Chiesa della Graziella o di Santa Maria delle Grazie
Storia e architettura
La Chiesa della Graziella si trova all’incrocio tra via San Bartolomeo e Vico Piazza Nuova.
La chiesa venne costruita nel 1737 dall’architetto Angelo Carasale che ricevette in dono dal sovrano Carlo III i ruderi del’antico Teatro San Bartolomeo. In questo luogo fu quindi edificato l’edificio religioso che lo stesso Carasale decise di dedicare alla Vergine, dandogli così il nome di Santa Maria delle Grazie che, di lì a poco, venne comunemente chiamata Chiesa della Graziella al Porto.
L’officiatura fu affidata in Primi ai Padri Mercedari che, nel 1801, in seguito alle soppressioni degli ordini religiosi durante il “decennio francese”, passò alla Confraternita dei Santi Bernardo e Margherita che a sua volta, nel 1859, si unì con quella di Santa Maria Visita Poveri dando vita alla Confraternita di Santa Maria Visita Poveri e SS. Bernardo e Margherita.
La facciata, restaurata dopo il 1980, presenta un portale d’ingresso sormontato da un finestrone e semplici decorazioni in stucco.
L’interno, a navata unica e volta a botte, conserva al suo interno la tela di Giuseppe Bonito raffigurante la Vergine che consegna il vessillo a San Pietro Nolasco, posta sull’altare maggiore, mentre sugli altari laterali sono poste altre due tele, una raffigurante la Madonna e San Carlo Borromeo (sempre dello stesso Bonito) e l’altra la Crocifissione, di Mariano Rossi.
Rimasta chiusa per anni dopo il sisma del 1980, è stata restaurata e riaperta al pubblico (ospita eventi e concerti) nel 2014.
La chiesa venne costruita nel 1737 dall’architetto Angelo Carasale che ricevette in dono dal sovrano Carlo III i ruderi del’antico Teatro San Bartolomeo. In questo luogo fu quindi edificato l’edificio religioso che lo stesso Carasale decise di dedicare alla Vergine, dandogli così il nome di Santa Maria delle Grazie che, di lì a poco, venne comunemente chiamata Chiesa della Graziella al Porto.
L’officiatura fu affidata in Primi ai Padri Mercedari che, nel 1801, in seguito alle soppressioni degli ordini religiosi durante il “decennio francese”, passò alla Confraternita dei Santi Bernardo e Margherita che a sua volta, nel 1859, si unì con quella di Santa Maria Visita Poveri dando vita alla Confraternita di Santa Maria Visita Poveri e SS. Bernardo e Margherita.
La facciata, restaurata dopo il 1980, presenta un portale d’ingresso sormontato da un finestrone e semplici decorazioni in stucco.
L’interno, a navata unica e volta a botte, conserva al suo interno la tela di Giuseppe Bonito raffigurante la Vergine che consegna il vessillo a San Pietro Nolasco, posta sull’altare maggiore, mentre sugli altari laterali sono poste altre due tele, una raffigurante la Madonna e San Carlo Borromeo (sempre dello stesso Bonito) e l’altra la Crocifissione, di Mariano Rossi.
Rimasta chiusa per anni dopo il sisma del 1980, è stata restaurata e riaperta al pubblico (ospita eventi e concerti) nel 2014.
Dove si trova - mappa