Chiesa di Santa Maria della Fede

Storia
Chiesa di Santa Maria della FedeLa Chiesa di Santa Maria della Fede si trova in Piazza Santa Maria della Fede.
L’edificio venne costruito nel XVII secolo, quando nel 1639 gli abitanti della zona decisero di ampliare una preesistente cappella diventata ormai troppo piccola per accogliere tutti i fedeli, cresciuti di molto dopo l’arrivo dei gesuiti nella zona. Qualche anno più tardi, intorno al 1642, questi ultimi vennero sostituiti dai Coloritani, ovvero gli Agostiniani Riformati calabresi, che, oltre a restaurare la chiesa, si adoperarono per la costruzione di un monastero, dedicando il complesso a Santa Maria di Colloredo.
In seguito, una volta abolito l’ordine da Benedetto XIV, il complesso, per volontà di Amalia di Sassonia, moglie di Carlo III di Borone) fu destinato ad ospitate un ritiro di sole donne. La struttura, nota al tempo con il nome di Santa Maria della Fede, rimase operativa fino alla partenza di re Carlo per la Spagna, avvenuta nel 1759, dove era stato richiamato per insediarsi sul trono e succedere a Ferdinando VI.
La chiesa venne poi abbandonata e, nel 1811, si registra il suo utilizzo come magazzino. Il convento, invece, venne utilizzato come ospedale per le prostitute, in un tempo in cui la sifilide era una malattia molto diffusa.
La situazione cominciò a migliorare quando, nel 1824, il governo inglese comprò l’area posta alle spalle dell chiesa per realizzare un cimitero protestante, entrato in funzione nel 1824 e trasferito poi in un altra zona della città nel 1893. Il monastero, però, mantenne le sue funzioni di ricovero fino al 1888 e, poi, nel 1900 venne utilizzato come scuola.
Nel dicembre 2014, dopo molti anni di abbandono l’edificio è stato occupato da un comitato di quartiere per rivalutarlo e utilizzarlo per attività culturali.
Descrizione
La facciata, è frutto di lavori settecenteschi, anche se è stata poi rimaneggiata nel secolo successivo con l’aggiunta di un atrio che anticipa l’ingresso accanto al quale si aprono due nicchie in cui sono poste le statue raffiguranti i Santi Pietro e Paolo.
L’interno, a navata unica, presente due cappelle per lato dove sono custoditi altari in marmo commesso databili intorno alla seconda metà del XVIII secolo. L’altare maggiore, datato 1731, è decorato con i blasoni della famiglia La Penta e recante i blasoni dei La Penta, gli stessi visibili sull’altare del transetto destro, su quello della prima cappella di sinistra (datato 1715) e su quello della seconda cappella a destra (datato 1742).
Poche le opere pittoriche degne di nota all’interno della chiesa; tra di esse spiccano quelle di Agnese La Corcia raffiguranti Fede, Speranza, Carità e Fortezza sui reliquiari e il quadro del 1710 che sormonta l’altare del transetto sinistro (1714) raffigurante Sant’Antonio da Villanova. Nella sagrestia, infine, è conservata una tela del XVII secolo con la Vergine col Bambino e Quattro santi.
Dove si trova - mappa
Cimitero >>

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