26ª GIORNATA

Un brutto Napoli vince tra le polemiche

In gol Cavani e Lavezzi, ma la terna arbitrale sbaglia quasi tutto

serieA
dom 04/03/12

PARMA

NAPOLI

stadio Tardini
16416 spettatori
parma napoli  
arbitro Valeri 4
guardalinee Giordano – Ghiandai
quarto uomo Banti

1

2

 
     
gol 31’st Zaccardo gol 40’pt Cavani  
giallo Zaccardo gol 41’st Lavezzi  
giallo Mariga ammonizione Grava  
giallo Musacci ammonizione Dzemaili  
giallo Santacroce ammonizione Cannavaro  

PARMA (3-5-2): Mirante, Zaccardo, Paletta, Santacroce, Biabiany, Musacci (20’st Valdes), Mariga, Galloppa, Modesto Giovinco, Okaka (31’st Marques).
Panchina: Pavarini, Jonathan, Brandao, Pereira, Morrone. Allenatore: Donadoni.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Grava (36’pt Fernandez), Cannavaro, Britos (19’pt Campagnaro), Maggio, Gargano (14’st Inler), Dzemaili, Dossena, Hamsik, Lavezzi, Cavani.
Panchina: Rosati, Zuniga, Pandev, Vargas. Allenatore: Mazzarri.

Uno dei Napoli più brutti della stagione raccoglie il massimo risultato, ma deve ringraziare soprattutto l’imprecisione dei giocatori del Parma, che per lunghi tratti ha assediato gli azzurri nella propria area, e quella del guardalinee che, nel finale, non si è accorto della macroscopica posizione di fuorigioco dalla quale Lavezzi è partito in occasione del gol del definitivo vantaggio.
Donadoni deve far fronte ad infortuni e squalifiche, che lo costringono a rinunciare a Lucarelli, Valiani, Floccari, Gobbi, Ferrario e Palladino. Spazio quindi al rientrante Paletta in difesa, Musacci a centrocampo e al nuovo acquisto Okaka in attacco, affiancato da Giovinco.
Mazzarri, invece, deve rinunciare ad Aronica, squalificato, mentre decide di concedere un turno di riposo a Campagnaro, Zuniga e Inler. In campo quindi Grava e Britos in difesa e a Dzmeaili e a Dossena sulla linea del centrocampo.
Il Parma lascia subito intuire al Napoli che non sarà una giornata facile, visto che già al 1′ Galloppa ruba palla a Gargano e, da posizione leggermente defilata impegna De Sanctis con un potente diagonale, che il portiere blocca in due tempi. Gli emiliani pressano a tutto campo e, complice anche la mancanza di un vero regista come Inler, gli azzurri non riescono ad impostare azioni pericolose, affidandosi soprattutto ai lanci lunghi dei difensori verso le fasce. A complicare le cose, si aggiungono anche gli infortuni imprevisti e, già al 18′, Britos è costretto ad uscire a causa di un colpo al piede operato ad inizio stagione e a lasciare il posto a Campagnaro. Al 25′, si vede anche il Napoli con Lavezzi che si libera al tiro da buona posizione, ma il pallone termina di poco a lato. I padroni di casa rispondono immediatamente al 29′: grande azione di Giovinco che, giunto nei pressi della linea di fondo, libera a centro area Galloppa che ha tutto il tempo di stoppare e calciare verso la porta, ma il suo tiro termina alto sulla traversa. Al 35′, Mazzarri è costretto ad effettuare il secondo cambio, gettando nella mischia Fernandez dopo che anche Grava aveva accusato problemi muscolari. Ma quando tutto sembra andare storto, si accende la luce nell’attacco napoletano: al 38′, Lavezzi, con un gran dribbling, si invola verso la porta emiliana e serve Cavani che, dopo una finta, viene atterrato in area da Musacci. Sul dischetto va lo stesso uruguaiano che, dopo essersi fatto parare il primo tiro dagli undici metri, raccoglie la respinta di Mirante e ribadisce in rete. Ma il Napoli rischia subito di subire il pareggio: al 42′, l’arbitro non vede un netto fallo di Galloppa ai danni di Lavezzi, grazie al quale il Parma può ripartire in contropiede con Giovinco che, ancora una volta, riesce a smarcare un proprio compagno, Paletta, a tu per tu con De Sanctis, ma il difensore argentino riesce clamorosamente a sbagliare. Al 45′ ci riprovano ancora gli azzurri con Hamsik che serve Cavani nello spazio, ma l’attaccante azzurro viene fermato dal recupero affannoso dell’ultimo difensore che riesce a salvare la propria squadra.
Nel secondo tempo il Napoli si porta tutto a ridosso della propria area per difendere il vantaggio, ma questo causa un arretramento eccessivo del proprio baricentro, lasciando al Parma l’iniziativa e il totale dominio del campo. Al 7′, Giovinco conferma la sua giornata di grazia liberando al tiro Okaka, ma Cannavaro recupera all’ultimo momento. Al 10′, il piccolo attaccante della squadra emiliana, imprendibile per la difesa azzurra, smarca Bibiany, ma anche in questo caso il tiro è alto. Al 13′ Mazzarri decide di effettuare l’ultimo cambio, ma lascia inalterato l’assetto tattico della squadra inserendo inler al posto di Gargano, quando forse sarebbe stato meglio togliere una delle tre punte. Donadoni risponde mandando in campo Valdes, attaccante brevilineo e veloce, nel tentativo di aumentare ancora di più la pressione offensiva. Al 21′, Valdes impegna De Sanctis con un tiro da fuori area e, infine, al 31′, il dominio del Parma viene premiato: calcio d’angolo
di Giovinco, tiro di Paletta che De Sanctis non trattiene e, sulla respinta, Zaccardo ribadisce in rete. Il Napoli sembra ormai alle corde e l’espulsione di Mazzarri non presagisce nulla si buono, ma al 40′, si accende di nuovo la luce nell’attacco del Napoli con Cavani che scambia con Lavezzi che, dall’interno dell’area trafigge Mirante con un preciso rasoterra. E al 44′, con il Parma tutto in avanti alla ricerca del pareggio, gli azzurri sfiorano il 3-1 in contropiede con Cavani che serve Inler al limite dell’area e, poi, con lo svizzero che libera Lavezzi a pochi metri dalla porta, ma l’attaccante argentino manda sul palo.
Non succede più nulla e, alla fine, il Napoli non può che essere soddisfatto per aver vino una partita che non meritava, anche se nel 2012 è davvero frustrante continuare a vedere un calcio fermo a regole di 100 anni fa, senza tecnologia e con un solo arbitro, quando quasi tutti gli sport hanno già da tempo fatto passi avanti in questo campo.

 
DE SANCTIS 5.5
GRAVA 5.5 (36’pt Fernandez 5.5)
CANNAVARO 6.5
BRITOS sv (19’pt Campagnaro 5.5)
MAGGIO 5
GARGANO 5.5 (14’st Inler 6)
DZEMAILI 5.5
DOSSENA 5
HAMSIK 6
LAVEZZI 7.5
CAVANI 6.5
MAZZARRI 5.5

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *