Rosa 2009-2010

ROSA NAPOLI 2009-2010 (Serie A)

 


PORTIERI
 
     
Morgan De Sanctis Matteo Gianello Gennaro Iezzo
ita
Morgan De Sanctis
ita
Matteo Gianello
ita
Gennaro Iezzo
     
  DIFENSORI  
     

Salvatore Aronica

Paolo Cannavaro

Hugo Campagnaro

ita
Salvatore Aronica
ita
Paolo Cannavaro
arg
Hugo Campagnaro
     

Matteo Contini

Andrea Dossena

Gianluca Grava

ita
Matteo Contini **
ita
Andrea Dossena
ita
Gianluca Grava
     

Leandro Rinaudo

Erminio Rullo

Fabiano Santacroce

ita
Leandro Rinaudo
ita
Erminio Rullo
ita
Fabiano Santacroce
     
 
CENTROCAMPISTI
 
     

Mariano Bogliacino

Jesus Datolo

Walter Gargano

uru
Mariano Bogliacino
arg
Jesus Datolo **
uru
Walter Gargano
     

Marek Hamsik

Christian Maggio

Walter Gargano

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Marek Hamsik
ita
Christian Maggio
uru
Walter Gargano
     

Marek Hamsik

Christian Maggio

Michele Pazienza

svk
Marek Hamsik
ita
Christian Maggio
ita
Michele Pazienza
     

Juan Camilo Zuñiga

   
col
Juan Camilo Zuñiga
   
     
  ATTACCANTI  
     

German Denis

Roberto De Zerbi

Erwin Hoffer

arg
German Denis
ita
Roberto De Zerbi **
aut
Erwin Hoffer
     

Ezequiel Lavezzi

Inacio Pià

Fabio Quagliarella

arg
Ezequiel Lavezzi
bra
Inacio Pià **
ita
Fabio Quagliarella
     
ALLENATORI  
     
(fino al
06.10.09)
(dal
06.10.09)
 
Roberto Donadoni Walter Mazzarri  
ita
Roberto Donadoni
ita
Walter Mazzarri
 
     
     
*
Acquistato a Gennaio
   
** Ceduto
a Gennaio
   

Partite 2009-2010

CAMPIONATO 2009-2010 (Serie A)

     
  1ª GIORNATA: palermo            
Palermo   2 – 1   Napoli
napoli   Domenica 23/08/09
  2ª GIORNATA: napoli              
Napoli   3 – 1   Livorno
livorno   Domenica 30/08/09
  3ª GIORNATA: genoa              
Genoa   4 – 1   Napoli
napoli   Domenica 13/09/09
  4ª GIORNATA: napoli              
Napoli   0 – 0   Udinese
udinese   Sabato 19/09/09
  5ª GIORNATA: inter               
Inter   3 – 1   Napoli
napoli   Mercoledì 23/08/09
  6ª GIORNATA: napoli              
Napoli   2 – 1   Siena
siena   Domenica 27/08/09
  7ª GIORNATA: roma               
Roma   2 – 1   Napoli
napoli   Domenica 04/10/09
  8ª GIORNATA: napoli              
Napoli   2 – 1   Bologna
bologna   Domenica 18/10/09
  9ª GIORNATA: fiorentina         
Fiorentina   0 – 1   Napoli
napoli   Domenica 25/10/09
10ª GIORNATA: napoli              
Napoli   2 – 2   Milan
milan   Mercoledì 28/10/09
11ª GIORNATA: juventus          
Juventus   2 – 3   Napoli
napoli   Sabato 31/10/09
12ª GIORNATA: catania            
Catania   0 – 0   Napoli
napoli   Sabato 07/11/09
13ª GIORNATA: napoli              
Napoli   0 – 0   Lazio
lazio   Domenica 22/11/09
14ª GIORNATA: parma              
Parma   1 – 1   Napoli
napoli   Domenica 29/11/09
14ª GIORNATA: napoli              
Napoli   3 – 2   Bari
bari   Domenica 06/12/09
16ª GIORNATA: cagliari            
Cagliari   3 – 3   Napoli
napoli   Sabato 12/12/09
17ª GIORNATA: napoli              
Napoli   2 – 0   Chievo
chievo   Domenica 20/12/09
18ª GIORNATA: atalanta           
Atalanta   0 – 2   Napoli
napoli   Mercoledì 06/01/10
19ª GIORNATA: napoli              
Napoli   1 – 0   Sampdoria
sampdoria   Domenica 10/01/10
20ª GIORNATA: napoli              
Napoli   0 – 0   Palermo
palermo   Domenica 17/01/10
21ª GIORNATA: livorno            
Livorno   0 – 2   Napoli
napoli   Domenica 24/01/10
22ª GIORNATA: napoli              
Napoli   0 – 0   Genoa
genoa   Sabato 30/01/10
23ª GIORNATA: udinese            
Udinese   3 – 1   Napoli
napoli   Domenica 07/02/10
24ª GIORNATA: napoli              
Napoli   0 – 0   Inter
inter   Domenica 14/02/10
25ª GIORNATA: siena               
Siena  
0 – 0   Napoli
napoli   Domenica 21/02/10
26ª GIORNATA: napoli              
Napoli   2 – 2   Roma
roma   Domenica 28/02/10
27ª GIORNATA: bologna            
Bologna   2 – 1   Napoli
napoli   Domenica 07/03/10
28ª GIORNATA: napoli              
Napoli   1 – 3   Fiorentina
fiorentina   Sabato 13/03/10
29ª GIORNATA: milan               
Milan   1 – 1   Napoli
napoli   domenica 21/03/10
30ª GIORNATA: napoli              
Napoli   3 – 1   Juventus
juventus   giovedì 25/03/10
31ª GIORNATA: napoli              
Napoli   1 – 0   Catania
catania   domenica 28/03/10
32ª GIORNATA: lazio               
Lazio   1 – 1   Napoli
napoli   Sabato 03/04/10
33ª GIORNATA: napoli              
Napoli   2 – 3   Parma
parma   Sabato 10/04/10
34ª GIORNATA: bari                 
Bari   1 – 2   Napoli
napoli   Domenica 18/04/10
35ª GIORNATA: napoli              
Napoli   0 – 0   Cagliari
cagliari   Domenica 25/04/10
36ª GIORNATA: chievo             
Chievo   1 – 2   Napoli
napoli   Domenica 02/05/10
37ª GIORNATA: napoli              
Napoli   2 – 0   Atalanta
atalanta   Domenica 09/05/10
38ª GIORNATA: sampdoria        
Sampdoria   1 – 0   Napoli
napoli   Domenica 16/05/10

