Basilica di Santa Maria della Pazienza o Cesarea
Storia e architettura
La basilica di Santa Maria della Sapienza si trova in via Cesarea.
Il complesso, composto dalla chiesa e da un antico ospedale, venne fondato nel 1601 e concluso nel 1636. La basilica è denominata anche “Cesarea” in onore del suo fondatore, Annibale Cesareo che, alla morte, venne sepolto proprio all'interno della struttura.
Lo stile della basilica è barocco, soprattutto grazie alle aggiunte fatte tra l’anno di fondazione e quello di conclusione dei lavori. Nel 1773 e nel 1775, però, vennero commissionati alcuni restauri rispettivamente a Costantino Manni e Tommaso Eboli.
Il complesso, composto dalla chiesa e da un antico ospedale, venne fondato nel 1601 e concluso nel 1636. La basilica è denominata anche “Cesarea” in onore del suo fondatore, Annibale Cesareo che, alla morte, venne sepolto proprio all'interno della struttura.
Lo stile della basilica è barocco, soprattutto grazie alle aggiunte fatte tra l’anno di fondazione e quello di conclusione dei lavori. Nel 1773 e nel 1775, però, vennero commissionati alcuni restauri rispettivamente a Costantino Manni e Tommaso Eboli.
Interno
L’interno è custodito da una grande unica navata su cui affacciano alcune cappelle laterali. Il soffitto è a cassettoni e su di esso è conservata una tela di Giuseppe Pozzovivo raffigurante il Riposo in Egitto.
Sugli archi delle cappelle laterali, invece, troviamo nove tele di Bernardo Lama: la Carità, l’Abbondanza, l’Ospitalità, la Misericordia, la Sapienza, l’Onore, la Saggezza la Concordia e la Provvidenza. Lo stesso artista è anche autore di numerosi altri dipinti presenti nella chiesa e risalenti ad un periodo compreso tra il 1730 e il 1732.
Tra le opere scultoree da menzionare, troviamo l’altare maggiore, seppure diverso dall’aspetto originario visto che durante alcuni lavori per ricostruire l’abside fu smontato e le tarsie riutilizzate, e, nella quinta cappella destra, la statua in legno raffigurante San Michele Arcangelo e Tabiolo, opera del 1859 di Francesco Citarelli.
Sugli archi delle cappelle laterali, invece, troviamo nove tele di Bernardo Lama: la Carità, l’Abbondanza, l’Ospitalità, la Misericordia, la Sapienza, l’Onore, la Saggezza la Concordia e la Provvidenza. Lo stesso artista è anche autore di numerosi altri dipinti presenti nella chiesa e risalenti ad un periodo compreso tra il 1730 e il 1732.
Tra le opere scultoree da menzionare, troviamo l’altare maggiore, seppure diverso dall’aspetto originario visto che durante alcuni lavori per ricostruire l’abside fu smontato e le tarsie riutilizzate, e, nella quinta cappella destra, la statua in legno raffigurante San Michele Arcangelo e Tabiolo, opera del 1859 di Francesco Citarelli.
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da:
Wikipedia
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