Chiesa Santa Maria delle Grazie a Toledo
Storia
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Toledo si trova in Via Toledo.
L’edificio attuale venne costruito nell’800 al posto della scomparsa Chiesa della Madonna di Loreto, quest’ultima fondata nel 1628 dai Padri Teatini dei Santi Apostoli e rimaneggiata nel 1721. Quando nel 1806 i Teatini vennero espulsi, la chiesa venne utilizzata per un breve periodo come tribunale e, poi, acquisita nel 1835 dall’Arciconfraternita dei Sette Dolori, controllata direttamente dal re Ferdinando II di Borbone. E fu proprio il sovrano a promuovere in prima persona il rifacimento della struttura, affidando il progetto all’ingegnere Carlo Parascaldo.
L’edificio attuale venne costruito nell’800 al posto della scomparsa Chiesa della Madonna di Loreto, quest’ultima fondata nel 1628 dai Padri Teatini dei Santi Apostoli e rimaneggiata nel 1721. Quando nel 1806 i Teatini vennero espulsi, la chiesa venne utilizzata per un breve periodo come tribunale e, poi, acquisita nel 1835 dall’Arciconfraternita dei Sette Dolori, controllata direttamente dal re Ferdinando II di Borbone. E fu proprio il sovrano a promuovere in prima persona il rifacimento della struttura, affidando il progetto all’ingegnere Carlo Parascaldo.
Descrizione
Il nuovo edificio venne realizzato in stile neoclassico, con i tre ingressi anticipati da una piccola scalinata e quattro lesene verticali a sorreggere idealmente il timpano triangolare. All’altezza dei capitelli troviamo un fregio composto da festoni e da gigli, simbolo dei Borbone.
L’interno, con tre navate e volta a botte, presenta numerose decorazioni in stucco di gusto classicheggiante.
Nella seconda cappella di sinistra è custodito il dipinto ottocentesco di Camillo Guerra raffigurante San Gaetano. Nella quarta cappella di sinistra è collocato un dipinto con l’Angelo Custode di Gennaro Maldarelli.
Sull’altare della prima cappella destra è conservato un dipinto di Gennaro Ruvo raffigurante l’Apparizione della Vergine a San Ferdinando da Castiglia. Nella terza cappella di destra è custodito il dipinto con San Gennaro, opera del 1847 di Tommaso De Vivo.
Nel presbiterio sono visibili due statue di Tito Angelini raffiguranti la Fede e la Speranza, inizialmente destinate ad essere collocate sul timpano della facciata, e l’altare maggiore, opera sopravvissuta dell’antica chiesa, realizzato nel 1759 da Giuseppe Sanmartino su disegno di Michelangelo Porzio, che presenta un paliotto in cui sono scolpiti i simboli Simboli degli Evangelisti e l’Agnello Mistico. Sulla parete di fondo è collocato un quadro raffigurante la Madonna col Bambino incorniciato da nuvole e angeli in stucco.
Infine, all’inizio della navata destra, una statua del Cristo alla Colonna, opera risalente al Seicento.
L’interno, con tre navate e volta a botte, presenta numerose decorazioni in stucco di gusto classicheggiante.
Nella seconda cappella di sinistra è custodito il dipinto ottocentesco di Camillo Guerra raffigurante San Gaetano. Nella quarta cappella di sinistra è collocato un dipinto con l’Angelo Custode di Gennaro Maldarelli.
Sull’altare della prima cappella destra è conservato un dipinto di Gennaro Ruvo raffigurante l’Apparizione della Vergine a San Ferdinando da Castiglia. Nella terza cappella di destra è custodito il dipinto con San Gennaro, opera del 1847 di Tommaso De Vivo.
Nel presbiterio sono visibili due statue di Tito Angelini raffiguranti la Fede e la Speranza, inizialmente destinate ad essere collocate sul timpano della facciata, e l’altare maggiore, opera sopravvissuta dell’antica chiesa, realizzato nel 1759 da Giuseppe Sanmartino su disegno di Michelangelo Porzio, che presenta un paliotto in cui sono scolpiti i simboli Simboli degli Evangelisti e l’Agnello Mistico. Sulla parete di fondo è collocato un quadro raffigurante la Madonna col Bambino incorniciato da nuvole e angeli in stucco.
Infine, all’inizio della navata destra, una statua del Cristo alla Colonna, opera risalente al Seicento.
Dove si trova - mappa