Convento di San Gennaro alla Solfatara

Il Convento di San Gennaro alla Solfatara si trova in Via San Gennaro Agnano a Pozzuoli, ma è comunque annoverato tra le proprietà del Comune di Napoli.
Il convento e la chiesa sorgono nel luogo in cui nel 305, Gennaro, Vescovo di Benevento, fu martirizzato. Le prime notizie parlano della costruzione di una basilica tra la fine del VI e l’inizio del VII secolo. Nel corso della storia il luogo di culto subì numerosi danni soprattutto a causa di eventi naturali, come l’eruzione del 1190 della vicina solfatara e svariati terremoti, culminati con l’eruzione che causò la formazione del Monte Nuovo nel 1538.
La chiesa fu ricostruita e ampliata tra il 1574 e il 1580, a spese del Comune di Napoli, questa volta insieme anche ad un convento, affidato sin dal 1582 ai Frati Minori Cappuccini. Tra il 1701 e il 1708, l’architetto Ferdinando Sanfelice si occupò dei lavori per nuovi ampliamenti e abbellimenti. Purtroppo, un incendio scoppiato nella notte tra il 21 e il 22 febbraio del 1860 lo semidistrusse. Il complesso fu prontamente restaurato, su progetto dell’architetto Ignazio Rispoli, e arricchito nel 1926 da marmi e dipinti di Luigi Tammaro.
Oggi l’intera struttura risulta disposta su vari terrazzamenti, utilizzati soprattutto per orti e giardini. Il convento, accessibile attraverso un ingresso alla destra di quello della chiesa, si sviluppa su due piani: al primo troviamo le celle per i monaci, rivolte verso la città di Pozzuoli, mentre al piano terra sono i servizi e la foresteria. Al centro, un piccolo chiostro.
Durante gli anni, l’aspetto originario del complesso è stato più volte modificato, perdendo quasi totalmente la sua forma cinquecentesca. L’orto e i giardini, per esempio, risultano ridotti di molto a causa della costruzione del Tubercolosario (poi sede dell’Ospedale del Sovrano Ordine Militare di Malta), avvenuta ad inizio Novecento, che, ancora oggi, occupa completamente due terrazze.