Palazzo De Rosa
Storia e architettura
Palazzo De Rosa si trova in via Toledo 429.
In un primo momento, la costruzione dell’edificio era stata commissionata all’architetto Pietro Valente dal principe Pignatelli di Monteleone, ma questa rimase incompiuta. Qualche anno più tardi, nel 1825, l’intera area venne acquistata da Francesco De Rosa, figlio di un ricchissimo costruttore di Afragola. Così, l’anno successivo, lo stesso architetto che aveva curato i precedenti lavori fu richiamato per completare e riadattare la sua opera. Infatti, per prima cosa, il Valente si preoccupò di modificare la pianta del palazzo per venire incontro alle esigenze del nuovo committente. La facciata, innalzata su quattro piani, presenta dodici balconi sui primi tre piani, mentre al quarto vennero realizzate delle logge angolari con funzione decorativa e di belvedere. Nel basamento bugnato, inoltre, troviamo i due portali già esistenti e le botteghe. All’interno, invece, si apre un doppio cortile con due scale che portano ai piani superiori, di cui una, di pianta rettangolare, decorata con stucchi alle pareti e l’altra, di pianta ellittica, di grande effetto scenografico.
In seguito, nel XX secolo, l’edificio questo venne diviso in appartamenti e adibito a condominio.
In un primo momento, la costruzione dell’edificio era stata commissionata all’architetto Pietro Valente dal principe Pignatelli di Monteleone, ma questa rimase incompiuta. Qualche anno più tardi, nel 1825, l’intera area venne acquistata da Francesco De Rosa, figlio di un ricchissimo costruttore di Afragola. Così, l’anno successivo, lo stesso architetto che aveva curato i precedenti lavori fu richiamato per completare e riadattare la sua opera. Infatti, per prima cosa, il Valente si preoccupò di modificare la pianta del palazzo per venire incontro alle esigenze del nuovo committente. La facciata, innalzata su quattro piani, presenta dodici balconi sui primi tre piani, mentre al quarto vennero realizzate delle logge angolari con funzione decorativa e di belvedere. Nel basamento bugnato, inoltre, troviamo i due portali già esistenti e le botteghe. All’interno, invece, si apre un doppio cortile con due scale che portano ai piani superiori, di cui una, di pianta rettangolare, decorata con stucchi alle pareti e l’altra, di pianta ellittica, di grande effetto scenografico.
In seguito, nel XX secolo, l’edificio questo venne diviso in appartamenti e adibito a condominio.
Tratto da: Aurelio De Rose, I palazzi di Napoli, Roma, Newton & Compton, 2001
Dove si trova - mappa
Foto
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