Napoli – Salernitana 3-0

3° TURNO

Maggio-Lavezzi, il Napoli vola

La Salernitana ci prova (doppio palo) ma non basta. In gol anche Hoffer. Datolo sbaglia un rigore

Coppa Italia
dom 16/08/09

NAPOLI

SALERNITANA

stadio San Paolo
30000 spettatori
napoli salernitana  
arbitro Gervasoni – 6.5
guardalinee Lanciano – Altomare
quarto uomo Operato

3

0

 
     
gol 29’pt Maggio ammonizione Pestrin  
gol 43’pt Lavezzi  
gol 42’st Hoffer  
ammonizione Blasi  

NAPOLI (3-5-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio (19’st Santacroce), Gargano, Bogliacino (37’st Blasi), Ham­sik, Datolo, Lavezzi (28’st Hoffer), Quagliarella.
Panchina: Navarro, Rullo, Rinaudo, Denis. Allenatore: Donadoni.
SALERNITANA (3-5-2): Polito, Ky­riazis, Fusco (25’st Russo), Stendardo, Galasso, Tricarico, (18’st Pepe), Pestrin, Carcuro (1’st Statella), Soligo, Caputo, Ferraro.
Panchina: Iuliano, Cartone, Agresta, Bastrini. Allenatore: Brini.

Maggio, Lavezzi: e il gioco è fatto. Quarantacinque minuti per sentirsi Napoli, per incartare la qualificazione in Coppa Italia e mostrare che c’è del buono in quella squadra, che c’è un futuro nel quale lanciarsi. Mezzo derby è quanto serve al Napoli per confezionare il 2-0 sulla Salernitana, prima di sfilare in punta di piedi e dilagare con il 3-0 di Hoffer.
Il derby è una vetrina spalancata sul campionato e Donadoni la utilizza per osservare la mise d’una squadra che s’è presa l’estate per crescere senza macchie (4 vittorie, 2 pareggi) e che vuole risposte ufficiali. Brini decide d’abbandonare il consueto 4-4-2 e si presenta dinnanzi allo specchio del Napoli con un 3-5-2 speculare, per restare a uomo nella zona. C’è vivacità, c’è intraprendenza partenopea, ci sono manovre che esprimono freschezza d’idee ma quando la Salernitana si presenta, due brividi percorrono il San Pao-lo. Accade al quarto d’ora e accade quando nessuno se l’aspetta, avendo il Napoli premuto, ma la punizione di Stendardo, dai 30 metri, è un invito alla preghiera per Donadoni e un’esortazione all’imprecazione per i granata, che osservano increduli il missile terra-terra schizzare sul palo sinistro di De Sanctis, attraversare la fatale linea bianca, picchiare sull’altro legno, finire sul destro di Caputo, ancora stupito, sulla cui girata provvede il portiere. Il caldo, l’afa, l’umidità non riescono a fungere da deterrente e la sfida resta su livelli di godibilità, affidata per competenza al Napoli e vissuta con dignità dalla Sa-lernitana. Donadoni ritrova Aronica dopo aver perso Contini, non ha Cigarini e consegna la regia a Bogliacino, ma nel mezzo l’intraprendenza è di Gargano, mediano o anche ispiratore, persino provetto cecchino (25′ Polito lo ferma a terra) e comunque mente lucida. La Salernitana sfugge al ruolo di vittima sacrificale, va ad osare su un corner (27′) e recrimina su quel pallone che piove dalla bandierina e s’impantana tra i piedi di Pestrin, a due metri da De Sanctis.
Il Napoli assorbe i pericoli, poi esplode. 29′: Quagliarella governa nell’area, scucchiaia, rimedia un colpo di testa nel mucchio di Hamsik che diviene assist per Maggio, dimenticato dalla difesa e pronto al tap in dell’1-0. Il bello deve però ancora venire, perché il Napoli ha in canna il gol della serata e lo confeziona ( 40′) ricamando calcio nello stretto: da Hamsik centralmente a Lavezzi e dal pocho lo scarico largo per la sovrapposizione di Maggio e il contro-assist per il piatto a porta sguarnita di un
Pocho brillante.
Il 2-0 sa di condanna e dallo spogliatoio Brini esce con Statella per Carcuro e un pentimento che lo riporta al 4-4-2. La stanchezza granata dilata il gap e il Napoli accalappia consensi, gioca in scioltezza, diverte con Hamsik e Lavezzi e scopre la verve di un Quagliarella a tutto fronte offensivo, cercato dal pocho per la soddisfazione personale (13′ sinistro fuori di una spanna) e sommerso dal battimani (14′) dopo azione insistita chiusa con l’assist per Hamsik, a un palmo dal gol. Il 3- 0 danza nell’area e quando Datolo si lascia stendere da un ingenuo Kyriazis sul dischetto c’è il rigore per la goleada, rinviata da un Polito che prima fa il Groobelar e poi riesce di piede ad azzerare il sinistro dell’argentino dagli undici metri. Il monologo del Napoli manda a ripetizione ora Quagliarella (pallonetto strepitoso che scivola a due dita dalla traversa) e ora Hamsik, ora Gargano e ora il sorprendente Campagnaro dalle parti di Polito e quando Hoffer va su in cielo per l’autografo personale sul cross di Capagnaro, la notte è già di Lavezzi che ha ancora nelle orecchie il boato del San Paolo all’uscita del campo. Quasi come un gol. Come un amore senza fine.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 7
CANNAVARO 6
ARONICA 6
MAGGIO 7 (19’st Santacroce 6)
GARGANO 7
BOGLIACINO 6.5 (37’st Blasi sv)
HAMSIK 6.5 (17'st Bogliacino 6)
DATOLO 6
LAVEZZI 7 (28’st Hoffer 6.5)
QUAGLIARELLA 7

