Chiostri di Santa Patrizia

I Chiostri di Santa Patrizia si trovano tra Via Luciano Armanni e Vico Limoncello.
La loro fondazione risale al XIII secolo, per volontà dei monaci Basiliani che, successivamente, lasciarono il posto alle monache benedettine che vi rimasero fino al 1648. Sede della facoltà di medicina, rimasero ben conservati fino alla fine del XIX secolo, quando durante la ristrutturazione della sede universitaria il Chiostro Maggiore venne deturpato. Fino ad allora, infatti, vi erano custoditi degli affreschi raffiguranti Storie di Cristo e Santa Patriza, di autore ignoto, che vennero imbiancati; ne rimane visibile solo qualche traccia nel corridoio che conduceva alla cappella delle monache. Inoltre, il chiostro custodiva il pozzo che, secondo la tradizione, era stato utilizzato da Flavio Belisario durante l’assedio di Napoli del 537 per entrare in città attraverso l’acquedotto sotterraneo.
Il chiostro minore, invece, è di scarso interesse artistico, ma, oltre al giardino, ospita il Museo di Anatomia Umana.