Basilica di Santa Lucia a Mare
Storia e architettura
La
Basilica di Santa Lucia a Mare si trova in Via Santa Lucia, 3.
Per risalire alle origini della chiesa, così chiamata perchè un tempo si trovava a pochi passi dalla spiaggia, si deve tornare indietro nel tempo di millenni visto che la tradizione vuole che sia stata fondata da un nipote dell’imperatore Costantino, anche se non si hanno sue notizie da fonti certe fino al IX secolo. Appartenuta ai monaci basiliani e poi alle suore di Santa Patrizia, venne restaurata e modificata in gran parte nel 1588 per volontà della badessa Eusebia Minadoa.
Nel 1845, la risistemazione dell’impianto urbanistico, con il conseguente innalzamento della strada del Chiatamone, provocò l’interramento della struttura originaria, sulla quale fu costruito l’edifico attuale, bombardato nel 1943 durante il secondo conflitto mondiale e ricostruito subito dopo.
Nella seconda metà del XX secolo, con decreto del cardinale Corrado Ursi del 13 novembre 1983, la parrocchia fu elevata a santuario per il culto di Santa Lucia e, successivamente, con un altro atto firmato da Benedetto XVI divenne ufficialmente basilica il 16 maggio 2012.
L’interno custodisce una statua settecentesca raffigurante Santa Lucia sull’altare maggiore, opera di Nicola Fumo, mentre nella cantoria è posta una tavola del Rosario di Teodoro d’Errico (1588). A completare la collezione, nell’ufficio della parrocchia, è presente un dipinto di Gioacchino Toma con il ritratto del sacerdote Luigi Villani. Tutte le altre opere sono andate distrutte durante il bombardamento del 1943, a parte un fonte battesimale medievale e gli affreschi della zona absidale raffiguranti Santa Lucia al Monte.
Basilica di Santa Lucia a Mare si trova in Via Santa Lucia, 3.
Per risalire alle origini della chiesa, così chiamata perchè un tempo si trovava a pochi passi dalla spiaggia, si deve tornare indietro nel tempo di millenni visto che la tradizione vuole che sia stata fondata da un nipote dell’imperatore Costantino, anche se non si hanno sue notizie da fonti certe fino al IX secolo. Appartenuta ai monaci basiliani e poi alle suore di Santa Patrizia, venne restaurata e modificata in gran parte nel 1588 per volontà della badessa Eusebia Minadoa.
Nel 1845, la risistemazione dell’impianto urbanistico, con il conseguente innalzamento della strada del Chiatamone, provocò l’interramento della struttura originaria, sulla quale fu costruito l’edifico attuale, bombardato nel 1943 durante il secondo conflitto mondiale e ricostruito subito dopo.
Nella seconda metà del XX secolo, con decreto del cardinale Corrado Ursi del 13 novembre 1983, la parrocchia fu elevata a santuario per il culto di Santa Lucia e, successivamente, con un altro atto firmato da Benedetto XVI divenne ufficialmente basilica il 16 maggio 2012.
L’interno custodisce una statua settecentesca raffigurante Santa Lucia sull’altare maggiore, opera di Nicola Fumo, mentre nella cantoria è posta una tavola del Rosario di Teodoro d’Errico (1588). A completare la collezione, nell’ufficio della parrocchia, è presente un dipinto di Gioacchino Toma con il ritratto del sacerdote Luigi Villani. Tutte le altre opere sono andate distrutte durante il bombardamento del 1943, a parte un fonte battesimale medievale e gli affreschi della zona absidale raffiguranti Santa Lucia al Monte.
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da:
Wikipedia
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