Napoli – Cittadella 1-0

4° TURNO

E’ Juve-Napoli. Ma che fatica…

Basta il gol di Bogliacino per passare il turno. Però gli applausi del San Paolo sono per il Cittadella

Coppa Italia
gio 26/11/09

NAPOLI

CITTADELLA

stadio San Paolo
30000 spettatori
napoli cittadella  
arbitro Celi – 6
guardalinee Conca – Marrazzo
quarto uomo Tozzi

1

0

 
     
gol 27’pt Bogliacino ammonizione Cartieri  
ammonizione Amodio ammonizione Manucci  
ammonizione Grava ammonizione Volpe  
ammonizione Contini  

NAPOLI (3-4-2-1): Iezzo, Grava, Rinaudo (1’st Aronica), Contini, Zuniga, Amodio, Bogliacino (26’st Gargano), Rullo (17’st Hoffer), Pià, Dàtolo, Denis.
Panchina: Gianello, Maggio, Hamsik, Lavezzi. Allenatore: Mazzarri.
CITTADELLA (4-4-2): Pierobon, Manucci, Pisani, Cherubin, Teoldi, Volpe (23’st Oliveira), Musso, Carteri (8’st Dalla Bona), Bellazzini, Ardemagni (12’st Curiale), De Gasperi.
Panchina: Villanova, Gorini, Iunco, Marchesan. Allenatore: Foscarini.

Come volevasi dimostrare: il Cittadella gioca senza remore al San Paolo, insidia fino allo scadere la porta difesa da Iezzo ed esce tra gli applausi del pubblico di Fuorigrotta che apprezza la generosità ed il coraggio dei ragazzi di Foscarini. Piove, invece, qualche fischio sul Napoli che s’aggrappa a quel gol realizzato da Bogliacino e lo difende a denti stretti fino alla fine. Anche con le seconde linee, la formazione di Mazzarri mostra limiti nella fase offensiva e non piace ai trentamila accorsi allo stadio che speravano di rivedere il Napoli spumeggiante ammirato fino alla gara con la Juve, una Juve che ritroverà agli ottavi grazie a questa vittoria. Caratterialmente la formazione di Mazzarri c’è ed è questa l’unica nota positiva della serata. Per il resto, anche il parco ricambi sarebbe da ritoccare.
Per andare avanti in Coppa Italia e nello stesso tempo concedere un turno di riposo ai big, Mazzarri prova a schierare ben dieci undicesimi nuovi. Ed è ovvio che non potrà essere la stessa cosa. Il Napoli balbetta, non riesce a proporsi in avanti e l’inedito tridente, con Dàtolo e Pià a ridosso di Denis, non funziona. Dall’altra parte c’è un Cittadella (altrettanto privo di titolari) affatto intimorito dal doversi esibire in uno stadio che conta circa trentamila spettatori e piuttosto sbarazzino nel proporsi in avanti. Si assiste così ad un primo tempo dove gli avversari si presentano un paio di volte minacciosi dalle parti di Iezzo: al 25′ è attento il portiere a respingere un tiro di Ardemagni. Mazzarri si sbraccia dalla panchina. S’accorge che più di qualcosa non va in quel Napoli rimodellato con le seconde linee. Prova a spostare di corsia, Dàtolo e Pià. Invita i centrocampisti a non perdere la posizione. E, per sua fortuna, la difesa tiene soprattutto grazie a Rinaudo, tempestivo nel risolvere alcune situazioni delicate. Ma quando sembra che l’intraprendente formazione di Foscarini abbia preso coraggio e si sia sistemata meglio in campo, ecco il gol del Napoli: Zuniga sulla destra con caparbietà difende il pallone e lo porge al centro per Bogliacino che di prima intenzione gira in porta di destro e trafigge Pierobon.
Partita in discesa? Macchè. Il Napoli continua a mostrare limiti organizzativi e tecnici. Fatica ad alzare il ritmo. Regala troppi spazi alle ripartenze del Cittadella che al 38′ si ripresenta al tiro con Bellazzini, tiro che Iezzo deve deviare in angolo. Guadagna raramente il fondo del campo per servire Denis. Eppure potrebbe raddoppiare con Pià al 38′ ben servito da Bogliacino ma il brasiliano a tu per tu con il portiere manca il colpo del ko e Cherubin rimedia salvando sulla linea. Decisamente più vivace il secondo tempo. Come spesso succede anche al Napoli-tipo. Mazzarri ordina di svegliarsi e di accelerare un po’ la manovra. Ma anche il Cittadella intende provare il tutto per tutto ed accetta la sfida. Al 19′, Pià divora la seconda palla gol su assist di Dàtolo. Ma è Curiale, subentrato ad Ardemagni, a regalare un brivido a Iezzo al 20′ quando sciupa incredibilmente a porta sguarnita. Ancora un minuto ed è Denis a mandare all’aria una ghiotta occasione.
Il finale è tutto del Cittadella. Veemente la reazione dei veneti per strappare il pari. Ma Iezzo si conferma portiere di grande affidamento, salva il risultato e gli azzurri pur andando avanti in Coppa sono costretti a guadagnare gli spogliatoi sotto i fischi.

