Chiesa di San Domenico Soriano – Interno
Descrizione
L’interno della chiesa si presenta con tre navate e altrettante cappelle per lato, con una decorazione barocca progettata da Cosimo Fanzago. In fondo, spicca l’altare maggiore, proprio nello spazio in cui si apre la cupola. Una volta a botte copre invece la navata centrale, caratterizzata dagli affreschi con le Storie di santi Francescani e Domenicani di Vincenzo Galloppi e Salvatore Cozzolino (1882). Persi per sempre, purtroppo, i capolavori di Mattia Preti raffiguranti la Gloria di San Domenico di Guzman (1664).
Coro e transetto
Il coro, di forma rettangolare con abside e cupola, è attribuito all’architetto Fra’ Giuseppe Nuvolo. Al centro l’altare maggiore (1639), opera della collaborazione tra Cosimo Fanzago, la bottega di Matteo Pelliccia e Giovanni Bozzetti. Alla costruzione originaria vennero aggiunte decorazioni e marmi policromi tra il XVIII e XIX solo, mentre il tabernacolo è in pietre preziose.
Le decorazione, gli angeli e le ghirlande realizzare nel presbiterio e nel transetto sono opere di Vincenzo Alfano, realizzate intorno al 1878, mentre l’organo è del Petillo (1878).
Per quanto riguarda gli affreschi che rappresentano San Domenico di Guzman che predica contro le eresie albigesi (sinistra) e lo stesso santo che si prostra davanti al Cristo, questi sono opera del pittore veneto Bernardino Castelli, al quale andrebbero attribuiti anche gli affreschi di tutte le cappelle.
Gli affreschi dei pennacchi, invece, sono opera di Luigi Fabron (1874).
Nel transetto sinistro, troviamo la tela di Luca Giordano con la Madonna del Rosario (1690), stesso soggetto rappresentato nel paliotto d’altare. Sempre nel transetto, alcune lastre tombali sono dedicate alla famiglia Ruffo.
Le decorazione, gli angeli e le ghirlande realizzare nel presbiterio e nel transetto sono opere di Vincenzo Alfano, realizzate intorno al 1878, mentre l’organo è del Petillo (1878).
Per quanto riguarda gli affreschi che rappresentano San Domenico di Guzman che predica contro le eresie albigesi (sinistra) e lo stesso santo che si prostra davanti al Cristo, questi sono opera del pittore veneto Bernardino Castelli, al quale andrebbero attribuiti anche gli affreschi di tutte le cappelle.
Gli affreschi dei pennacchi, invece, sono opera di Luigi Fabron (1874).
Nel transetto sinistro, troviamo la tela di Luca Giordano con la Madonna del Rosario (1690), stesso soggetto rappresentato nel paliotto d’altare. Sempre nel transetto, alcune lastre tombali sono dedicate alla famiglia Ruffo.
Cappelle laterali
Nella prima cappella sinistra, si trova il sepolcro di Alessio Falcone Rinuccini, opera del 1758 di Giuseppe Sanmartino che, per la sua realizzazione si basò sul disegno di Ferdinando Fuga.
In quella successiva è conservata una tela raffigurante la Vergine con i santi Anna, Nicola, Giovanni il Battista, Santa Caterina e le anime del purgatorio, attribuito alla scuola di Fabrizio Santafede, e, di fronte, il sepolcro di Vincenzo Maria Sarnelli (1835), che fu parroco della chiesa e arcivescovo di Napoli.
Nella terza cappella troviamo una tela di Giacinto Diana raffigurante a Vergine che presenta l’immagine miracolosa di San Domenico Soriano.
A sinistra dell’altare maggiore, un’altra cappella, disegnata da Cosimo Fanzago, custodisce il monumento funebre di Felice Cherubino (1643), mentre sull’altare è posta la tela di Nicola Russo con i Santi Francesco d’Assisi, Tommaso d’Aquino e Bonaventura.
La cappellina a destra del presbiterio conserva alcuni affreschi nei sottarchi, una tela raffigurante San Vincenzo Ferrer di scuola Vaccariana e la tomba di Giandomenico Coscia (1649).
Nel cappellone di destra, sull’altare, è posta una tela di Luigi Scorrano in cui è rappresentato San Luigi Gonzaza.
La prima cappella destra è dedicata al beato Nunzio Sulprizio, mentre la successiva a Giacinto Dragonetti, nobile aquilano morto nel 1818.
In quella successiva è conservata una tela raffigurante la Vergine con i santi Anna, Nicola, Giovanni il Battista, Santa Caterina e le anime del purgatorio, attribuito alla scuola di Fabrizio Santafede, e, di fronte, il sepolcro di Vincenzo Maria Sarnelli (1835), che fu parroco della chiesa e arcivescovo di Napoli.
Nella terza cappella troviamo una tela di Giacinto Diana raffigurante a Vergine che presenta l’immagine miracolosa di San Domenico Soriano.
A sinistra dell’altare maggiore, un’altra cappella, disegnata da Cosimo Fanzago, custodisce il monumento funebre di Felice Cherubino (1643), mentre sull’altare è posta la tela di Nicola Russo con i Santi Francesco d’Assisi, Tommaso d’Aquino e Bonaventura.
La cappellina a destra del presbiterio conserva alcuni affreschi nei sottarchi, una tela raffigurante San Vincenzo Ferrer di scuola Vaccariana e la tomba di Giandomenico Coscia (1649).
Nel cappellone di destra, sull’altare, è posta una tela di Luigi Scorrano in cui è rappresentato San Luigi Gonzaza.
La prima cappella destra è dedicata al beato Nunzio Sulprizio, mentre la successiva a Giacinto Dragonetti, nobile aquilano morto nel 1818.
Cappella dell'Arciconfraternita della Madonna del Rosario
Dopo il cappellone a destra del transetto si accede alla cappella dell’Arciconfraternita della Madonna del Rosario (realizzata nel 1620), in cui sono custodite le reliquie di Nunzio Sulprizio. L’ambiente si presenta a navata unica con volta a botte, decorata da stucchi di fine Ottocento.
Alle pareti sono poste opere di Giacomo Farelli del 1703: a sinistra, l’Annunciazione a Maria, la Visitazione dell’Angelo e la Natività; a destra, la Caduta sotto la Croce, l’Incoronazione di Spine, la Flagellazione e la Presentazione al Tempio.
dSull’altare maggiore, invece, è posta la tela raffigurante la Madonna del Rosario, attribuita ad Onofrio Palumbo.
Alle pareti sono poste opere di Giacomo Farelli del 1703: a sinistra, l’Annunciazione a Maria, la Visitazione dell’Angelo e la Natività; a destra, la Caduta sotto la Croce, l’Incoronazione di Spine, la Flagellazione e la Presentazione al Tempio.
dSull’altare maggiore, invece, è posta la tela raffigurante la Madonna del Rosario, attribuita ad Onofrio Palumbo.
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