Casa del Salvatore
Storia e architettura
La Casa del Salvatore si trova in un’area compresa tra Via Mezzocannone, Vico Giuseppe Orilia e Via Giovanni Paladino.
Il complesso comprende il Chiostro del Salvatore, il Chiostro Monumentale (noto anche come Cortile delle Statue) e, al centro, la Basilica del Gesù Vecchio dell’Immacolata di Don Placido.
Nacque come Collegio Massimo dei Gesuiti, quando nel 1544 i padri gesuiti comprarono il quattrocentesco palazzo di Gian Tommaso Carafa per costruire delle scuole e una nuova chiesa. I lavori furono inizialmente seguiti da Polidoro Cafaro e, successivamente, dall’architetto gesuita Giovanni Tristano, a sua volta sostituito da un suo allievo, Giovanni De Rosis. In seguito, nel 1558, l’ordine acquisì anche la casa di Giovanni Cominata e la vicina diaconia, di poca paleocristiana, dedicata ai Santi Giovanni e Paolo, poi distrutta per costruire il presbiterio e la sacrestia della prima chiesa cinquecentesca, poi a sua volta parzialmente demolita durante successivi lavori di modifica.
Nel 1571 fu acquisito anche il palazzo di Andrea d’Evoli, operazione che rese possibile anche l’avvio dei lavori per la costruzione del chiostro cinquecentesco progettato da Giovanni De Rosis, i cui lavori durarono fino al 1578. Successivamente fu realizzato anche il Chiostro Monumentale (l’attuale Cortile delle Statue) che fu iniziato nel 1605 e completato nel 1653 su progetto dell’architetto gesuita Giuseppe Valeriano.
Tra il 1614 e il 1624, invece, fu costruita la basilica, su progetto del gesuita Pietro Provedi. Fu poi completata dal padre Agazio Stoia e consacrata nel 1632.
Nel corso degli anni vennero effettuati vari restauri come quello di Cosimo Fanzago, tra il 1630 e il 1654, che riguardò il portale d’ingresso al collegio, i portali del cortile monumentale, la scala principale e la chiesa, quello di Gioan Domenico Vinaccia, tra il 1671 e 1688, che modificò la cappella e la facciata della chiesa, e quello di Dionisio Lazzarì, che si concentro sul refettorio e sulla biblioteca.
Nel 1767 Ferdinando IV di Borbone espulse l’ordine dei gesuiti dal regno e, dopo aver nominato il complesso “Casa del Salvatore”, vi trasferì le “pubbliche scuole” e, nel 1770, vi fondò il Real Convitto del Salvatore. Per adattare le strutture alla nuova destinazione, tra il 1768 e il 1769, furono eseguiti alcuni lavori da Mario Gioffredo e da Ferdinando Fuga. Il Convitto venne soppresso nel 1799 e nel 1808 il complesso diventò sede del Collegio reale, poi trasformato in liceo nel 1812. Tra il 1806 e il 1808, l’architetto Stefano Gasse fu impegnato in alcuni lavori per volere di Giuseppe Bonaparte che assegnò molti locali all’Università che nel 1860, abolito anche il liceo, annesse anche i rimanenti spazi.
Del complesso fanno anche parte la Società nazionale di Scienze, Lettere e arti in Napoli, l’Accademia Pontaniana, la biblioteca universitaria di Napoli, e i principali musei scientifici napoletani (quattro fanno parte del Centro musei delle scienze naturali e fisiche): il Museo di Fisica, il Museo di Antropologia, il Museo di Paleontologia, il Museo di Mineralogia e il Museo di Zoologia.
Il complesso comprende il Chiostro del Salvatore, il Chiostro Monumentale (noto anche come Cortile delle Statue) e, al centro, la Basilica del Gesù Vecchio dell’Immacolata di Don Placido.
Nacque come Collegio Massimo dei Gesuiti, quando nel 1544 i padri gesuiti comprarono il quattrocentesco palazzo di Gian Tommaso Carafa per costruire delle scuole e una nuova chiesa. I lavori furono inizialmente seguiti da Polidoro Cafaro e, successivamente, dall’architetto gesuita Giovanni Tristano, a sua volta sostituito da un suo allievo, Giovanni De Rosis. In seguito, nel 1558, l’ordine acquisì anche la casa di Giovanni Cominata e la vicina diaconia, di poca paleocristiana, dedicata ai Santi Giovanni e Paolo, poi distrutta per costruire il presbiterio e la sacrestia della prima chiesa cinquecentesca, poi a sua volta parzialmente demolita durante successivi lavori di modifica.
Nel 1571 fu acquisito anche il palazzo di Andrea d’Evoli, operazione che rese possibile anche l’avvio dei lavori per la costruzione del chiostro cinquecentesco progettato da Giovanni De Rosis, i cui lavori durarono fino al 1578. Successivamente fu realizzato anche il Chiostro Monumentale (l’attuale Cortile delle Statue) che fu iniziato nel 1605 e completato nel 1653 su progetto dell’architetto gesuita Giuseppe Valeriano.
Tra il 1614 e il 1624, invece, fu costruita la basilica, su progetto del gesuita Pietro Provedi. Fu poi completata dal padre Agazio Stoia e consacrata nel 1632.
Nel corso degli anni vennero effettuati vari restauri come quello di Cosimo Fanzago, tra il 1630 e il 1654, che riguardò il portale d’ingresso al collegio, i portali del cortile monumentale, la scala principale e la chiesa, quello di Gioan Domenico Vinaccia, tra il 1671 e 1688, che modificò la cappella e la facciata della chiesa, e quello di Dionisio Lazzarì, che si concentro sul refettorio e sulla biblioteca.
Nel 1767 Ferdinando IV di Borbone espulse l’ordine dei gesuiti dal regno e, dopo aver nominato il complesso “Casa del Salvatore”, vi trasferì le “pubbliche scuole” e, nel 1770, vi fondò il Real Convitto del Salvatore. Per adattare le strutture alla nuova destinazione, tra il 1768 e il 1769, furono eseguiti alcuni lavori da Mario Gioffredo e da Ferdinando Fuga. Il Convitto venne soppresso nel 1799 e nel 1808 il complesso diventò sede del Collegio reale, poi trasformato in liceo nel 1812. Tra il 1806 e il 1808, l’architetto Stefano Gasse fu impegnato in alcuni lavori per volere di Giuseppe Bonaparte che assegnò molti locali all’Università che nel 1860, abolito anche il liceo, annesse anche i rimanenti spazi.
Del complesso fanno anche parte la Società nazionale di Scienze, Lettere e arti in Napoli, l’Accademia Pontaniana, la biblioteca universitaria di Napoli, e i principali musei scientifici napoletani (quattro fanno parte del Centro musei delle scienze naturali e fisiche): il Museo di Fisica, il Museo di Antropologia, il Museo di Paleontologia, il Museo di Mineralogia e il Museo di Zoologia.
Foto
[foldergallery folder=”wp-content/../monumenti/complessi/casaSalvatore/foto” title=”Gallery title”]
Alcune foto sono tratte da:
Wikipedia
Wikipedia
Dove si trova - mappa
Basilica del Gesù Vecchio >> |