Chiesa di Santa Maria del Pianto
Storia e descrizione
La Chiesa di Santa Maria del Pianto si trova all’interno dell’omonimo cimitero, in Via Nuova del Campo.
L’edificio, costruito nel 1657 dall’architetto Francesco Antonio Picchiatti, fu realizzato al di sopra di una grande cava tufacea (collocata a 42 metri di profondità, che i greci utilizzarono per estrarre il materiale necessario alla costruzione delle mura della città) nella quale furono tumulati i resti delle vittime della peste del 1628 e soprattutto di quella del 1656, che arrivò a causare anche più di mille decessi al giorno. Per questo motivo si pensò di costruire in questo luogo un nuovo edificio sacro, in modo che si potesse pregare per tutti i cari scomparsi, sepolti lontano dal centro cittadino.
La facciata, in stile barocco, presenta due torri campanarie identiche, poste alle estremità laterali, ed è scandita verticalmente da due coppie di pilastri. Il portone d’ingresso è sormontato da un bassorilievo raffigurante una Deposizione, mentre, più in alto, si apre un grande finestrone rettangolare.
L’interno, a croce greca, presenta un pavimento Seicentesco maiolicato e custodiva opere di Andrea Vaccaro (oggi conservate a Palazzo Reale) e Luca Giordano (oggi presso la Pinacoteca di Capodimonte), che proprio qui si conquistò il soprannome di “Luca Fapresto” avendo completato in soli due giorni tutte le tele della crociera.
L’edificio, costruito nel 1657 dall’architetto Francesco Antonio Picchiatti, fu realizzato al di sopra di una grande cava tufacea (collocata a 42 metri di profondità, che i greci utilizzarono per estrarre il materiale necessario alla costruzione delle mura della città) nella quale furono tumulati i resti delle vittime della peste del 1628 e soprattutto di quella del 1656, che arrivò a causare anche più di mille decessi al giorno. Per questo motivo si pensò di costruire in questo luogo un nuovo edificio sacro, in modo che si potesse pregare per tutti i cari scomparsi, sepolti lontano dal centro cittadino.
La facciata, in stile barocco, presenta due torri campanarie identiche, poste alle estremità laterali, ed è scandita verticalmente da due coppie di pilastri. Il portone d’ingresso è sormontato da un bassorilievo raffigurante una Deposizione, mentre, più in alto, si apre un grande finestrone rettangolare.
L’interno, a croce greca, presenta un pavimento Seicentesco maiolicato e custodiva opere di Andrea Vaccaro (oggi conservate a Palazzo Reale) e Luca Giordano (oggi presso la Pinacoteca di Capodimonte), che proprio qui si conquistò il soprannome di “Luca Fapresto” avendo completato in soli due giorni tutte le tele della crociera.
Dove si trova - mappa
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