Lunedì 28/10/2002 – Posticipo della nona
giornata –
 

Il Napoli sparisce sul più bello.
Va in vantaggio di due gol ma si fa
rimontare e subisce il pareggio di Schwoch.
Non bastano le reti di Bocchetti e Stellone (doppietta).

 

VICENZA – NAPOLI 3 – 3 (7000
spettatori)

VICENZA (4-3-2-1): Sterchele, Maggio, Bordin, Faisca, Tamburini,
Crovari (1'st Jeda), Bernardini, Cristallini (17'st Marcolini),
Zanchetta, Margiotta (35'st Veronese) Schwoch.
Panchina: Avramov, Rivalta, Fissore, Zanetti. All. Mandorlini.
NAPOLI (3-5-2): Mancini, Troise, Baldini, Bonomi, Bocchetti,
Saber, Vidigal, Quadrini (13'st Saber), Montezine (29'st Ferrarese),
Dionigi (34'st Sesa), Stellone (13'st Floro Flores).
Panchina: Storari, Stendardo, Gaveglia, Platone. All. Colomba.

MARCATORI: 4'pt Bocchetti, 13'pt
Tamburini,
25'pt Stellone,
8'st Stellone
, 9'st Jeda, 22'st Schwoch (r).

Paradosso napoletano: segna tre gol al Vicenza e non va oltre il
pareggio. Napoli masochista, impatta in una partita che sembrava vinta
alla grande, in avvio di ripresa. Napoli paradossale e masochista: alla
fine deve persino ringraziare. Acciuffato il terzo pari, il Vicenza va
ad un sospiro dalla clamorosa vittoria in rimonta con Schwoch, due
volte, Margiotta e Jeda.
Sei gol, partita divertente, non bella. Forti emozioni, sparisce alla
distanza il Napoli: tutto cuore, impeto e giocate il Vicenza con Schwoch
inafferrabile dal 9' della ripresa. Acciuffato e sballottato un Napoli
da schiaffi negli ultimi 30'. Poteva prenderne cinque, pensate un po'.
Manca la prima vittoria in campionato il Vicenza, ma l'applauso del suo
popolo lo conforta. Sagra dello strafalcione viene trasformato dal
Napoli in qualcosa di diverso al minuto 25 del primo tempo. Una cosa
sciccosa la combinazione, un babà il piatto destro di Stellone ad
infilare Sterchele in uscita. Momento bello in mezzo ad una interrotta
sequenza di errori, scritta dalle due difese. La combinazione del
secondo vantaggio napoletano nobilita però l'intero primo tempo. Soave
l'apertura di Montezine, lucide e ispirato, incontenibile nel dribbling,
mette in moto lo scavallante Bocchetti, servito come prete all'altare, a
sua volta abile e illuminato nel tocco che sistema Stellone davanti a
Sterchele.
Uno a due nel cuore della prima parte, aperta da due gol, quello del
primo vantaggio del Napoli e del sollecito pareggio vicentino, persino
comici nella dinamica. Grottesco il pasticciaccio di Maggio in combutta
con Sterchele, frettolosa e avventurosa di conseguenza l'interferenza di
Bocchetti. Un gol da carambola, comico e punto, all'alba della partita. 
Prende a schiaffi la fortuna il Napoli, un grazioso cadeau al Vicenza.
Calcio di punizione dalla trequarti, belle statuine i difensori davanti
alla torre vicentina, Tamburini sbuca libero e bello alle spalle di
tutti. Una comodità unica il servizio per lui, esterno sinistro
sottomisura e pareggio, al 14'.
Iniziale vantaggio e sollecito pareggio confermano i disagi dei due
reparti difensivi. Il Napoli non ne prende una, in acrobazia; il Vicenza
lascia corridoi che sono una bellezza: Dionigi e Stellone s'accomodano
nello spazio per l'azione dell'1-2. Imbarazzanti difese, mal protetta
quella vicentina, malgrado possa agire libero e indisturbate Bernardini,
preso di tanto in tanto, a turno, da Montezine e Vidigal. Una diga il
portoghese. Incontra pene e sofferenze Crovari, dovendo stare dietro a
Montezine. Ma proprio in mezzo al campo s'affida all'inedito Colomba:
Saber centrale a mordere il trequartista Zanchetta, buona
l'interpretazione; Quadrini sulla banda destra, Ferrarese in panca.
Brutta posizione in classifica e strisciante contestazione popolare
rendono il Vicenza frettoloso e impreciso.
La coppia Dionigi – Stellone si conferma micidiale nella sua
ripetitività. Uno-due in contropiede, passaggio filtrante al bacio
dell'ex reggino, il sinistro del capitano scrive l'1-3. Partita finita?
Assolutamente no, perchè il Napoli è la squadra del paradosso, di gente
che sputa sul viso alla buona stella, insuperabile nel complicarsi e
rovinarsi la vita. Riesce, il Napoli, nell'impresa impossibile:
resuscitare il Vicenza morto. Regala Mancini sulla battuta a pelo d'erba
di Jeda da 25 metri. Un gol evitabilissimo, un cadeau. Ma è ancora
niente, perchè Saber macchia la sua partita con un inutile fallo da
rigore su Margiotta. Esemplare l'esecuzione di Schwoch dal dischetto,
3-3. Incredibile, pazzesco, decisamente ridicolo, il Napoli. Applausi al
Vicenza, tenace e reattivo, ma rivitalizzato dagli avversari, spariti
dopo l'1-3. Il massimo dell'autolesionismo il Napoli masochista con la
tendenza al suicidio, più volte prossimo nell'ultimo quarto di partita,
con stellone costretto all'abbandono da un fastidio muscolare. Dilagante
nel finale il Vicenza, consapevole di poter vincere una partita che
sembrava persa al quarto d'ora della ripresa. Senza più gambe nè
lucidità il Napoli, salvato da un prodigio di Mancini (miracolistica
l'uscita su Schwoch ormai solo), graziato da Margiotta e da Jeda,
salvato dal legno e da un gol macchiato, per sua fortuna, da fuorigioco,
al 46' della ripresa. La vendetta di Schwoch si ferma contro il palo.

 
MANCINI 5
TROISE 5.5
BALDINI 5
BONOMI 5
BOCCHETTI 6
SABER 6
VIDIGAL 6.5
QUADRINI 6
MONTEZINE 7 (29'st Ferrarese sv)
DIONIGI 6.5 (34'st Sesa sv)
STELLONE 7.5 (13'st Floro Flores 6)

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