Chiesa di San Severo Fuori le Mura
Storia e descrizione
La Chiesa di San Severo fuori le Mura si trova in Piazzetta San Severo a Capodimonte.
La chiesa venne costruita nel 1680, sul luogo in cui, sin dal IV secolo il vescovo Severo vi aveva realizzato il proprio sepolcro e le catacombe che, oggi, si trovano al di sotto della navata (mentre le spoglie del vescovo vennero traslate in San Giorgio Maggiore).
Il progetto, affidato all’architetto Dionisio Lazzari, consentì alla chiesa di guadagnare spazio soprattutto sul fondo dell’edificio dove venne ricavato il coro e ampliata l’area absidale. I lavori furono definitivamente completati quando lo stuccatore Luise Lago terminò le decorazioni e, infine, nel 1980 Biase Tizza sostituì l’altare maggiore con uno più consono ai nuovi volumi.
La facciata presenta un particolare coloro rosso, suddivisa in due ordini a loro volta scanditi da lesene corinzie. In basso, troviamo il portale d’ingresso sormontato da un timpano curvilineo, mentre il secondo ordine, di forma arrotondata, accompagna il grande finestrone centrale fino al grande timpano triangolare. Alle spalle della facciata si intravede la maestosa cupola, posta all’incrocio tra presbiterio e transetto, che conferisce all’interno luce e spazio.
L’interno custodisce alcune opere di notevole interesse artistico, sui cui spiccano sicuramente le catacombe e i suoi affreschi, raggiungibili attraverso un cunicolo che si apre nella terza cappella di sinistra.
Nel presbiterio troviamo due tele di Paolo De Matteis del 1709 raffiguranti la Visitazione e la Madonna del Rosario, traslate dalla Chiesa del Divino Amore. Nel transetto sinistro, invece, spicca un rilievo marmoreo del XVII secolo raffigurante la Madonna col Bambino
La chiesa venne costruita nel 1680, sul luogo in cui, sin dal IV secolo il vescovo Severo vi aveva realizzato il proprio sepolcro e le catacombe che, oggi, si trovano al di sotto della navata (mentre le spoglie del vescovo vennero traslate in San Giorgio Maggiore).
Il progetto, affidato all’architetto Dionisio Lazzari, consentì alla chiesa di guadagnare spazio soprattutto sul fondo dell’edificio dove venne ricavato il coro e ampliata l’area absidale. I lavori furono definitivamente completati quando lo stuccatore Luise Lago terminò le decorazioni e, infine, nel 1980 Biase Tizza sostituì l’altare maggiore con uno più consono ai nuovi volumi.
La facciata presenta un particolare coloro rosso, suddivisa in due ordini a loro volta scanditi da lesene corinzie. In basso, troviamo il portale d’ingresso sormontato da un timpano curvilineo, mentre il secondo ordine, di forma arrotondata, accompagna il grande finestrone centrale fino al grande timpano triangolare. Alle spalle della facciata si intravede la maestosa cupola, posta all’incrocio tra presbiterio e transetto, che conferisce all’interno luce e spazio.
L’interno custodisce alcune opere di notevole interesse artistico, sui cui spiccano sicuramente le catacombe e i suoi affreschi, raggiungibili attraverso un cunicolo che si apre nella terza cappella di sinistra.
Nel presbiterio troviamo due tele di Paolo De Matteis del 1709 raffiguranti la Visitazione e la Madonna del Rosario, traslate dalla Chiesa del Divino Amore. Nel transetto sinistro, invece, spicca un rilievo marmoreo del XVII secolo raffigurante la Madonna col Bambino
Dove si trova - mappa