Reggia di Capodimonte – Giardino

Descrizione
vialone di mezzo palazzo reale di capodimonteL’ingresso al giardino è possibile attraverso la Porta Grande che, accanto al cancello d’ingresso presenta ancora le garitte laterali in cui si posizionavano le guardie reali. All’interno troviamo il bosco così come lo si poteva ammirare nel XVIII secolo, frutto della passione di Carlo di borbone che, nel 1742, affidò all’architetto Ferdinando Sanfelice di progettare e organizzare i circa centoventiquattro ettari di parco, nel quale vennero inserite piante secolari come lecci, tigli, querce, castagni e olmi. Nella parte più a sud del giardino, inoltre, è possibile raggiungere il Belvedere, dal quale è possibile arrivare ad ammirare tutta la penisola sorrentina che si affaccia sul Golfo di Napoli. Qui si trova anche la fontana del belvedere, con una scultura recuperata dal giardino Torre della Real Casa Savoia.
Tra la Palazzina dei Principi e le scuderie, si passa attraverso la Porta di Mezzo, dalla quale partono cinque viali che si addentrano nel parco. Quello centrale, lungo 1250 metri, è affiancato da numerosi alberi ed è denominato anche “vialone del Gigante”, per via della grande statua posta dal Fuga alla sua estremità finale. Infine, di fronte alla reggia, trova spazio un giardino all’inglese realizzato dal botanico Friedrich Dehnhardt.
La palazzina dei principi
palazzina dei principi palazzo reale di capodimonteQuesta è la struttura più antica di tutto il complesso, visto che esisteva già prima che si decidesse di attuare il progetto di costruzione della reggia. Infatti, l’edificio era di proprietà della nobile famiglia Carmignano, marchese d’Acquaviva, ed era considerata come uno dei luoghi di villeggiatura più belli di tutta la zona. Così, nel 1826, Francesco I decise di destinarla a sede per i Principi. In seguito, ad inizio Novecento, la parte di giardino di fronte alla palazzina fu arricchita con statue, palme nane e Canarie.
La fabbrica di porcellane
L’edificio, costruito nel 1743 da Ferdinando Sanfelice, ospitò fino al 1759 la “Real Fabbrica della Porcellana”, famosa e rinomata in tutto il regno. La sua presenza è evidenziata dal giglio borbonico che, ancora oggi, viene impresso sulle produzioni provenienti dall’edificio, il quale ospita l’Istituto professionale di Stato “Giovanni Caselli”, specializzato nel preparare tecnici per la produzione di lavorati in ceramica.
L'eremo dei cappuccini
eremo dei cappuccini palazzo reale di capodimonteQuesto edificio, situato in una delle zone più nascoste del parco, venne realizzato tra il 1815 e il 1817, quando re Ferdinado IV volle omaggiare i monaci come ringraziamento per aver riconquistato il regno dopo la parentesi francese.
Nell’occasione, questa struttura, adibita in precedenza a fagianeria, venne dotata di dormitori, di una chiesetta, di un cimitero e di due giardini con alberi da frutto.
Il casino della regina
casino della regina palazzo reale di capodimonteIn questa zona del giardino vennero innestate piante esotiche, come maleuca, acacia ed eucalipto, in modo da creare l’atmosfera migliore per l’edificio, destinato ad ospitare i reali durante la caccia e le feste “private” dei vari personaggi che animavano la vita di corte. Nelle vicinanze, inoltre, vi era un giardino settecentesco, del quale rimangono vari alberi di agrumi.
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