Chiesa di Santa Teresa degli Scalzi
Storia e architettura
La Chiesa di Santa Teresa degli Scalzi, detta anche Santa Teresa al Museo, è ubicata nell’omonima via, insieme al convento e ai suoi chiostri.
La struttura venne costruita tra il 1604 e il 1612 per volere dei Carmelitani Scali, grazie alle offerte raccolte dal frate spagnolo Pietro della Madre di Dio e alle donazioni del Reggente Martos de Gorostiola. Così, dopo aver acquistato il palazzo del duca di Nocera, il progetto per la costruzione del complesso venne affidato a Giovan Giacomo di Conforto. In seguito, nel 1640, Cosimo Fanzago fu ingaggiato per la costruzione della Cappella di Santa Teresa d’Avila e per la modifica della facciata, delle scale e di qualche elemento interno.
Nel 1679, l’architetto Francesco Antonio Picchiatti lavorò alla sagrestia e al monastero, mentre nel 1835 la scala a doppio rampante venne restaurata.
La struttura venne costruita tra il 1604 e il 1612 per volere dei Carmelitani Scali, grazie alle offerte raccolte dal frate spagnolo Pietro della Madre di Dio e alle donazioni del Reggente Martos de Gorostiola. Così, dopo aver acquistato il palazzo del duca di Nocera, il progetto per la costruzione del complesso venne affidato a Giovan Giacomo di Conforto. In seguito, nel 1640, Cosimo Fanzago fu ingaggiato per la costruzione della Cappella di Santa Teresa d’Avila e per la modifica della facciata, delle scale e di qualche elemento interno.
Nel 1679, l’architetto Francesco Antonio Picchiatti lavorò alla sagrestia e al monastero, mentre nel 1835 la scala a doppio rampante venne restaurata.
L'interno
L’ingresso è anticipato dalla scala a doppio rampante, grazie alla quale si arriva al portale d’ingresso, affiancato dalle statue di Santa Teresa d’Avila e San Giovanni della Croce, inserite in due nicchie della facciata progettata da Cosimo Fanzago.
L’interno è a croce latina, con navata unica e cappelle laterali. Nella terza cappella destra sono conservati affreschi di Giovan Bernardo Azzolino, mentre nella seconda a sinistra quelli di Battistello Caracciolo raffiguranti Storie dell’Ordine Carmelitano, eseguiti tra il 1616 e il 1620. Nel transetto, invece, troviamo due tele di Giacomo del Po con la Fuga dall’Egitto e San Giovanni della Croce alla Battaglia di Praga (1708). Nella Cappella di San Giuseppe, Fabrizio Santafede eseguì San Giuseppe e Gesù Bambino, mentre nell’abside sono conservati due dipinti di Paolo De Matteis raffiguranti la Madonna del Carmine che dà lo scapolare a San Simone Stock e Santa Teresa che scrive la sua regola. In sagrestia è conservato un dipinto di Luca Giordano con l’Estasi di Santa Caterina.
L’altare maggiore è un’opera di Giuseppe Sanmartino, realizzata tra il 1748 e il 1748, proveniente dalla chiesa del Divino Amore. L’altare precedente, realizzato da Dionisio Lazzari nel 1672, presenta anche due porte laterali (1691) e un ciborio più recente (1772), tutti realizzati con pietre policromo e bronzo dorato. L’opera, per la sua bellezza e preziosità, dal 1808 arricchisce la Cappella Reale del Palazzo Reale di Napoli.
L’interno è a croce latina, con navata unica e cappelle laterali. Nella terza cappella destra sono conservati affreschi di Giovan Bernardo Azzolino, mentre nella seconda a sinistra quelli di Battistello Caracciolo raffiguranti Storie dell’Ordine Carmelitano, eseguiti tra il 1616 e il 1620. Nel transetto, invece, troviamo due tele di Giacomo del Po con la Fuga dall’Egitto e San Giovanni della Croce alla Battaglia di Praga (1708). Nella Cappella di San Giuseppe, Fabrizio Santafede eseguì San Giuseppe e Gesù Bambino, mentre nell’abside sono conservati due dipinti di Paolo De Matteis raffiguranti la Madonna del Carmine che dà lo scapolare a San Simone Stock e Santa Teresa che scrive la sua regola. In sagrestia è conservato un dipinto di Luca Giordano con l’Estasi di Santa Caterina.
L’altare maggiore è un’opera di Giuseppe Sanmartino, realizzata tra il 1748 e il 1748, proveniente dalla chiesa del Divino Amore. L’altare precedente, realizzato da Dionisio Lazzari nel 1672, presenta anche due porte laterali (1691) e un ciborio più recente (1772), tutti realizzati con pietre policromo e bronzo dorato. L’opera, per la sua bellezza e preziosità, dal 1808 arricchisce la Cappella Reale del Palazzo Reale di Napoli.
La Cappella di Santa Teresa
Alla sinistra dell’abside, si apre la Cappella di Santa Teresa venne progettata nel 1640 da Cosimo Fanzago e presenta decorazioni in marmo commesse e stucchi, con sculture in stucco e due dipinti di Ippolito Borghese. All’interno è conservata anche una statua di Santa Teresa, in argento, realizzata nel 1798 come copia di quella esistente nella Chiesa di Santa Teresa a Chiaia. Inoltre, sono ormai andati persi alcuni affreschi di Massimo Stanzione.
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da:
Wikipedia
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