Chiesa di Santa Maria a Cappella Nuova
Storia e descrizione
La Chiesa di Santa Maria a Cappella Nuova si trovava in Piazza dei Martiri.
La chiesa (nella foto è come la si vede in un dipinto risalente 1782 di Thomas Jones) venne costruita nel 1625 per volontà del cardinale Francesco III Boncompagni (che poi vi venne seppellito nel 1645), abate dell’abbazia di Santa Maria a Cappella, che decise di ampliare una preesistente cappella nella quale suscitava grande devozione popolare un’immagine della Madonna. I lavori vennero affidati a Pietro De Marino e il nuovo edificio fu chiamato Santa Maria a Cappella Nuova, per distinguerla da quella più antica che, di conseguenza, venne da allora identificata come “a Cappella Vecchia”.
La chiesa subì ingenti danni durante il terremoto del 1805 e il governo francese colse l’occasione per demolire l’edificio (tra il 1807 e il 1812), lasciando libero lo spazio per realizzare un mercato, poi mai costruito. In questa occasione, tutto ciò che conteneva l’edificio andò perduto. A seguito dell’apertura dell’attuale via Morelli, nel 1855, venne realizzato da Enrico Alvino Palazzo Nunziante che andò ad occupare il lato della piazza lasciato libero dalla distruzione della chiesa.
L’interno, a croce greca, custodiva importanti opere tra cui due statue di San Giovanni Battista e San Benedetto e un’edicola in marmo sorretta da quattro colonne, opere di Cosimo Fanzago. Le decorazioni dell’abside e il ciborio, invece, vennero completate nel 1645 da Francesco Borromini. Infine, oltre ai numerosi quadri posti nelle quattro cappelle laterali, alcune fonti segnalano, sulla facciata, anche delle statue in stucco realizzate da Francesco Celebrano.
La chiesa (nella foto è come la si vede in un dipinto risalente 1782 di Thomas Jones) venne costruita nel 1625 per volontà del cardinale Francesco III Boncompagni (che poi vi venne seppellito nel 1645), abate dell’abbazia di Santa Maria a Cappella, che decise di ampliare una preesistente cappella nella quale suscitava grande devozione popolare un’immagine della Madonna. I lavori vennero affidati a Pietro De Marino e il nuovo edificio fu chiamato Santa Maria a Cappella Nuova, per distinguerla da quella più antica che, di conseguenza, venne da allora identificata come “a Cappella Vecchia”.
La chiesa subì ingenti danni durante il terremoto del 1805 e il governo francese colse l’occasione per demolire l’edificio (tra il 1807 e il 1812), lasciando libero lo spazio per realizzare un mercato, poi mai costruito. In questa occasione, tutto ciò che conteneva l’edificio andò perduto. A seguito dell’apertura dell’attuale via Morelli, nel 1855, venne realizzato da Enrico Alvino Palazzo Nunziante che andò ad occupare il lato della piazza lasciato libero dalla distruzione della chiesa.
L’interno, a croce greca, custodiva importanti opere tra cui due statue di San Giovanni Battista e San Benedetto e un’edicola in marmo sorretta da quattro colonne, opere di Cosimo Fanzago. Le decorazioni dell’abside e il ciborio, invece, vennero completate nel 1645 da Francesco Borromini. Infine, oltre ai numerosi quadri posti nelle quattro cappelle laterali, alcune fonti segnalano, sulla facciata, anche delle statue in stucco realizzate da Francesco Celebrano.
Dove si trovava - mappa