4ª GIORNATA

Il Napoli carica L’Udinese resiste

Gli azzurri spingono di più ma sbagliano tante occasioni

serieA
sab 19/09/09

NAPOLI

UDINESE

stadio San Paolo
30946 spettatori
napoli udinese  
arbitro Saccani – 5
guardalinee Pirondini – Maggiani
quarto uomo Baracani

0

0

 
     
ammonizione Floro Flores  
ammonizione Handanovic  

NAPOLI (3-5-2): De Sanctis, Santacroce (27’st Hoffer), Rinaudo (5’st P. Cannavaro), Contini, Zuniga, Gargano, Cigarini, Hamsik, Datolo (37’st Grava sv), Lavezzi, Quagliarella.
Panchina: Iezzo, Bogliacino, Maggio, Denis. Allenatore: Donadoni.
UDINESE (4-3-3): Handanovic, Zapata (20’st Lodi), Coda, Domizzi, Lukovic, Isla, D’Agostino, Inler, Pepe (27’st Sanchez), Floro Flores (32’st Corradi), Di Natale.
Panchina: Belardi, Felipe, Zimling, Sammarco. Allenatore: Marino.

Alla fine piove qualche fischio sul Napoli che dà segni di ripresa ma non riesce ad impensierire più di tanto la porta difesa da Handanovic. Imbrigliato Quagliarella, in giornatano Hamsik, tutto è caduto sulle spalle di Lavezzi che vero bomber non è e che al limite impreca per un rigore dopo atterramento di Isla. Va meglio all’Udinese che chiude la prima gara senza subire gol ed al termine ha anche qualcosa da recriminare: gol annullato a Di Natale in finale di primo tempo per un sospetto fuorigioco di un compagno, non certo suo; un intervento miracoloso di De Sanctis sempre su Di Natale, altre azioni pericolose nella ripresa.
Eppure il Napoli non parte male. Donadoni interviene sulla formazione-tipo, anche stavolta presentando un paio di novità importanti: fuori Cannavaro e Maggio per Rinaudo e Zuniga, mentre al posto di Campagnaro squalificato c’è Santacroce. Non solo, il tecnico del Napoli reinserisce anche Lavezzi, Gargano e Dàtolo, assenti a Genova. Evidentemente pensa alla gara con l’Inter di mercoledì. Solito tre-cinque- due dei partenopei ma più compatto, votato al fraseggio ma non ad una verticalizzazione efficace. Marino, invece, non snatura la sua Udinese: recupera Inler che va a posizionarsi a destra sulle piste di Hamsik mentre Isla si sposta a sinistra per limitare l’azione di Gargano; in avanti, tridente con Pepe-Floro Flores e Di Natale. E’ il Napoli a fare la gara nella prima frazione di gioco, grazie alla vivacità di Dàtolo sulla sinistra ed agli spunti di Lavezzi. L’Udinese preferisce stare sulle sue, anzi richiama a turno uno degli attaccanti per non patire la pressione dell’avversario. Ma agli uomini di Donadoni, pur abili nel fraseggio, manca cattiveria in zonagol, la capacità di guadagnare la linea di fondo con i suoi esterni ed anche rapidità negli ultimi venti metri. Così svaniscono nel nulla le occasioni create dai partenopei: Hamsik (8′) che non riesce a deviare un cross di Lavezzi; Rinaudo (24′) che su azione di angolo non centra lo specchio della porta; Zuniga (28′) che calcia a botta sicura e stavolta D’Agostino salva a portiere battuto. E’ invece l’Udinese a rendersi sicuramente più pericolosa nelle due volte in cui s’affaccia dalle parti di De Sanctis: al 25′ con Pepe (il portiere rimedia con bravura) ed al 39′ allorchè su azione d’angolo Di Natale spedisce in rete ma l’arbitro prima convalida e poi annulla su segnalazione del guardalinee. Episodio che lascia più di un dubbio.
Nella ripresa, Donadoni perde subito Rinaudo per infortunio ma lo rimpiazza con Cannavaro. Marino, invece, ridisegna l’Udinese: fuori Zapata per Lodi e poi Pepe per Sanchez. E’ una squadra a trazione anteriore, superspinta. Ed il Napoli è costretto a rimediare: esce Dàtolo per Grava e successivamente Santacroce per Hoffer. Ma sono gli ospiti a minacciare seriamente De Sanctis, a far tremare la retroguardia partenopea, ad avvicinarsi al vantaggio. Il Napoli, invece, che resta in partita grazie agli spunti di Lavezzi, manca la più ghiotta delle palle-gol con Hamsik, proprio lui, il cecchino di questo avvio di torneo. E quando si sbaglia a porta vuota, neanche San Gennaro può fare chissà cosa. La formazione di Donadoni anche stavolta mostra limiti in fase offensiva, si disunisce alla distanza ma rispetto a Genova offre una prestazione sicuramente più confortante e regala qualche sprazzo di speranza per il futuro anche se fra tre giorni dovrà fare visita all’Inter.

 
DE SANCTIS 6.5
SANTACROCE 6 (27’st Hoffer 5)
RINAUDO 6 (5’st Cannavaro 6)
CONTINI 6
ZUNIGA 6
GARGANO 6
CIGARINI 5.5
HAMSIK 5
DATOLO 6.5 (37’st Grava sv)
QUAGLIARELLA 5
LAVEZZI 6
DONADONI 6

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