Chiesa di Santa Maria della Libera

Storia
Chiesa di Santa Maria della LiberaLa Chiesa di Santa Maria della Libera si trova in Via Belvedere.
La chiesa e il convento vennero costruiti nel 1587 ad opera di Annibale Cesareo ed era una delle sei strutture dei Padri Domenicani che costruivano la Congregazione riformata della Sanità, i quali si impegnarono, in cambio, a costruire una cappella funeraria alle spalle dell’altare maggiore dopo la sua morte. In seguito, i frati cambiarono idea e, visto il mancato rispetto delle condizioni, Annibale Cesareo lasciò la chiesa incompiuta e nel 1601 edificò quella di Santa Maria della Pazienza.

I dominicani, espulsi da Gioacchino Murat nel 1809, ritornarono in sede nel 1820, ma il monastero venne definitivamente soppresso dopo l’Unità d’Italia e i frati abbandonarono il convento (1866) (pur rimanendone alcuni per le sole attività liturgiche), che venne trasformato dal Comune in una scuola.
La chiesa, che si presentava modificata rispetto alla costruzione originaria (un’unica navata con tre cappelle per ogni lato, una volta a botte e una piccola abside semicircolare) venne pesantemente danneggiata dal sisma del 1930 e a nulla servirono i lavori di consolidamento attuati dal Comune, visto che il terremoto del 1980 causò il crollo della volta.
L’edificio venne nuovamente restaurato, ma ne uscì completamente stravolto: la sua lunghezza venne maggiorata del doppio e la copertura venne realizzata con un semplice tetto piano e una piccola cupola in corrispondenza dell’antica area presbiteriale. Di recente fattura sono anche i rosoni sui muri laterali e le aperture oblunga che poste tra quelle circolari.
Descrizione
A causa di restauri e crolli avvenuti nel corso dei secolo, rimane poco dell’architettura, delle opere d’arte e degli arredi originari della chiesa.
Sotto la seconda arcata di sinistra si trova un dipinto su tela raffigurante San Tommaso D’Aquino che riceve il cingolo dagli angeli, databile verso i primi del Settecento. Sempre a sinistra, nella seconda cappella, dove un tempo si trovava il transetto originario, rimane l’altare barocco con intarsi marmorei e paliotto, decorato con motivi vegetali e sormontato da due capitelli corinzi con un timpano spezzato che racchiudono una tela con la Circoncisione di Gesù, databile interno alla seconda metà del XVII secolo. Nella terza cappella di sinistra, invece, è conservata una piccola tela che raffigura San Domenico.
Giunti al presbiterio, troviamo ciò che rimane dell’antica balaustra settecentesca in marmi policromi, l’altare maggiore, anch’esso del XVIII secolo e in marmi policromi, e il quadro di Santa Maria della Libera.
Tornando indietro sul lato destro, sotto alla prima e alla terza arcata sono collocate due tele di settecentesche raffiguranti rispettivamente San Vincenzo Ferrer e San Nicola di Bari. Nella campata corrispondente alla cupola, invece, l’altare laterale è sormontato da un’antica tavola del Santissimo Rosario con quindici misteri, databile tra il XVII e il XVII secolo. nella cappella successiva, invece, troviamo la tela del primo ‘700 raffigurante il Trapasso di San Domenico.
Da ricordare, infine, che sotto i quattro archi delle originarie cappelle, sono posti degli ovali in cui sono raffigurati alcuni Santi Domenicani.
Dove si trova - mappa
Foto
[foldergallery folder=”wp-content/../monumenti/chiese/monumentali/mariaLibera/foto” title=”Gallery title”] Le foto sono tratte da:
Wikipedia

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