Castello del Carmine
Storia e architettura
Il Castello del Carmine, detto anche Sperone, si trovava sul mare, nell’area tra Via Nuova Marina e Corso Garibaldi.
Fu costruito nel 1382 per volere di Carlo III di Durazzo, sovrano angioino del tempo, che necessitava di un baluardo difensivo, sia marino che terrestre, nella zona sud-orientale della città.
Il progetto originale prevedeva due grandi torri cilindriche, un torrione più grande e delle mura merlate rinforzate da grossi blocchi di piperno. Inoltre, essendo destinato al solo uso militare, era privo di abbellimenti, affreschi, arazzi, saloni e appartamenti reali.
Dopo aver sopportate la battaglia tra Luigi II d’Angiò e Ladislao di Durazzo (1386) e l’assedio di Alfonso d’Aragona, nel 1484 gli aragonesi, nella persona di Ferdinando I, decisero di apportare alcune modifiche, affidando i lavori all’ingegner Francesco Spinelli, che si concentrò soprattutto sull’ampliamento delle mura e che appose una lapide in memoria del suo intervento. Successivamente, nel 1512, in seguito ad una alluvione, il torrione principale venne danneggiato e fu ricostruito a base quadrata. Altri restauri furono eseguiti nel 1662 per aggiornare la struttura alle nuove esigenze belliche e per ammodernarne, anche abbellendoli, gli interni.
Durante la sua storia, il castello fu teatro di alcuni avvenimenti che hanno segnato il passato della città, come tra il 1647 e il 1648, durante la rivolta di Masaniello, quando vi fu proclamata la Reale Repubblica Napoletana e fu scelto come dimora da Gennaro Annese, diventato punto di riferimento degli insorti dopo la morte dello stesso Masaniello, oppure, come nel 1707, quando i Nobili Napoletani tentarono di prendere il potere ideando la “Congiura di Macchia”. Ma nonostante la sua importanza, non gli fu risparmiata la demolizione nel 1906 per consentire la costruzione dell’ultimo tratto di corso Garibaldi. Al suo posto fu costruita la Caserma Sani, poi ridimensionata a sua volta negli anni ’80 del XX secolo.
Al giorno d’oggi, della struttura sono rimasti visibili due torri e una parte di cinta muraria lungo via Nuova Marina.
Fu costruito nel 1382 per volere di Carlo III di Durazzo, sovrano angioino del tempo, che necessitava di un baluardo difensivo, sia marino che terrestre, nella zona sud-orientale della città.
Il progetto originale prevedeva due grandi torri cilindriche, un torrione più grande e delle mura merlate rinforzate da grossi blocchi di piperno. Inoltre, essendo destinato al solo uso militare, era privo di abbellimenti, affreschi, arazzi, saloni e appartamenti reali.
Dopo aver sopportate la battaglia tra Luigi II d’Angiò e Ladislao di Durazzo (1386) e l’assedio di Alfonso d’Aragona, nel 1484 gli aragonesi, nella persona di Ferdinando I, decisero di apportare alcune modifiche, affidando i lavori all’ingegner Francesco Spinelli, che si concentrò soprattutto sull’ampliamento delle mura e che appose una lapide in memoria del suo intervento. Successivamente, nel 1512, in seguito ad una alluvione, il torrione principale venne danneggiato e fu ricostruito a base quadrata. Altri restauri furono eseguiti nel 1662 per aggiornare la struttura alle nuove esigenze belliche e per ammodernarne, anche abbellendoli, gli interni.
Durante la sua storia, il castello fu teatro di alcuni avvenimenti che hanno segnato il passato della città, come tra il 1647 e il 1648, durante la rivolta di Masaniello, quando vi fu proclamata la Reale Repubblica Napoletana e fu scelto come dimora da Gennaro Annese, diventato punto di riferimento degli insorti dopo la morte dello stesso Masaniello, oppure, come nel 1707, quando i Nobili Napoletani tentarono di prendere il potere ideando la “Congiura di Macchia”. Ma nonostante la sua importanza, non gli fu risparmiata la demolizione nel 1906 per consentire la costruzione dell’ultimo tratto di corso Garibaldi. Al suo posto fu costruita la Caserma Sani, poi ridimensionata a sua volta negli anni ’80 del XX secolo.
Al giorno d’oggi, della struttura sono rimasti visibili due torri e una parte di cinta muraria lungo via Nuova Marina.
Dove si trova - mappa
Foto
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