Cappella Sansevero
Amor Divino - Francesco Quirolo
La statua dell’”Amor Divino”, posta alla destra dell’ingresso principale, è attribuita a Francesco Queirolo, che la realizzò presumibilmente nella seconda metà del XVIII secolo. Raimondo Di Sangro la dedicò a Giovanna Di Sangro dei marchesi di San Leucio, moglie del quinto principe di Sansevero Giovan Francesco Di Sangro.
L’opera rappresenta un giovane avvolto da un mantello che, guardando verso il cielo, tiene in mano un cuore in fiamme, a rappresentare l’amor divino della donna, così come ricordato dall’iscrizione posta sul basamento. La realizzazione è molto semplice, probabilmente proprio per porre l’accento sul significato dell’opera, ovvero l’amore verso dio che fa ardere il cuore dell’uomo. Oltre al significato religioso, però, c’è da considerare che la cappella è ricca di riferimenti a simboli alchemici e percorsi iniziatici massonici; quindi è possibile che vi sia celato anche un riferimento al fuoco, dono che l’alchimista riceve proprio da Dio.
L’opera rappresenta un giovane avvolto da un mantello che, guardando verso il cielo, tiene in mano un cuore in fiamme, a rappresentare l’amor divino della donna, così come ricordato dall’iscrizione posta sul basamento. La realizzazione è molto semplice, probabilmente proprio per porre l’accento sul significato dell’opera, ovvero l’amore verso dio che fa ardere il cuore dell’uomo. Oltre al significato religioso, però, c’è da considerare che la cappella è ricca di riferimenti a simboli alchemici e percorsi iniziatici massonici; quindi è possibile che vi sia celato anche un riferimento al fuoco, dono che l’alchimista riceve proprio da Dio.
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