Cappella Sansevero

Liberalità - Francesco Queirolo
liberalitàLa statua raffigurante la “Liberalità” fu scolpita da Francesco Queirolo tra il 1753 e il 1754 e venne dedicata da Raimondo Di Sangro a Giulia Gaetani dell’Aquila d’Aragona, moglie del quarto principe di Sansevero.
La scultura raffigura un figura femminile, coperta da un bellissimo drappeggio in marmo, che tiene nella mano sinistra una cornucopia da cui fuoriescono gioielli e, nella mano sinistra, delle monete e un compasso, tutti simboli di generosità e equilibrio. A suoi piedi, un’aquila, simbolo di forza e temperanza. Alle sue spalle una piramide (alla sua sommità un tondo con il ritratto della donna a cui è dedicata l’opera) che, secondo l’iconografia funeraria occidentale, rappresenterebbe la gloria dei principi. In questo caso, però, vista la simbologia sparsa per l’intera Cappella, si potrebbe trattare anche di un riferimento alla sapienza egizia e alla Prisca Teologia, dottrina che afferma l’esistenza di un’unica sapienza donata da Dio all’uomo nell’antichità e, quindi, fonte originaria di ogni sapere.
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