 
IEZZO 6.5
GRAVA 5.5
RINAUDO 6 (1’st Aronica 6)
CONTINI 5.5
ZUNIGA 6
AMODIO 6
BOGLIACINO 6.5 (26’st Gargano 6)
RULLO 5 (17’st Hoffer 5.5)
PIA’ 5.5
DATOLO 6 (28’st Hoffer 6.5)
DENIS 5.5
MAZZARRI 6

Juventus – Napoli 3-0

OTTAVI

Super Del Piero spinge Ferrara

Dopo la rete di Diego, il capitano si sblocca: segna due gol (uno su rigore) e concede una boccata d’ossigeno al tecnico

Coppa Italia
mer 13/01/10

JUVENTUS

NAPOLI

stadio Olimpico di Torino
18000 spettatori
juventus napoli  
arbitro Romeo – 5
guardalinee Padovan – Tonolini
quarto uomo Mazzoleni

3

0

 
     
gol 25’pt DiegoMaggio ammonizioneammonizione 37’st Contini  
gol 32’st Del Piero ammonizione Cigarini  
gol 37’st Del Piero (r)  
ammonizione Salihamidzic  
ammonizione De Ceglie  

JUVENTUS (4-4-2): Manninger, Caceres (38’st Zebina), Legrottaglie, Chiellini, Grosso (1’st Grygera), Salihamidzic, Diego, Felipe Melo, De Ceglie, Amauri, Del Piero (39’st Immobile).
Panchina: Chimenti, F. Cannavaro, F. Rossi, Giandonato. Allenatore: Ferrara.
NAPOLI (3-4-2-1): Iezzo, Campagnaro (31’st Quagliarella), Rinaudo, Contini, Zuniga, Gargano, Cigarini, Dossena (15’st Hamsik), Hoffer (19’st Maggio), Datolo, Denis.
Panchina: Gianello, Pazienza, Aronica, P. Cannavaro. Allenatore: Mazzarri.

Del Piero e Diego, la coppia funziona. Il capitano è tornato (doppietta), ma forse sarebbe bastato farlo giocare invece di mettergli il bastone tra le ruote. In ogni caso per l’ennesima volta in carriera Alex si è caricato sulle spalle la Juve e l’ha portata fori dal guado. Questa volta ha salvato anche la panchina di Ferrara che proprio bene non lo ha trattato. La squadra bianconera, malata e pesantemente contestata anche ieri dai tifosi che se la sono presa soprattutto con Ferrara e Cannavaro, si è presa una rivincita sul Napoli che l’aveva umiliata qui in campionato (3-2): i bianconeri hanno eliminato gli avversari e hanno inferto loro la prima sconfitta del ciclo avviato da Mazzarri (tredici risultati utili consecutivi, dodici in campionato, uno in coppa). Un gol del redivo Diego, che molto con il capitano ha legato in campo, e la doppietta di Del Piero hanno chiuso la giostra. Il Napoli può avere il rimpianto di aver schierato troppe riserve, la Juve la soddisfazione di giocare i quarti del torneo il prossimo 27 gennaio contro l’Inter a San Siro. Con Del Piero finalmente titolare e il vecchio 4-4-2 allestito da Ferrara più a causa dell’emergenza che per precisa convinzione, la Juve almeno un po’ si ritrovata. Come era logico che fosse. Le pesantissime assenze dei bianconeri e le scelte di Mazzarri che ha risparmiato quasi tutti i titolari (il Napoli aveva soltanto due giocatori presenti domenica al San Paolo, Campagnaro e Gargano) hanno privato la partita dei protagonisti di alto spessore, ma la contesa non ha perso di tono per questo. Anzi, la Juve rabberciata è cresciuta con il passare dei minuti. A Del Piero è stato annullato un gol per fuorigioco nelle prime battute mentre le riserve del Napoli non si sono mai perse d’animo tentando in ogni occasione di minacciare Manninger. Mazzarri ha fatto esordire il nuovo acquisto Dossena schierato esterno di sinistra nella linea del centrocampo a quattro.
La Juve, con Diego centrale nel classico ruolo di mezzala anche se offensiva, ha prodotto spunti interessanti ed il brasiliano ha legato immediatamente con Del Piero come era logico che fosse. Proprio a Diego è toccata la soddisfazione di sbloccare il risultato dopo ventisei minuti, ma il Napoli si è molto lamentato. Non perchè il gol bianconero fosse irregolare o viziato da scorrettezze, ma perchè la Juve ha continuato a giocare facendo gol malgrado Datolo fosse rimasto a terra mentre il centrocampista brasiliano batteva Iezzo. I ragazzi di Mazzarri nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo hanno prodotto una forte pressione che ha molto infastidito la Juve.
La ripresa si è aperta con Grygera in campo a posto di Grosso ancora una volta assai deludente come del resto il misterioso Amauri e con una palla gol che il giovane austriaco Hoffer non è riuscito ad appoggiare in rete. Il Napoli però era cresciuto dando una buona immagine di sé. L’arbitro Romeo ha ritenuto involontario un tocco di mani in area di Melo (cross di Cigarini) valutando forse la distanza ravvicinata tra i due giocatori. Mazzarri si è giocato qualche pezzo da novanta nell’ultima mezzora: prima ha messo in campo Hamsik e poi Maggio per Dossena (non benissimo) e Hoffer. Mentre il Napoli si stava assestando però la Juve è salita in cattedra: tacco di Del Piero, palo di Diego. Chissà se Ferrara ha capito.
Forse sì, perchè la partita è finita in sessanta secondi attorno alla mezzora: Mazzarri ha spolverato Quagliarella per cercare il gol che avrebbe messo le cose in pari e pochi secondi dopo Del Piero ha stampato alle spalle di Iezzo un gran gol (di Caceres l’assist) che ha chiuso conto e qualificazione. E’ stato il primo gol stagionale di Alex che non si è fermato qui. Cinque minuti dopo un fallo di Contini su Diego lanciato a rete è costata l’espulsione al napoletano e un rigore alla Juve. Ha calciato Alex che ha fatto doppietta. Ciro, non potevi pensarci prima?

