Chiostri di San Tommaso d’Aquino

Storia e descrizione
I Chiostri di San Tommaso d’Aquino facevano parte dell’omonimo complesso, situato tra Via Medina e Via Toledo, nel luogo oggi occupato dai palazzi dell’Intendenza di Finanza e della Banca Nazionale del Lavoro.
Un primo chiostro, progettato dall’architetto Fra Nuvolo, aveva una forma ovale ed era accessibile da un ingresso su Via Toledo. Venne affrescato da Giovan Battista di Pino, lo stesso artista che si occupò delle decorazioni del Chiostro di Santa Maria della Sanità. Dopo lo smottamento che interessò l’area nel 1656, fu riaffrescato da Andrea Viola e Nicola Vaccaro.
Il secondo chiostro, molto più grande, presentava una pianta quadrata con otto arcate per lato e corpi di fabbrica che si sviluppavano su due ordini. Qui si trovava anche la sala della Congregazione dei Fratelli del Rosario, dove erano custodite varie tele raffiguranti i misteri della Passione di Cristo realizzate da Andrea Vaccaro. Tra queste la Crocifissione, oggi esposta presso il Museo Nazionale di Berlino, realizzata tra il 1660 e il 1670 con aggiunte del figlio Nicola.
Nel 1778 il chiostro grande divenne sede provvisoria della Borsa dei Cambi fino al 1825, anno in cui fu completata la nuova sede presso Palazzo San Giacomo.
Dove si trovano - mappa
<< Chiesa di San Tommaso d'Aquino

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