Chiesa di Santa Maria del Soccorso all’Arenella
Storia e descrizione
La Chiesa di Santa Maria del Soccorso all’Arenella si trova in Via Eduardo Massari.
L’edificio venne costruito nel 1607, ma nulla rimane dell’aspetto originario a causa delle modifiche effettuate durante restauri successivi. Nel 700′, infatti, venne rifatta la facciata, il vestibolo e le decorazioni in stucco della volta e delle cappelle, mentre agli anni 60 del Novecento risalgono l’abside e il rivestimento marmoreo della navata.
All’interno, uno degli elementi di maggior spicco è l’affresco settecentesco posto sulla controfacciata, opera anonima raffigurante Santa Monica e Sant’Agostino.
Ai lati della navata centrale si aprono due cappelle: quella di sinistra custodisce un fonte battesimale in marmi commessi del XVIII secolo, un altare e una cona in stucco del XVIII secolo, due statue in legno policromo raffiguranti rispettivamente Cristo e San Giuseppe col Bambino, un dipinto di Salvatore Mollo con Tobia e l’angelo, due tele raffiguranti la Fuga in Egitto e lo Sposalizio della Vergine e, infine, un dipinto del XVIII secolo raffigurante la Crocifissione; nella cappella destra, invece, traviamo un dipinto di Raffaele Spanò raffigurante la Madonna tra le anime purganti (1892), l’altare con cona in stucco del Settecento che custodisce la Madonna col Bambino e, infine, una statua in legno policromo raffigurante San Francesco.
Nel vestibolo troviamo un crocifisso il legno e due acquasantiere del Settecento. L’altare maggiore, invece, il cui ciborio è murato nella parete di fondo è realizzato in marmi policromi nel Settecento ed è frutto dello smembramento dell’originale in seguito al Concilio Vaticano Secondo.
L’edificio venne costruito nel 1607, ma nulla rimane dell’aspetto originario a causa delle modifiche effettuate durante restauri successivi. Nel 700′, infatti, venne rifatta la facciata, il vestibolo e le decorazioni in stucco della volta e delle cappelle, mentre agli anni 60 del Novecento risalgono l’abside e il rivestimento marmoreo della navata.
All’interno, uno degli elementi di maggior spicco è l’affresco settecentesco posto sulla controfacciata, opera anonima raffigurante Santa Monica e Sant’Agostino.
Ai lati della navata centrale si aprono due cappelle: quella di sinistra custodisce un fonte battesimale in marmi commessi del XVIII secolo, un altare e una cona in stucco del XVIII secolo, due statue in legno policromo raffiguranti rispettivamente Cristo e San Giuseppe col Bambino, un dipinto di Salvatore Mollo con Tobia e l’angelo, due tele raffiguranti la Fuga in Egitto e lo Sposalizio della Vergine e, infine, un dipinto del XVIII secolo raffigurante la Crocifissione; nella cappella destra, invece, traviamo un dipinto di Raffaele Spanò raffigurante la Madonna tra le anime purganti (1892), l’altare con cona in stucco del Settecento che custodisce la Madonna col Bambino e, infine, una statua in legno policromo raffigurante San Francesco.
Nel vestibolo troviamo un crocifisso il legno e due acquasantiere del Settecento. L’altare maggiore, invece, il cui ciborio è murato nella parete di fondo è realizzato in marmi policromi nel Settecento ed è frutto dello smembramento dell’originale in seguito al Concilio Vaticano Secondo.
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da:
Wikipedia
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