 
IEZZO 6
CAMPAGNARO 5.5 (31’st Quagliarella sv)
RINAUDO 5.5
CONTINI 5
ZUNIGA 5
GARGANO 6
CIGARINI 5.5 (37’st Blasi sv)
DOSSENA 5.5 (15’st Hamsik 6)
HOFFER 5 (19’st Maggio 6)
DATOLO 6 (28’st Hoffer 6.5)
DENIS 5

Palermo – Napoli 2-1

1ª GIORNATA

Miccoli castiga un bel Napoli

Segna Cavani, risponde Hamsik, il calcio di rigore fa la felicità del Palermo

serieA
dom 23/08/09

PALERMO

NAPOLI

stadio Barbera
35000 spettatori
palermo napoli  
arbitro Rosetti – 5
guardalinee Ayroldi – Calca­gno
quarto uomo Tozzi

2

1

 
     
gol 44’pt Cavani gol 27’st Hamsik  
gol 30’st Miccoli (r) ammonizione Bogliacino  
ammonizione Kjaer ammonizione Cannavaro  
ammonizione Balzaretti  
ammonizione Tedesco  

PALERMO (4-3-2-1): Rubinho, Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti, Nocerino, Simplicio (15’st Bertolo), Bresciano, Cavani, Pastore (33’st Tedesco sv), Miccoli (39’st Budan).
Panchina: Sirigu, Succi, Goian, Morganella. Allenatore: Zenga.
NAPOLI (3-5-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Contini, Maggio (34’st Denis), Gargano, Bogliacino (35’st Cigarini), Hamsik, Dàtolo (16’st Zuniga), Lavezzi, Quagliarella.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Aronica, Hoffer. Allenatore: Donadoni.

Cuore, coraggio ed un pizzico di fortuna. Così il Palermo piega un bel Napoli, spregiudicato, organizzato ma anche ingenuo. Non bastano tre legni centrati dai partenopei ed predominio territoriale per uscire indenne dalla Barbera. Ma Donadoni e Zenga possono guardare avanti con ottimismo. Palermo e Napoli lanciano segnali confortanti per il futuro.
Se le premesse erano quelle di una partita aperta, combattuta, giocata all’ultimo respiro, la realtà va persino oltre: fin dal fischio d’inizio Palermo e Napoli decidono di sfidarsi a viso aperto, senza esclusione di colpi, con continui capovolgimenti di fronte. Apprezzabile anche il ritmo. Non resta così che godersi uno spettacolo calcistico degno di una Piedigrotta. Zenga ordina ai suoi di partire lancia in resta: Miccoli punta avanzata, Cavani e Pastore poco più dietro e Simplicio che galleggia tra la trequarti ed il centrocampo. Mancando Liverani, lo sviluppo dell’azione lascia posto a ripartenze fulminee, verticalizzazioni improvvise, fiammate a sorpresa. Non si scompone, però, il Napoli. Donadoni che predilige Bogliacino a Cigarini (non ancora al top) presenta due esterni di centrocampo più offensivi che difensivi, Maggio e Dàtolo. Chiaro l’intento: osare, ribattere colpo su colpo, presentarsi con più uomini possibili nella metà campo avversaria. Al resto pensa Lavezzi. Imprendibile. Libero di scorazzare da una parte all’altra del campo. S’intuisce fin dalle prime battute di gioco: spunto di Quagliarella (10′) neutralizzato da Balzaretti; deviazione di Maggio (11′) su iniziativa di Lavezzi che si stampa sul palo. A questo punto, Zenga invita Simplicio a stazionare sulla linea di centrocampo. Il Palermo lascia troppo campo al Napoli, preferisce attendere per poi ripartire. E gli ospiti, più manovrieri ed in superiorità numerica in cabina di regia, ne profittano puntualmente. Padroni del campo, i partenopei nella prima frazione di gioco ma anche poco fortunati in zona-gol.
Dopo il legno colpito da Maggio, il Napoli perviene anche al gol con Hamsik. Ma Rosetti, fidandosi del collaboratore di destra, annulla. Lo slovacco sulla punizione calciata da Lavezzi è in posizione regolare ma è Campagnaro a trovarsi in off side seppure ininfluente. Passano dieci minuti in cui il Palermo si fa vivo con tiro di Bresciano che il Napoli centra il secondo palo: angolo di Datolo, testa di Campagnaro con Rubinho che devia sul legno. Ancora sessanta secondi e Maggio di testa incoccia il terzo palo. Barcolla il Palermo ma non affonda: al 35′ Pastore viene toccato in area da Quagliarella ed invoca il rigore che Rosetti non se la sente di accordare.
Proprio allo scadere di tempo, quello che nessuno si aspetta: Palermo in vantaggio con Cavani che aiutandosi con una spinta, sfrutta un’indecisione di Maggio in piena area e deposita alle spalle di De Sanctis. Ma nella ripresa il Napoli riparte e trova il pari con un eurogol di Hamsik con la complicità di Rubinho. Non è finita: Zuniga, subentrato a Datolo, commette fallo su Cavani e Miccoli trasforma il rigore che assicura tre punti preziosi al Palermo dopo tanta sofferenza.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 6
CONTINI 6
MAGGIO 6.5 (34’st Denis sv)
GARGANO 6.5
BOGLIACINO 5.5 (35’st Cigarini sv)
HAMSIK 6.5
DATOLO 6 (16’st Zuniga 5)
QUAGLIARELLA 6
LAVEZZI 6.5
DONADONI 6.5

