Oratorio della Confraternita dei Bianchi dello Spirito Santo
Storia e descrizione
L’Oratorio della Confraternita dei Bianchi dello Spirito Santo si trova in Vico Bianchi dello Spirito Santo.
Il luogo di culto, costruito nel 1555 per volontà della Real Compagnia ed Arciconfraternita dei Bianchi dello Spirito Santo, era già presente al momento della prima costruzione della Basilica dello Spirito Santo (1562). Al tempo, infatti, il nuovo luogo di culto era una piccola chiesa annessa a due conservatori, uno di proprietà dell’Arciconfraternita dei Bianchi dello Spirito Santo e l’altro di quella dei Verdi, così chiamate a causa del colore degli abiti che indossavano le ospiti. Nel primo caso si trattava di figlie di prostitute, mentre nel secondo di ragazze povere. Quando poi la basilica fu ampliata, tra il 1572 e il 1576, gli spazi dedicati ai conservatori furono inglobati dalla nuova struttura, lasciando oggi visibile solo l’oratorio, importante testimonianza del Rinascimento a Napoli.
Al suo interno sono custoditi altari in marmo, un dipinto del XVI secolo di Girolamo Imparato, che raffigura la Madonna delle Grazie con santi, un altro del XVIII secolo di Pietro Bardellino, raffigurante la Madonna tra i Santi Antonio e Francesco di Paola, e infine uno del XVI secolo raffigurante la Pentecoste e conservato nella sacrestia. Inoltre, presso il Pio Monte della Misericordia sono in mostra gli argenti dell’Arciconfraternita.
Il luogo di culto, costruito nel 1555 per volontà della Real Compagnia ed Arciconfraternita dei Bianchi dello Spirito Santo, era già presente al momento della prima costruzione della Basilica dello Spirito Santo (1562). Al tempo, infatti, il nuovo luogo di culto era una piccola chiesa annessa a due conservatori, uno di proprietà dell’Arciconfraternita dei Bianchi dello Spirito Santo e l’altro di quella dei Verdi, così chiamate a causa del colore degli abiti che indossavano le ospiti. Nel primo caso si trattava di figlie di prostitute, mentre nel secondo di ragazze povere. Quando poi la basilica fu ampliata, tra il 1572 e il 1576, gli spazi dedicati ai conservatori furono inglobati dalla nuova struttura, lasciando oggi visibile solo l’oratorio, importante testimonianza del Rinascimento a Napoli.
Al suo interno sono custoditi altari in marmo, un dipinto del XVI secolo di Girolamo Imparato, che raffigura la Madonna delle Grazie con santi, un altro del XVIII secolo di Pietro Bardellino, raffigurante la Madonna tra i Santi Antonio e Francesco di Paola, e infine uno del XVI secolo raffigurante la Pentecoste e conservato nella sacrestia. Inoltre, presso il Pio Monte della Misericordia sono in mostra gli argenti dell’Arciconfraternita.
Dove si trova - mappa