Chiesa di Monteoliveto o di Sant’Anna dei Lombardi – Interno
Storia e descrizione
L’interno si presenta con un’unica navata e cappelle laterali, con un soffitto a cassettoni. Ai lati dell’ingresso troviamo, in alto, l’affresco di Battistello Caracciolo raffigurante la Gloria degli angeli che sostengono tendaggi (inizio XVII secolo), mentre in basso, vicino gli altari marmorei, dipinti di Girolamo Santacroce, con la Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista e Pietro, e Cristo e San Pietro sulle acque del lago Tiberiade (1524), e di Giovanni Da Nola, che raffigura la Madonna del Soccorso e i Santi Giovanni e Pietro e San Francesco di Paola che salva dei viandanti da una frana (1532). Nella chiesa era anche conservata l’Assunzione della Vergine, di Bernardo Pinturicchio, ora custodita nel Museo di Capodimonte.
Nel presbiterio sono collocati i resti dell’antico altare attribuito a Giovanni da Nola e, dello stesso artista, anche un bassorilievo in cui è rappresentata la Lavanda dei piedi. Infondo, sulla parete dell’abside, è collocata una tela di Angelo Mozzillo con l’Educazione della Vergine (1804).
Nel presbiterio sono collocati i resti dell’antico altare attribuito a Giovanni da Nola e, dello stesso artista, anche un bassorilievo in cui è rappresentata la Lavanda dei piedi. Infondo, sulla parete dell’abside, è collocata una tela di Angelo Mozzillo con l’Educazione della Vergine (1804).
Le cappelle di destra
Nella prima cappella di destra è conservata l’Annunciazione tra i Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, opera di Benedetto da Maiano del 1489. Nella terza cappella e nella quarta si trovano due affreschi di Andrea Malinconico, raffiguranti rispettivamente Storie di sant’Antonio da Padova e Storie della Passione. Sempre nella terza cappella sono conservati anche l’altare in marmo di Annibale Caccavello e la statua di Sant’Antonio da Padova, realizzata probabilmente da Girolamo Santacroce. Nella quinta cappella, infine, si trova il monumento funebre di Cesare Bosco, opera del 1740 di Matteo Bottiglieri. Sempre sulla destra, si accede all’Oratorio del santo Sepolcro dove è conservata una Pietà, realizzata nel 1492 da Guido Mazzoni, composta da otto statue in terracotta che arricchiscono la scena; inoltre, nello stesso ambiente, si trovano due rilievi di Girolamo D’Auria, raffiguranti la Resurrezione (1567) e la Sepoltura di Cristo. Proseguendo sulla destra, si incontra la Cappella del’Assunta in cui è presente l’Assunta (fine XVI secolo) di Girolamo Santafede e un affresco raffigurante un Monaco Olivetano attribuito a Giorgio Vasari.
Le cappelle di sinistra
Nelle di sinistra, si comincia dalla Cappella Piccolomini, in cui sono conservate una Crocifissione di Guido Mazzoni, il Cenotafio di Maria d’Aragona (1479), iniziato da Antonio Rossellino e terminato di Benedetto da Maiano, e la Natività di Antonio Rossellino. Nella seconda cappella, invece, è posta un’opera di Fabrizio Santafede, raffigurante la Madonna con Angeli, San Benedetto e San Tommaso d’Aquino. Nella terza cappella è conservata una tela di Paolo De Matteis in cui sono raffigurati i Santi Mauro e Placido, mentre in quella successiva, sempre dello stesso artista, affreschi con Storie del Beato Bernardo Tolomei. Infine, nella quinta cappella, troviamo la statua di San Giovanni Battista, eseguita da Giovanni da Nola nel 1516, affreschi di Nicola Malinconico con Storie del Battista e altri dipinti di Paolo De Matteis.
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