Cappella Sansevero
Dominio di se stessi - Francesco Celebrano
La statua raffigurante il “Dominio di se stessi” fu realizzata da Francesco Celebrano nel 1767 e dedicata da Raimondo Di Sangro alla nonna paterna Geronima Loffredo. Progettata dal Queirolo, il Celebrano la realizzò seguendone il progetto visto che, dopo qualche tempo, il primo artista decise di porre fine al suo rapporto lavorativo con il principe.
A rappresentare la forza d’animo della nonna, troviamo un guerriero romano che tiene al guinzaglio un leone, simbolo della volontà e dell’intelletto umano che prevalgono sull’istinto. L’opera, però, completata da due putti, da un medaglione con il profilo di Geronima Loffredo e da una lapide commemorativa (datata 1759), non entusiasmò mai del tutto Raimondo Di Sangro, forse rimasto deluso dalle differenze con il modello progettato dal Queirolo, tanto che nel suo testamento la indicò come una delle opere che avrebbe voluto venissero rifatte.
Anche in questo caso, l’influenza della simbologia massonica è alta visto che il tema del controllo delle passioni è un tema fondamentale per gli appartenenti alla loggia e, ancor di più, per gli iniziati. La presenza del leone, invece, simboleggia sia la materia originaria che la pietra filosofale.
A rappresentare la forza d’animo della nonna, troviamo un guerriero romano che tiene al guinzaglio un leone, simbolo della volontà e dell’intelletto umano che prevalgono sull’istinto. L’opera, però, completata da due putti, da un medaglione con il profilo di Geronima Loffredo e da una lapide commemorativa (datata 1759), non entusiasmò mai del tutto Raimondo Di Sangro, forse rimasto deluso dalle differenze con il modello progettato dal Queirolo, tanto che nel suo testamento la indicò come una delle opere che avrebbe voluto venissero rifatte.
Anche in questo caso, l’influenza della simbologia massonica è alta visto che il tema del controllo delle passioni è un tema fondamentale per gli appartenenti alla loggia e, ancor di più, per gli iniziati. La presenza del leone, invece, simboleggia sia la materia originaria che la pietra filosofale.
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