzurri sono già in vantaggio: calcio d’angolo dalla destra su cui Maggio anticipa tutti e insacca alle spalle dell’incolpevole Viviano. Il Bologna cerca di reagire, ma la difesa avversaria non lascia spazi e il Napoli può continuare a macinare gioco e a creare azioni da gol. Infatti, dopo qualche azione pericolosa tamponata con molto affanno, al 24′, Lavezzi sfugge alla marcatura e si invola verso l’area avversaria, ma il suo tiro-cross finisce di poco a lato. Al 32′, cross di Dossena, la palla arriva a Rubin che tenta un improbabile appoggio di petto al portiere che, con Cavani in agguato, è bravo a chiudere con tempestività ed evitare il gol del 2-0. Un Minuto dopo, lo stesso portiere del Bologna sbaglia un disimpegno con i piedi e serve Cavani che, da posizione molto defilata, crossa all’indietro per Lavezzi che tenta di beffare l’estremo difensore avversario con un pallonetto che, però, risulta troppo debole. Ma il gol è nell’aria e, infatti, al 36′ il Napoli raddoppia: Cavani parte in contropiede lanciato direttamente da un rinvio di De Sanctis, Britos non riesce a fermarlo e l’attaccante uruguaiano, arrivato ormai sul fondo, serve all’indietro dove al limite dell’area è pronto Hamsik, il cui sinistro, deviato da Garics, inganna Viviano e finisce in rete. Al 42′ si vede per la prima volta il
Bologna con una punizione di Di Vaio che, dal vertice alto dell’area, lascia partire un tiro-cross che, per poco non inganna il portiere azzurro.
Nel secondo tempo il Bologna cambia assetto cercando di dare più convinzione alla sua manovra offensiva, ma è sempre il Napoli a fare la partita. Già al 1′ Cavani si rende pericoloso con un tiro dal limite di Cavani, deviato in angolo da Viviano. Il primo tiro dalla bandierina non sortisce effetti, se non un altra deviazione sul fondo. Il secondo corner, invece, viene toccato corto per Lacezzi che prolunga in area per Campagnaro, il cui tiro-cross è preda di Hamsik che, ad un metro dalla porta, non ha difficoltà a siglare il 3-0. Al 4′ ancora Cavani vicino al gol, ma Viviano è attento e para. Al 7′ si rivede il Bologna, con un tiro da fuori area di Siligardi deviato in angolo da De Sanctis. Il corner successivo permette a Portanova di colpire di testa da buona posizione, ma il suo tentativo finisce a lato. Il Napoli, dopo il 3-0, ha allentato notevolmente la pressione e il Bologna ne approfitta per guadagnare metri di campo. Infatti, al 22′ arriva anche il gol: Di Vaio controlla un buon pallone nei pressi della linea di fondo e scarica all’indietro su Rubin che di prima crossa in area, dove Meggiorini anticipa Dossena di testa e insacca alle spalle di De Sanctis. Il Bologna ci crede, ma al 28′, arriva la doccia fredda: Sosa, da poco entrato per Hamisk, triangola con Lavezzi e, dal fondo crossa in area per Cavani che si fionda sul pallone e, di sinistro, realizza il 4-1.
La partita finisce qui, da segnalare solo l’esordio del giovane Maiello che gioca gli ultimi 15 minuti di partita. Il Napoli risponde così a Juventus e Roma che lo avevano scavalcato e si ristabilisce al terzo posto, ma è già tempo di pensare alla prossima partita, chi ambisce a piazzamenti importanti non può mai riposarsi.

 
DE SANCTIS 6
SANTACROCE 6.5 (18’st Sosa 6)
CANNAVARO sv (23’pt Cribari 6.5)
CAMPAGNARO 7
MAGGIO 7
GARGANO 6.5
PAZIENZA 6.5
DOSSENA 6
HAMSIK 7.5 (12’st Sosa 6.5)
LAVEZZI 7
CAVANI 6.5
MAZZARRI 7

Udinese – Napoli 3-1

14ª GIORNATA

Di Natale affonda il Napoli

Seconda sconfitta esterna consecutiva per il Napoli. Hamsik sbaglia un rigore

serieA
dom 28/11/10

UDINESE

NAPOLI

stadio Friuli
15087 spettatori
udinese napoli  
arbitro Romeo 5.5
guardalinee Giachero – Comito
quarto uomo Tommasi

