Complesso di Santa Maria di Betlemme
Storia e architettura
Il Complesso di Santa Maria di Betlemme si trova in Salita Betlemme.
L’edificio venne costruito nel XVII secolo e aperto nel 1653, riadattando una preesistente villa di Carlo Tappia risalente agli inizi del secolo.
Inizialmente il convento era caratterizzato da un ordine gigante sulle facciate interne e su quella meridionale. Su quest’ultima, inoltre, si apriva un notevole portale in piperno che conduceva all’interno verso un chiostro, realizzato su tre piani differenti: a monte, un giardino pensile molto curato e, più a valle, un vero e proprio chiostro con un porticato scandito da dieci arcate per lato. Qui si affacciavano i dormitori, le cui finestre erano decorate da cornici in stucco realizzate su progetto di Luca Vecchione nella prima metà del XVIII secolo. Oggi, questo spazio è deturpato dalla presenza di un palazzo abusivo di nove piani, mentre le arcate del portico sono state murate. Fino al XIX secolo, inoltre, accanto al complesso monastico si trovavano altri due piccoli chiostri, realizzati anch’essi su due piani diversi.
La chiesa fu eretta su progetto dell’architetto Dionisio Lazzari, ma completata solo dopo la sua morte grazie all’intervento di Arcangelo Guglielmelli, che si preoccupò anche di riparare i danni subiti dal complesso a causa del terremoto del 1688.
Dopo la soppressione degli Ordini religiosi del 1809 gli ambienti vennero adattati ad appartamenti privati per le gendarmerie. Altre modifiche vennero attuate dopo l’Unità d’Italia, mentre il palazzo al centro del chiostro fu costruito durante gli anni Cinquanta del ‘900.
L’edificio venne costruito nel XVII secolo e aperto nel 1653, riadattando una preesistente villa di Carlo Tappia risalente agli inizi del secolo.
Inizialmente il convento era caratterizzato da un ordine gigante sulle facciate interne e su quella meridionale. Su quest’ultima, inoltre, si apriva un notevole portale in piperno che conduceva all’interno verso un chiostro, realizzato su tre piani differenti: a monte, un giardino pensile molto curato e, più a valle, un vero e proprio chiostro con un porticato scandito da dieci arcate per lato. Qui si affacciavano i dormitori, le cui finestre erano decorate da cornici in stucco realizzate su progetto di Luca Vecchione nella prima metà del XVIII secolo. Oggi, questo spazio è deturpato dalla presenza di un palazzo abusivo di nove piani, mentre le arcate del portico sono state murate. Fino al XIX secolo, inoltre, accanto al complesso monastico si trovavano altri due piccoli chiostri, realizzati anch’essi su due piani diversi.
La chiesa fu eretta su progetto dell’architetto Dionisio Lazzari, ma completata solo dopo la sua morte grazie all’intervento di Arcangelo Guglielmelli, che si preoccupò anche di riparare i danni subiti dal complesso a causa del terremoto del 1688.
Dopo la soppressione degli Ordini religiosi del 1809 gli ambienti vennero adattati ad appartamenti privati per le gendarmerie. Altre modifiche vennero attuate dopo l’Unità d’Italia, mentre il palazzo al centro del chiostro fu costruito durante gli anni Cinquanta del ‘900.
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da:
Wikipedia e da Blog Achille della Ragione
Wikipedia e da Blog Achille della Ragione
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