Chiesa di Sant’Agrippino a Forcella

Storia e architettura
facciataLa Chiesa di Sant’Agrippino a Forcella è ubicata in Via Forcella.
La sua prima costruzione risale alla fine del V secolo. In seguito, il luogo di culto fu ricostruito nel XIII secolo, grazie all’opera di quattordici nobili famiglie appartenenti al Seggio di Forcella (i Seggi erano dei consigli composti da alcuni rappresentati delle famiglie nobili della città che, sin dal 1200, svolgevano funzioni amministrative, giuridiche e giudiziarie), che ne permisero la riconsacrazione tra il 1265 e il 1268 da parte di Papa Clemente IV. Nel 1615, l’edificio fu affidato ai monaci Basiliani che, nel 1758, affidarono un’opera di restauro all’architetto Nicola Tagliacozzi Canale che rimaneggiò la struttura in stile barocco, realizzando le decorazioni in stucco della navata, ed elevò il livello del pavimento.
Prima della sua parziale distruzione, la facciata presentava stipiti intagliati rappresentanti Sant’Agrippino, San Gennaro, Sant’Agnello, Sant’Aspreno, San Severo, Sant’Esuebio (tutti patroni di Napoli) e sull’architrave era incisa la Y, simbolo del Seggio di Forcella. Oggi rimane solo il portale, risalente al XV secolo, attribuito a Antonio da Chelino, ultimo allievo di Donatello, già attivo in città con la scultura dell’Arco di Trionfo di re Alfonso I d’Aragona del Maschio Angioino.
Nel 1870, a causa di problemi strutturali che ne minacciavano la stabilità, la volta fu rifatta. Questa custodiva, intagliata nel legno la figura si San Gennaro. L’interno presenta ancora affreschi ed elementi di architettura gotica, soprattutto nella zona absidale che evidenzia le sue origini anche all’esterno. L’edificio di culto custodisce alcune opere tra cui un Ecce Homo del XIX secolo, una Madonna Maria Addolorata sorretta da un angelo, alcuni frammenti di un pavimento in maiolica settecentesca ed un Crocifisso in legno del XIII secolo, traslato dalla Chiesa di Santa Maria a Piazza. Del XVIII secolo è invece un olio su tela raffigurante una scena di vita di San Basilio. Delle opere che invece adornavano originariamente la chiesa, mancherebbero una tavola del IV secolo raffigurante la Vergine col Bambino e Angeli, un orologio del XV secolo, un affresco con la Madonna delle Grazie (traslato nel 1576 dalla Chiesa di Santa Maria a Piazza) e la pala d’altare di Marco Pino.
Dove si trova - mappa

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