Napoli – Livorno 3-1

2ª GIORNATA

Napoli, è Quagliarella show

Doppietta e una traversa alla Maradona, a segno anche Hamsik e Lucarelli

serieA
dom 30/08/09

NAPOLI

LIVORNO

stadio San Paolo
32063 spettatori
napoli livorno  
arbitro De Marco – 6
guardalinee Alessandroni e D’Agostino
quarto uomo Nasca

3

1

 
     
gol 10’pt Quagliarella gol 3’st Lucarelli  
gol 36’pt Hamsik ammonizioneammonizione 46’st Pieri  
gol 38’st Quagliarella ammonizione Lucarelli  
ammonizione Quagliarella ammonizione  

NAPOLI (3-5-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Contini, Maggio, Gargano, Cigarini (34’st Bogliacino), Hamsik, Datolo (15’st Zuniga), Lavezzi, Quagliarella (43’st Hoffer).
Panchina: Iezzo, Santacroce, Blasi, Denis. Allenatore: Donadoni.
LIVORNO (4-4-2): De Lucia, Raimondi, Diniz, Perticone, Pieri, Pulzetti, Filippini, (39’st Cellerino), Candreva, Bergvold (1’st Moro), Lucarelli, Tavano (33’st Danilevicius).
Panchina: Benussi, Rivas, Marchini, Vitale. Allenatore: Russo.

«Olè, olè, Fabio, Fabio». Canta il pubblico del San Paolo mentre Quagliarella, autore di una doppietta, saluta ed applaude a sua volta. Un amore reciproco che non aspettava altro che sbocciare ed è sbocciato già alla prima di campionato. Quagliarella diventa così il nuovo idolo del San Paolo mentre De Sanctis si esalta salvando il risultato con due interventi miracolosi ed Hamsik completa la serata confermandosi micidiale negli inserimenti a sorpresa. Al Livorno, protagonista di un encomiabile reazione nella ripresa, capace anche di accorciare le distanze con Lucarelli, non resta che inchinarsi davanti alle prodezze di Quagliarella e soci.
In dieci minuti, il bomber della nazionale fa già vedere di cosa è capace: centra una traversa da metà campo con una conclusione degna di Diego Maradona e realizza il primo gol in maglia azzurra. Bastano dieci minuti per rivelare doti di bomber di razza. E poi corre verso la curva, si sfila la maglia e la sventola al cielo, va a ricevere l’abbraccio dei compagni e saluta i familiari appostati in tribuna, inebriati anche loro dal primo gol di Fabio e felici per il vantaggio del Napoli. Come è diversa l’esultanza di Quagliarella rispetto a quando nel giorno del suo compleanno realizzò un eurogol con la maglia dell’Udinese nello stesso stadio. Stavolta è gioia vera, attesa per anni, felicità assoluta. Il Livorno in avvio fatica a contenere gli affondi dello stesso Napoli schierato da Donadoni a Palermo. C’è troppa differenza tecnica nei singoli. Nella zona di Datolo, Ruotolo e Russo sguinzagliano Pulzetti ma è l’argentino a giganteggiare sull’out sinistro; anche in altre zone del campo, il divario tecnico prevale sull’agonismo messo in campo dagli ospiti. Il disegno tattico degli avversari comincia scricchiolare appena Gargano (richiamato a non strafare a centrocampo dall’allenatore) e Cigarini trovano tempi e posizioni giuste per azionare il pressing e rilanciare la manovra.
La formazione di Donadoni cerca e trova il colpo del kappaò. Stavolta è davvero pregevole la giocata di Hamsik, al secondo centro consecutivo: lo slovacco parte in percussione centrale, supera Perticone tra-figgendo De Lucia in uscita. Il Livorno non s’arrende: in finale di tempo, Lucarelli impegna ancora De Sanctis con uno spunto personale dal limite dell’area.
Nella ripresa, Ruotolo sostituisce Bergvold con Moro, liberando così Filippini dalla marcatura di Hamsik. Ne guadagna tutta la manovra in fase di palleggio. Ed al 3′, il Livorno accorcia le distanze: su una traversa centrata da Candreva, Lucarelli s’avventa di testa e fa centro. A questo punto è il Napoli, meno compatto a centrocampo, a temere le incursioni avversarie. In due circostanze, De Sanctis, fresco di convocazione in nazionale, deve compiere miracoli per salvare la propria porta prima da un tentativo di Lucarelli (23′) e poi di Danilevicius subentrato a Tavano (38′). Aggredito, il Napoli mostra qualche limite tattico e di tenuta. Ma quando si dispone di attaccanti quali Lavezzi e Quagliarella (ed Hamsik), il gol può nascere da un momento all’altro: ed al 38′ in una controfuga, Lavezzi si scatena in area mentre Quagliarella si fa trovare ancora pronto alla conclusione. Per il generoso Livorno, stavolta non resta che piegarsi.

