Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli
Storia e architettura
La chiesa di Santa Maria di Costantinopoli si trova
in Via Santa Maria di Costantinopoli.
Secondo la leggenda, durante la peste che colpì la città intorno al 1527, un’anziana donna ebbe la visione della Vergine di Costantinopoli, la quale le chiese di costruire un luogo di culto a lei dedicato nel luogo in cui avrebbe trovato la sua immagine dipinta su un muro. E così avvenne: il dipinto venne rinvenuto in una cappella abbandonata che venne ricostruita nel 1531 e affidata alla Confraternita di Santa Maria di Costantinopoli. Quando, nel 1575, la peste tornò a farsi minacciosa e si decise per la costruzione di una chiesa vera e propria, che cominciò nel 1575 e terminò nel 1586. Nel XVII secolo,tra il 1603 e il 1608, i lavori affidati all’architetto domenicano Fra’ Nuvolo le conferirono l’aspetto attuale.
in Via Santa Maria di Costantinopoli.
Secondo la leggenda, durante la peste che colpì la città intorno al 1527, un’anziana donna ebbe la visione della Vergine di Costantinopoli, la quale le chiese di costruire un luogo di culto a lei dedicato nel luogo in cui avrebbe trovato la sua immagine dipinta su un muro. E così avvenne: il dipinto venne rinvenuto in una cappella abbandonata che venne ricostruita nel 1531 e affidata alla Confraternita di Santa Maria di Costantinopoli. Quando, nel 1575, la peste tornò a farsi minacciosa e si decise per la costruzione di una chiesa vera e propria, che cominciò nel 1575 e terminò nel 1586. Nel XVII secolo,tra il 1603 e il 1608, i lavori affidati all’architetto domenicano Fra’ Nuvolo le conferirono l’aspetto attuale.
L'interno
La facciata, composta da due ordini e da un timpano triangolare, presenta tre portali perchè un tempo l’interno delle chiesa era costituito da altrettante navate, unite in seguito per ricavare l’ambiente attuale. All’esterno è possibile notare anche la cupola con embrici maiolicati.
L’interno presenta cinque cappelle laterali, un soffitto ligneo intagliato e dorato, che presenta gli stemmi della Piazza del popolo, e delle decorazioni settecentesche in stucco bianco di Domenico Antonio Vaccaro. Sugli archi della
crociera, invece, è presente lo stemma del Tribunale di San Lorenzo, mentre su quelli delle cappelle si trovano delle grate in legno intagliate da Nicola Tagliacozzi Canale nel 1728.
Nella prima cappella destra troviamo una tavola del Cinquecento raffigurante la Madonna della Purità, mentre nella quarta è possibile ammirare l’opera del pittore fiammingo Wenzel Cobergher raffigurante il Martirio di San Bartolomeo, realizzato tra il 1580 e il 1590.
Nella seconda cappella di sinistra è conservato il dipinto di Fabrizio Santafede raffigurante l’Adorazione dei Magi.
Lungo la navata, in corrispondenza del terzo pilastro destro, è presente il Monumento funebre del medico Giuseppe Bartiromo (1642-1644), costituito da un’edicola decorata con tarsie policrome e madreperla. Di fronte, invece, è posto il busto di Girolamo Flerio (1620). Entrambe le opere sono di Cosimo Fanzago.
L’altare maggiore, progettato da Cosimo Fanzago, è realizzato in marmi policromi ed è sormontato da una cornice marmorea che racchiude l’affresco quattrocentesco di Santa Maria di Costantinopoli, posto a sua volta al di sotto del rilievo raffigurante l’eterno Padre tra le statue di San Rocco e San Sebastiano (1638).
La volta dell’abside conserva affreschi di Belisario Corenzio che raffigurano la Vergine e San Giovanni che supplicano la Santissima Trinità di liberare Napoli dalla peste (1615). Dello stesso artista sono gli affreschi realizzati negli archi sotto la crociera posti negli archi sotto la crociera, con Profeti e Sibille, e quelli nei pennacchi della cupola.
L’interno presenta cinque cappelle laterali, un soffitto ligneo intagliato e dorato, che presenta gli stemmi della Piazza del popolo, e delle decorazioni settecentesche in stucco bianco di Domenico Antonio Vaccaro. Sugli archi della
crociera, invece, è presente lo stemma del Tribunale di San Lorenzo, mentre su quelli delle cappelle si trovano delle grate in legno intagliate da Nicola Tagliacozzi Canale nel 1728.
Nella prima cappella destra troviamo una tavola del Cinquecento raffigurante la Madonna della Purità, mentre nella quarta è possibile ammirare l’opera del pittore fiammingo Wenzel Cobergher raffigurante il Martirio di San Bartolomeo, realizzato tra il 1580 e il 1590.
Nella seconda cappella di sinistra è conservato il dipinto di Fabrizio Santafede raffigurante l’Adorazione dei Magi.
Lungo la navata, in corrispondenza del terzo pilastro destro, è presente il Monumento funebre del medico Giuseppe Bartiromo (1642-1644), costituito da un’edicola decorata con tarsie policrome e madreperla. Di fronte, invece, è posto il busto di Girolamo Flerio (1620). Entrambe le opere sono di Cosimo Fanzago.
L’altare maggiore, progettato da Cosimo Fanzago, è realizzato in marmi policromi ed è sormontato da una cornice marmorea che racchiude l’affresco quattrocentesco di Santa Maria di Costantinopoli, posto a sua volta al di sotto del rilievo raffigurante l’eterno Padre tra le statue di San Rocco e San Sebastiano (1638).
La volta dell’abside conserva affreschi di Belisario Corenzio che raffigurano la Vergine e San Giovanni che supplicano la Santissima Trinità di liberare Napoli dalla peste (1615). Dello stesso artista sono gli affreschi realizzati negli archi sotto la crociera posti negli archi sotto la crociera, con Profeti e Sibille, e quelli nei pennacchi della cupola.
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da:
Wikipedia
Wikipedia
Vorrei sapere se il 12 settembre 2017 la chiesa è libera per il matrimonio. E se fosse possibile un appuntamento.
Salve. Mi spiace non poterla aiutare, ma non siamo il sito della chiesa