3

1

 
     
gol 16’pt Di Natale (r) gol 13’st Hamsik  
gol 45’pt Di Natale ammonizione De Sanctis  
gol 12’st Di Natale ammonizione Maggio  
ammonizione Pinzi ammonizione Cannavaro  
ammonizione Benathia ammonizione Gargano  
ammonizione Domizzi  

UDINESE (3-4-1-2): Handanovic, Benatia, Zapata, Domizzi, Isla, Inler, Asamoah, Armero, Pinzi, Sanchez, Di Natale (25’st Denis).
Panchina: Belardi, Angella, Badu, Coda, Floro Flores, Corradi. Allenatore: Guidolin.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Santacroce (29’st Dumitru), Cannavaro, Campagnaro, Maggio, Pazienza (21’st Maiello), Gargano, Dossena (8’st Vitale), Hansik, Lavezzi, Cavani.
Panchina: Iezzo, Grava, Cribari, Zuniga. Allenatore: Mazzarri.

Seconda sconfitta consecutiva in trasferta per il Napoli, affossato da una grande prestazione di un partenopeo DOC come Di Natale (che non esulta dopo i suoi gol), autore di una tripletta.
Il Napoli ripropone gli stessi undici che una settimana prima hanno affossato il Bologna, mentre l’Udinese rinuncia a Floro Flores e sposta in posizione più avanzata Sanchez. Ed è proprio quest’ultimo che al 14′, dopo un iniziale periodo di studio, scatta sul filo del fuorigioco, in posizione defilata, elude l’intervento di De Sanctis in uscita (un po’ avventata) e si procura il calcio di rigore che Di Natale trasforma senza problemi. A questo punto l’Udinese abbassa un po’ il proprio baricentro e il Napoli
guadagna metri di campo, ma le condizioni del terreno di gioco non favoriscono le manovre dei partenopei che solo al 31′ si rendono pericolosi con un tiro di Hamsik che finisce a lato. Al 44′, però, sale ancora in cattedra Di Natale, che con un tiro di esterno destro da quasi 30 metri, mette il pallone sotto l’incrocio dei pali, dove il portiere azzurro non può arrivare.
Nel secondo tempo il Napoli sembra entrare in campo deciso a ribaltare il risultato e, già al 7′, si rende pericolo con Hamsik che, imbeccato da Cavani, spedisce il pallone di poco a lato da buona posizione. Al 12′, però, arriva il terzo gol di Di Natale: da calcio d’angolo il giocatore napoletano mira direttamente la porta, Hamsik sarebbe sulla traiettoria, ma liscia il pallone che si infila in rete. Un minuto dopo, lo slovacco si riscatta e poco prima del limite dell’area avversaria, scarica un destro sul quale Handanovic non riesce ad arrivare. Al 18′ si vede anche Lavezzi, ma il suo tiro dal limite viene parato senza difficoltà dal portiere avversario. Un minuto dopo il Napoli avrebbe anche la possibilità di riaprire la partita, con un rigore concesso dall’arbitro per un fallo di Domizzi su Cavani, ma Hamsik si fa respingere il tiro, confermano la sua giornata negativa. I partenopei, comunque non demordono e nei minuti successivi si rendono pericolosi con Cavani e Lavezzi, che, di testa, non riescono ad inquadrare la porta. Fino alla fine il Napoli cerca di segnare il secondo gol, ma i pericoli per Handanovic rimangono davvero pochi e l’Udinese riesce a concludere la partita sul 3-1.
Purtroppo il Napoli sembra tornato quello dell’anno scorso, con prestazioni molto altalenanti, ma la classifica rimane comunque dignitosa. Ora bisogna pensare a preparare la trasferta di Europa League e poi, lunedì, sarà il turno del Palermo.

 
DE SANCTIS 6
SANTACROCE 5.5 (29’st Dumitru sv)
CANNAVARO 6
CAMPAGNARO 5.5
MAGGIO 5
GARGANO 5
PAZIENZA 5 (21’pt Maiello 6)
DOSSENA 5 (8’st Vitale 6)
HAMSIK 5
LAVEZZI 5
CAVANI 5.5
MAZZARRI 5.5