 
DE SANCTIS 7
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 6
CONTINI 6
MAGGIO 6
GARGANO 6.5
CIGARINI 6 (34’st Bogliacino sv)
HAMSIK 7
DATOLO 6.5 (15’st Zuniga 6)
QUAGLIARELLA 8 (43’st Hoffer sv)
LAVEZZI 6.5
DONADONI 6.5

Genoa – Napoli 4-1

3ª GIORNATA

Il Napoli conclude in nove: Tagliavento compie errori decisivi

Il gol di Hamsik fa da sveglia al Genoa

serieA
dom 13/09/09

GENOA

NAPOLI

stadio Marassi
32250 spettatori
genoa napoli  
arbitro Tagliavento – 3
guardalinee Rossi e Grilli
quarto uomo Stefanini

3

1

 
     
gol 50’pt Floccari (r) gol 41’pt Hamsik  
gol 10’st Mesto ammonizioneammonizione 49’pt Campagnaro  
gol 29’st Crespo espulsione 42’st Aronica  
gol 43’st Kharja (r) ammonizione Contini  
espulsione 29’pt Criscito ammonizione Cannavaro  
ammonizione Sculli ammonizione Maggio  

GENOA (3-4-3): Amelia, Biava, Moretti, Papastathopoulos, M. Rossi, Milanetto (32’st Kharja), Zapater, Criscito, Mesto, Floccari (13’st Crespo), Sculli (1’st Palacio).
Panchina: Scarpi, Tomovic, Esposito, Fatic. Allenatore: Gasperini.
NAPOLI (3-5-2): De Sanctis, Campagnaro, P. Cannavaro, Contini, Maggio, Pazienza, Cigarini (14’st Gargano), Hamsik, Aronica, Quagliarella, Pià (14’st Lavezzi).
Panchina: Iezzo, Grava, Rinaudo, Bogliacino, Hoffer. Allenatore: Donadoni.

Solo in superiorità numerica il Napoli è riuscito a creare qualche problema ad un Genoa che sembra una macchina tritatutto. Alla distanza, i rossoblu hanno confermato di meritare la vetta della classifica, disintegrando l’avversario al termine di una gara vibrante, con due espulsi, cinque ammoniti, condizionata dall’arbitro ma legittimata da un Genoa spumeggiante, volitivo, arrembante.
Che sarebbe stata battaglia all’ultimo respiro, lo si sapeva: il Genoa avrebbe fatto di tutto per restare in vetta alla classifica anche per agguantare la Sampdoria che di pomeriggio era riuscita a restarvi; il Napoli, dal canto suo, voleva dimostrare di essere pronto all’esame di maturità ed anche non deludere quei tremila tifosi giunti al seguito. Ecco spiegate, forse, certe scelte di Gasperini ma non fino in fondo quelle di Donadoni che, a sorpresa, rinunciava a Lavezzi e Gargano, oltre a Dàtolo e Zuniga, neanche convocati. Come concedere al Genoa tanti vantaggi gratuiti. Nel Napoli, intimorito fin dall’avvio, i meccanismi si sono inceppati, la manovra ha perso di fantasia e dinamismo e la squadra si è sbriciolata alla distanza, arretrando subito Aronica sulla linea di difesa, prestando il fianco spesso all’avversario.
Nessuno però immaginava che la sfida potesse scivolasse sui binari dell’agonismo più esasperato per le decisioni avventate di un arbitro evidentemente condizionato dal clima così infuocato. Così dopo 28′, il Genoa si è ritrovato in 10 per l’espulsione di Criscito, reo di aver mandato l’arbitro dove non avrebbe dovuto. Ed a quel punto, sono saltati i nervi a tutti. Gasperini ha spostato Mesto a destra disponendosi con un 3-4-2. Ma al 41′, il Napoli riusciva a sfruttare la superiorità numerica con il solito Hamsik (terzo gol consecutivo, quarto se si considera quello con la Slovacchia) dopo una bella combinazione con Quagliarella. Appena pochi minuti, ecco la seconda decisione arbitrale che lasciava perplessi: rigore a favore del Genoa per presunta spinta di Campagnaro su Sculli ed espulsione del partenopeo. Dal dischetto Floccari ed è pareggio, nonchè primo gol in maglia rossoblu.
In parita di uomini il Genoa, in campo con Palacio per Sculli, faceva prevalere organizzazione di gioco, freschezza atletica e determinazione portandosi in vantaggio con una fucilata di Mesto che sorprendeva De Sanctis. Solo a questo punto Donadoni decideva di inserire Lavezzi e Gargano mentre Gasperini inseriva Crespo. Ma era sempre il Genoa a trovare il terzo gol con Crespo, in tandem con Palacio, e persino a fare poker su rigore con Kharja.

