Palazzo Ciccarelli
Storia e architettura
Palazzo Ciccarelli si trova in piazza Santa Maria degli Angeli 1.
L’edificio si trova all’angolo con via Monte di Dio e, insieme a quello all’inizio di quest’ultima via, già nel 1575 apparteneva ai principi di Melfi del Carretto Doria. Entrambi passarono in eredità al marchese di Torriglia che, nel 1595, li vendette ai monaci Teatini. Infine, da questi ultimi passarono a don Pietro Castellet, reggente della Vicaria, che si preoccupò di abbellirli e restaurarli in previsione dell’arrivo in città del Cardinale Zapata, che fu ospitato nel palazzo prima di andare ad abitare nel palazzo in piazza Trieste e Trento.
In seguito, il figlio del Castellet, Luigi, nel 1642 cedette i due immobili al nuovo reggente della Vicaria, don Diego Bernardo Zuffa, sposo di Caterina di Castiglia, e da questi alle figlie. Successivamente il marchese di Cesavolpe, don Francesco Ciccarelli, acquistò entrambi i palazzi che commissionò dei nuovi lavori di abbellimento all’architetto Cesare Cardona che ne fece una dimora di gran lusso e grandiosità, tanto da essere considerato uno dei palazzi più belli del tempo.
In seguito, dopo un periodo avaro di notizie, si sa che all’inizio del XX secolo l’immobile divenne di proprietà della famiglia Del Balzo in seguito al matrimonio tra don Nicola Del Balzo e Enrichetta Ciccarelli, rispettivamente duca di Presenzano e marchesa di Casavolpe.
L’edificio si trova all’angolo con via Monte di Dio e, insieme a quello all’inizio di quest’ultima via, già nel 1575 apparteneva ai principi di Melfi del Carretto Doria. Entrambi passarono in eredità al marchese di Torriglia che, nel 1595, li vendette ai monaci Teatini. Infine, da questi ultimi passarono a don Pietro Castellet, reggente della Vicaria, che si preoccupò di abbellirli e restaurarli in previsione dell’arrivo in città del Cardinale Zapata, che fu ospitato nel palazzo prima di andare ad abitare nel palazzo in piazza Trieste e Trento.
In seguito, il figlio del Castellet, Luigi, nel 1642 cedette i due immobili al nuovo reggente della Vicaria, don Diego Bernardo Zuffa, sposo di Caterina di Castiglia, e da questi alle figlie. Successivamente il marchese di Cesavolpe, don Francesco Ciccarelli, acquistò entrambi i palazzi che commissionò dei nuovi lavori di abbellimento all’architetto Cesare Cardona che ne fece una dimora di gran lusso e grandiosità, tanto da essere considerato uno dei palazzi più belli del tempo.
In seguito, dopo un periodo avaro di notizie, si sa che all’inizio del XX secolo l’immobile divenne di proprietà della famiglia Del Balzo in seguito al matrimonio tra don Nicola Del Balzo e Enrichetta Ciccarelli, rispettivamente duca di Presenzano e marchesa di Casavolpe.
Tratto da: Aurelio De Rose, I palazzi di Napoli, Roma, Newton & Compton, 2001
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