Chiesa di San Giorgio dei Genovesi
Storia e architettura
La Chiesa di San Giorgio dei Genovesi si trova in Via Medina.
La sua storia comincia nel 1525, quando i mercanti genovesi eressero una chiesa sotto l’infermeria di Santa Maria la Nova. Ma essendo qual luogo troppo angusto, nel 1587 ne edificarono una più grande con annesso un piccolo ospedale nei pressi di un teatro detto “Comedia”. Da ciò prese il nome di San Giorgio alla Commedia Vecchia riferendosi ad un altro teatro che si trovava di fronte.
In seguito, con la costruzione del teatro di San Bartolomeo (oggi chiesa della Graziella), i nomi “Commedia” e “Commedia Vecchia” vennero abolite. Nel 1620 la chiesa fu nuovamente riedificata, con forma più ampia, su disegno dell’architetto romano Bartolomeo Picchiatti, occupando lo spazio ricavato della distruzione della vecchia chiesa, del teatro e dell’ospedale diroccato.
L’edificio, intitolato a San Giorgio Martire, è preceduto da un’ampia scalinata, mentre l’interno si presenta a croce latina. Gran parte delle opere al suo interno custodite sono state trasferite, ma rimangono ancora la statua in marmo di Sant’Agostino nella cappella a sinistra e, sull’altare maggiore, la tavola con San Giorgio che uccide il drago.
La sua storia comincia nel 1525, quando i mercanti genovesi eressero una chiesa sotto l’infermeria di Santa Maria la Nova. Ma essendo qual luogo troppo angusto, nel 1587 ne edificarono una più grande con annesso un piccolo ospedale nei pressi di un teatro detto “Comedia”. Da ciò prese il nome di San Giorgio alla Commedia Vecchia riferendosi ad un altro teatro che si trovava di fronte.
In seguito, con la costruzione del teatro di San Bartolomeo (oggi chiesa della Graziella), i nomi “Commedia” e “Commedia Vecchia” vennero abolite. Nel 1620 la chiesa fu nuovamente riedificata, con forma più ampia, su disegno dell’architetto romano Bartolomeo Picchiatti, occupando lo spazio ricavato della distruzione della vecchia chiesa, del teatro e dell’ospedale diroccato.
L’edificio, intitolato a San Giorgio Martire, è preceduto da un’ampia scalinata, mentre l’interno si presenta a croce latina. Gran parte delle opere al suo interno custodite sono state trasferite, ma rimangono ancora la statua in marmo di Sant’Agostino nella cappella a sinistra e, sull’altare maggiore, la tavola con San Giorgio che uccide il drago.
Dove si trova - mappa
Foto
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