 
DE SANCTIS 5.5
CAMPAGNARO 5
CANNAVARO 5.5
CONTINI 5
MAGGIO 5
PAZIENZA 5.5
CIGARINI 5 (14’st Gargano 6)
HAMSIK 7
ARONICA 5.5
QUAGLIARELLA 5.5
PIA’ 5 (14’st Lavezzi 5.5)
DONADONI 5

Napoli – Udinese 0-0

4ª GIORNATA

Il Napoli carica L’Udinese resiste

Gli azzurri spingono di più ma sbagliano tante occasioni

serieA
sab 19/09/09

NAPOLI

UDINESE

stadio San Paolo
30946 spettatori
napoli udinese  
arbitro Saccani – 5
guardalinee Pirondini – Maggiani
quarto uomo Baracani

0

0

 
     
ammonizione Floro Flores  
ammonizione Handanovic  

NAPOLI (3-5-2): De Sanctis, Santacroce (27’st Hoffer), Rinaudo (5’st P. Cannavaro), Contini, Zuniga, Gargano, Cigarini, Hamsik, Datolo (37’st Grava sv), Lavezzi, Quagliarella.
Panchina: Iezzo, Bogliacino, Maggio, Denis. Allenatore: Donadoni.
UDINESE (4-3-3): Handanovic, Zapata (20’st Lodi), Coda, Domizzi, Lukovic, Isla, D’Agostino, Inler, Pepe (27’st Sanchez), Floro Flores (32’st Corradi), Di Natale.
Panchina: Belardi, Felipe, Zimling, Sammarco. Allenatore: Marino.

Alla fine piove qualche fischio sul Napoli che dà segni di ripresa ma non riesce ad impensierire più di tanto la porta difesa da Handanovic. Imbrigliato Quagliarella, in giornatano Hamsik, tutto è caduto sulle spalle di Lavezzi che vero bomber non è e che al limite impreca per un rigore dopo atterramento di Isla. Va meglio all’Udinese che chiude la prima gara senza subire gol ed al termine ha anche qualcosa da recriminare: gol annullato a Di Natale in finale di primo tempo per un sospetto fuorigioco di un compagno, non certo suo; un intervento miracoloso di De Sanctis sempre su Di Natale, altre azioni pericolose nella ripresa.
Eppure il Napoli non parte male. Donadoni interviene sulla formazione-tipo, anche stavolta presentando un paio di novità importanti: fuori Cannavaro e Maggio per Rinaudo e Zuniga, mentre al posto di Campagnaro squalificato c’è Santacroce. Non solo, il tecnico del Napoli reinserisce anche Lavezzi, Gargano e Dàtolo, assenti a Genova. Evidentemente pensa alla gara con l’Inter di mercoledì. Solito tre-cinque- due dei partenopei ma più compatto, votato al fraseggio ma non ad una verticalizzazione efficace. Marino, invece, non snatura la sua Udinese: recupera Inler che va a posizionarsi a destra sulle piste di Hamsik mentre Isla si sposta a sinistra per limitare l’azione di Gargano; in avanti, tridente con Pepe-Floro Flores e Di Natale. E’ il Napoli a fare la gara nella prima frazione di gioco, grazie alla vivacità di Dàtolo sulla sinistra ed agli spunti di Lavezzi. L’Udinese preferisce stare sulle sue, anzi richiama a turno uno degli attaccanti per non patire la pressione dell’avversario. Ma agli uomini di Donadoni, pur abili nel fraseggio, manca cattiveria in zonagol, la capacità di guadagnare la linea di fondo con i suoi esterni ed anche rapidità negli ultimi venti metri. Così svaniscono nel nulla le occasioni create dai partenopei: Hamsik (8′) che non riesce a deviare un cross di Lavezzi; Rinaudo (24′) che su azione di angolo non centra lo specchio della porta; Zuniga (28′) che calcia a botta sicura e stavolta D’Agostino salva a portiere battuto. E’ invece l’Udinese a rendersi sicuramente più pericolosa nelle due volte in cui s’affaccia dalle parti di De Sanctis: al 25′ con Pepe (il portiere rimedia con bravura) ed al 39′ allorchè su azione d’angolo Di Natale spedisce in rete ma l’arbitro prima convalida e poi annulla su segnalazione del guardalinee. Episodio che lascia più di un dubbio.
Nella ripresa, Donadoni perde subito Rinaudo per infortunio ma lo rimpiazza con Cannavaro. Marino, invece, ridisegna l’Udinese: fuori Zapata per Lodi e poi Pepe per Sanchez. E’ una squadra a trazione anteriore, superspinta. Ed il Napoli è costretto a rimediare: esce Dàtolo per Grava e successivamente Santacroce per Hoffer. Ma sono gli ospiti a minacciare seriamente De Sanctis, a far tremare la retroguardia partenopea, ad avvicinarsi al vantaggio. Il Napoli, invece, che resta in partita grazie agli spunti di Lavezzi, manca la più ghiotta delle palle-gol con Hamsik, proprio lui, il cecchino di questo avvio di torneo. E quando si sbaglia a porta vuota, neanche San Gennaro può fare chissà cosa. La formazione di Donadoni anche stavolta mostra limiti in fase offensiva, si disunisce alla distanza ma rispetto a Genova offre una prestazione sicuramente più confortante e regala qualche sprazzo di speranza per il futuro anche se fra tre giorni dovrà fare visita all’Inter.

 
DE SANCTIS 6.5
SANTACROCE 6 (27’st Hoffer 5)
RINAUDO 6 (5’st Cannavaro 6)
CONTINI 6
ZUNIGA 6
GARGANO 6
CIGARINI 5.5
HAMSIK 5
DATOLO 6.5 (37’st Grava sv)
QUAGLIARELLA 5
LAVEZZI 6
DONADONI 6