Palazzo De Horatiis

Storia e architettura
Il palazzo De Horatiis è situato in via Costantinopoli, al civico numero 6.
La costruzione del palazzo viene attribuita a Ferdinando Sanfelice, che acquistato il terreno per edificarvi un teatro, cambiò idea e optò per il palazzo. La sua realizzazione, però, non era vista di buon occhio dai monaci del retrostante convento che, alla fine, ottennero che nessuna finestra venisse aperta verso il monastero e che il terrazzo potesse essere usato dai religiosi. Dello stesso Sanfelice, inoltre, è probabilmente anche la scala interna che si apre sul cortile.
Il palazzo deve il suo nome a Cosimo de Horatiis, chirurgo vissuto tra il 1777 e il 1830 durante il regno di Francesco I, custodiva in una pinacoteca opere di vari artisti, tra cui Salvator Rosi, Caracci, Bronzino e Remebrand. Inoltre, possedeva una ricca biblioteca di testi rari o addirittura unici riguardanti la sua professione. Inoltre, all’interno dell’edificio visse anche Pietro Sabatini, politico vissuto tra il 1793 e il 1863, che fondò il giornale “Roma”.
Sulla sua facciata è posta un’epigrafe in ricordo della Porta Costantinopoli, ivi costruita per volere di don Pedro de Toldo e demolita nel 1882. Un’altra epigrafe, ormai andata perduta, ricordava la presenza dell’agronomo Alessandro de Horatiis che, nel giardino del palazzo, coltivava piante rare.

Tratto da: Aurelio De Rose, I palazzi di Napoli, Roma, Newton & Compton, 2001

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