Certosa di San Martino

Storia e architettura
certosaLa Certosa di San Martino domina la città dalla collina del Vomero ed è il più grande complesso monumentale di Napoli.
La costruzione del monastero risale al 1325, per volere di Carlo dica di Calabria, nipote di Roberto d’Angiò, che la volle costruire accanto a Castel Sant’Elmo in modo che, insieme, potessero dominare la città. La struttura originaria era totalmente in stile barocco, ma fu quasi totalmente modificata da ristrutturazioni di gusto barocco nel Seicento. I certosi, invece, si insediarono nella struttura qualche anno più tardi (1337) e, nel 1368, venne consacrata la chiesa. Come detto, la certosa subì modifiche e ampliamenti alla fine del XVI secolo sotto la direzione di tre architetti diversi: dal 1589 al 1609 vi lavorò Giovanni Antonio Dosio, dal 1618 al 1625 Gian Giacomo Conforto e dal 1623 al 1656 Cosimo Fanzago. Altri lavori furono affidati nel XVIII secolo a Nicola Tagliacozzi Canale e a Domenico Vaccaro.
I certosini furono espulsi nel 1799 dai giacobini e riammessi 5 anni dopo. Di lì a poco un’altra espulsione li tenne lontani dalla città fino al 1836, ma, in seguito, vennero allontanati definitivamente nel 1866.
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Foto
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Alcune foto sono tratte da:
Wikipedia
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