Chiesa di San Giuseppe dei Nudi
Storia e descrizione
La Chiesa di San Giuseppe dei Nudi si trova in Via San Giuseppe dei Nudi.
La chiesa fu eretta nel 1785 con il titolo di Santa Maria dell’Olivo dei padri Agostiniani dall’architetto Giovanni del Santo. Il nome attuale, invece, venne ereditato dalla confraternita fondatrice, (Arciconfraternita e Monte di San Giuseppe) un gruppo di giovani che aveva come attività caritatevole principale quella di donare vestiti agli indigenti soprattutto durante le festività natalizie e nel giorno di San Giuseppe.
La facciata, suddivisa su de ordini, è attraversata da due fasce di lesene verticali. In basso, si apre il portale in piperno, sormontato da un timpano spezzato che accoglie un tondo in cui è raffigurato San Giuseppe.
Gli spazi interni, che costituiscono una pianta a croce greca, presentano dei robusti pilastri a sostegno delle arcate con volta a padiglione. Lungo tutto il perimetro, venne realizzata una trabeazione, sorretta da semicolonne corinzie, al di sotto della quale si susseguono gli altari realizzati nel XVIII secoli, finemente intagliati e decorati. Nella zona absidale, separata dalla navata attraverso una balaustra in marmi commessi, si apre una volta finestrata.
Poche tracce rimangono degli affreschi realizzati alle pareti, nelle volte, nei sottarchi e nei pennacchi, mentre rimangono alcune tele di discreto interesse artistico come quella alle spalle dell’altare maggiore, realizzata da Achille Jovene nel 1872 e raffigurante San Giuseppe e la pia opera di vestire gli ignudi, e, alla sua destra, la Natività di Girolamo Starace. Di fronte, un altro dipinto raffigurante Santa Maria da Cortona, opera di un artista ignoto della seconda metà del XVIII secolo. Nella sagrestia, ammobiliata con un arredo ligneo del XVIII secolo, infine, sono conservati le tele di Gaetano D’Agostino (1888) raffigurante la Morte di San Giuseppe, e una di Giovanni Cingeri (1757) con l’Immacolata con i Santi.
Inoltre, la chiesa custodisce un pregevole organo del Settecento in legno dorato.
La chiesa fu eretta nel 1785 con il titolo di Santa Maria dell’Olivo dei padri Agostiniani dall’architetto Giovanni del Santo. Il nome attuale, invece, venne ereditato dalla confraternita fondatrice, (Arciconfraternita e Monte di San Giuseppe) un gruppo di giovani che aveva come attività caritatevole principale quella di donare vestiti agli indigenti soprattutto durante le festività natalizie e nel giorno di San Giuseppe.
La facciata, suddivisa su de ordini, è attraversata da due fasce di lesene verticali. In basso, si apre il portale in piperno, sormontato da un timpano spezzato che accoglie un tondo in cui è raffigurato San Giuseppe.
Gli spazi interni, che costituiscono una pianta a croce greca, presentano dei robusti pilastri a sostegno delle arcate con volta a padiglione. Lungo tutto il perimetro, venne realizzata una trabeazione, sorretta da semicolonne corinzie, al di sotto della quale si susseguono gli altari realizzati nel XVIII secoli, finemente intagliati e decorati. Nella zona absidale, separata dalla navata attraverso una balaustra in marmi commessi, si apre una volta finestrata.
Poche tracce rimangono degli affreschi realizzati alle pareti, nelle volte, nei sottarchi e nei pennacchi, mentre rimangono alcune tele di discreto interesse artistico come quella alle spalle dell’altare maggiore, realizzata da Achille Jovene nel 1872 e raffigurante San Giuseppe e la pia opera di vestire gli ignudi, e, alla sua destra, la Natività di Girolamo Starace. Di fronte, un altro dipinto raffigurante Santa Maria da Cortona, opera di un artista ignoto della seconda metà del XVIII secolo. Nella sagrestia, ammobiliata con un arredo ligneo del XVIII secolo, infine, sono conservati le tele di Gaetano D’Agostino (1888) raffigurante la Morte di San Giuseppe, e una di Giovanni Cingeri (1757) con l’Immacolata con i Santi.
Inoltre, la chiesa custodisce un pregevole organo del Settecento in legno dorato.
Dove si trova - mappa