Chiesa Santa Maria delle Grazie a Capodimonte
Storia
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Capodimonte si trova in Via Bosco di Capodimonte.
La chiesa venne eretta intorno al 1575, grazie all’interessamento del proprietario terriero Innocenzo Mazza che donò fondi e spazi per la costruzione dell’edificio, facendosi portavoce delle volontà delle famiglie nobili della zona. La chiesa deve il suo nome alla presenza di un’antica edicola votiva dedicata alla Madonne delle Grazie, oggi non più esistente, che venne inglobata nella nuova struttura. Nel 1598 il fondatore Innocenzo Massa riuscì ad ottenere per la sua chiesa lo stato di parrocchia e fu proprio lui stesso a diventarne il parroco, sostenendone anche le attività con i proprio fondi di famiglia fino al 1608.
Nel XVIII secolo, con l’inizio dei lavori per la costruzione della Reggia di Capodimonte, la zona conobbe una grande spinta per quanto riguarda lo sviluppo urbano che causò anche un aumento dei fedeli. Nella zona si diffuse anche il culto di Sant’Anna, tanto che, intorno al 1783, nell’edificio di culto venne realizzato un altare dedicato alla santa.
Nel secolo successivo si registrarono le modifiche più significative, apportate per volonta del parroco Domenico Liguori che, nel 1883, affidò all’ingegner Bagnuolo i lavori per allungare la zona absidale, la ristrutturazione degli stucchi e di alcune decorazioni in marmo. Altri interventi vennero eseguiti nel 1923, quando il parroco Umberto Scardone decise di realizzare una cantoria. Infine, altri restauri si resero necessari fra il 1997 e il 1999 per riparare i danni del terremoto del 1980, occasione utilizzata anche per il recupero di alcune opere d’arte custodite all’interno della chiesa.
La chiesa venne eretta intorno al 1575, grazie all’interessamento del proprietario terriero Innocenzo Mazza che donò fondi e spazi per la costruzione dell’edificio, facendosi portavoce delle volontà delle famiglie nobili della zona. La chiesa deve il suo nome alla presenza di un’antica edicola votiva dedicata alla Madonne delle Grazie, oggi non più esistente, che venne inglobata nella nuova struttura. Nel 1598 il fondatore Innocenzo Massa riuscì ad ottenere per la sua chiesa lo stato di parrocchia e fu proprio lui stesso a diventarne il parroco, sostenendone anche le attività con i proprio fondi di famiglia fino al 1608.
Nel XVIII secolo, con l’inizio dei lavori per la costruzione della Reggia di Capodimonte, la zona conobbe una grande spinta per quanto riguarda lo sviluppo urbano che causò anche un aumento dei fedeli. Nella zona si diffuse anche il culto di Sant’Anna, tanto che, intorno al 1783, nell’edificio di culto venne realizzato un altare dedicato alla santa.
Nel secolo successivo si registrarono le modifiche più significative, apportate per volonta del parroco Domenico Liguori che, nel 1883, affidò all’ingegner Bagnuolo i lavori per allungare la zona absidale, la ristrutturazione degli stucchi e di alcune decorazioni in marmo. Altri interventi vennero eseguiti nel 1923, quando il parroco Umberto Scardone decise di realizzare una cantoria. Infine, altri restauri si resero necessari fra il 1997 e il 1999 per riparare i danni del terremoto del 1980, occasione utilizzata anche per il recupero di alcune opere d’arte custodite all’interno della chiesa.
Descrizione
La facciata, con timpano triangolare, si presenta divisa in due ordini, separati da un cornicione e delimitati verticalmente da due coppie di lesene. Sulla destra, si erge la torre campanaria con quattro monofore e due finestre arcuate utilizzate per illuminare la scala interna che porta alla cima.
L’interno, a navata unica, presenta quattro archi per lato; dal secondo a sinistra, si accede ad una cappella dove è collocato l’altare dedicato a Sant’Anna, opera del 1783 di Tommaso Scotti che raffigurò la Santa con la Madonna nel bassorilievo a decorazione del paliotto. Sant’Anna è anche raffigurata in una statua a mezzo busto in legno policromo.
Dalla cappella è possibile accedere ai locali dell’Arciconfraternita della Santissima Annunziata dove, a destra dell’ingresso, è posta un’iscrizione a ricordare le indulgenze concesse da papa Pio VI nel 1780. Il locale, composto anch’esso da un’unica navata, presenta una volta a botte con decorazioni in stucco con motivi floreali e angeli. Sull’altra è posta una tela di autore ignoto raffigurante l’Annunciazione e due confratelli, datata attorno alla metà del XVIII secolo.
L’interno, a navata unica, presenta quattro archi per lato; dal secondo a sinistra, si accede ad una cappella dove è collocato l’altare dedicato a Sant’Anna, opera del 1783 di Tommaso Scotti che raffigurò la Santa con la Madonna nel bassorilievo a decorazione del paliotto. Sant’Anna è anche raffigurata in una statua a mezzo busto in legno policromo.
Dalla cappella è possibile accedere ai locali dell’Arciconfraternita della Santissima Annunziata dove, a destra dell’ingresso, è posta un’iscrizione a ricordare le indulgenze concesse da papa Pio VI nel 1780. Il locale, composto anch’esso da un’unica navata, presenta una volta a botte con decorazioni in stucco con motivi floreali e angeli. Sull’altra è posta una tela di autore ignoto raffigurante l’Annunciazione e due confratelli, datata attorno alla metà del XVIII secolo.
Dove si trova - mappa
Foto
[foldergallery folder=”wp-content/../monumenti/chiese/monumentali/mariaGrazieCapodimonte/foto” title=”Gallery title”]
Le foto sono tratte da:
Parrocchia di S. Maria delle Grazie e da Wikipedia
Parrocchia di S. Maria delle Grazie e da Wikipedia
Io vorrei avere notizie dai registri parrocchiali se la famiglia di artisti ” Fumo” abitassero in questa parrocchia.
Nicola Fumo, antonio Fumo, Gaetano Fumo.
.Sarei molto interessato a consultare il registro dei nati e dei morti.
Carissimi saluti
prof adolfo iannone cell.3490634747 abito a Pellezzano Salerno.