Palazzo Spinelli di Laurino
Storia e architettura
Il palazzo Spinelli di Laurino si trova in Via Tribunali,
362.
Un tempo, la costruzione faceva parte di un complesso più esteso, la cui demolizione viene ricordata da un’epigrafe. Di questi edifici, facevano parte anche la casa del famoso umanista Giovanni Pontano, accanto alla quale era situata un’antica torre quadrata, dei portici e dei giardini con un pozzo.
Il palazzo risale al XV secolo e, la proprietà della casa, alla morte del Pontano (1503) passò alla figlia la quale, dopo aver sposato Paolo Caivano, diede alla luce una bambina che, in seguito, si accasò con Giovanni Andrea Caracciolo. Anche da questa unione scaturì una figlia che si unì in matrimonio con Francesco Guevara, marchese di Arpaia, che, già nel 1540, deteneva la proprietà dell’abitazione.
Dopo qualche anno (1588), Lucrezia Caracciolo, erede della famiglia Guevara, sposò Pier Giovanni Spinelli, membro di una nobile famiglia i cui membri, sin dal 1567, erano stati nominati Duchi di Laurino. Uno di loro, (Troiano Spinelli), è ricordato da una lapide del 1767, posta tra le due rampe della scala, che sottolinea il restauro voluto dallo stesso nobile, il quale affidò i lavori a Ferdinando Sanfelice. I cambiamenti riguardarono il cortile che, dall’originaria pianta quadrata, fu trasformato in uno spazio ellittico su due ordini: in quello inferiore, con bugne alternate ad archi e nicchie, si trovano anche otto medaglioni realizzati da Nicola Massari con figure mitologiche e due clipei con busti, mentre in quello superiore le lesene dividono archi e finestroni. In alto, al centro, è posto un orologio in piastrelle, sul quale è posta la statua dell’Immacolata, mentre ai lati si possono ammirare le dodici statue allegoriche scolpite da Jacopo Cestaro.
Nello stesso periodo fu aggiunta anche la cappella di famiglia, attigua al cortile del palazzo, ma anche con un ingresso indipendente verso l’esterno, in Vico Fico Al Purgatorio.
La scalinata, progettata proprio da Ferdinando Sanfelice, presenta due rampe con balaustra, poste a collegare il piano nobile, caratterizzato da archi a tutto sesto, con il portale che presenta nicchie con le statue degli avi, a loro volta sormontate dagli stemmi di famiglia. Il busto posto all’ingresso del piano nobile, invece, rappresenta la figura di Ottavia Tuttavilla, moglie di Troiano Spinelli.
Sul portone d’ingresso, inoltre, è possibile notare un’aquila con le ali spiegate, sul cui petto è scolpito lo stemma dei Laurino e dei Tuttavilla di Calbritto, famiglia a cui apparteneva la moglie di Troiano Spinelli.
362.
Un tempo, la costruzione faceva parte di un complesso più esteso, la cui demolizione viene ricordata da un’epigrafe. Di questi edifici, facevano parte anche la casa del famoso umanista Giovanni Pontano, accanto alla quale era situata un’antica torre quadrata, dei portici e dei giardini con un pozzo.
Il palazzo risale al XV secolo e, la proprietà della casa, alla morte del Pontano (1503) passò alla figlia la quale, dopo aver sposato Paolo Caivano, diede alla luce una bambina che, in seguito, si accasò con Giovanni Andrea Caracciolo. Anche da questa unione scaturì una figlia che si unì in matrimonio con Francesco Guevara, marchese di Arpaia, che, già nel 1540, deteneva la proprietà dell’abitazione.
Dopo qualche anno (1588), Lucrezia Caracciolo, erede della famiglia Guevara, sposò Pier Giovanni Spinelli, membro di una nobile famiglia i cui membri, sin dal 1567, erano stati nominati Duchi di Laurino. Uno di loro, (Troiano Spinelli), è ricordato da una lapide del 1767, posta tra le due rampe della scala, che sottolinea il restauro voluto dallo stesso nobile, il quale affidò i lavori a Ferdinando Sanfelice. I cambiamenti riguardarono il cortile che, dall’originaria pianta quadrata, fu trasformato in uno spazio ellittico su due ordini: in quello inferiore, con bugne alternate ad archi e nicchie, si trovano anche otto medaglioni realizzati da Nicola Massari con figure mitologiche e due clipei con busti, mentre in quello superiore le lesene dividono archi e finestroni. In alto, al centro, è posto un orologio in piastrelle, sul quale è posta la statua dell’Immacolata, mentre ai lati si possono ammirare le dodici statue allegoriche scolpite da Jacopo Cestaro.
Nello stesso periodo fu aggiunta anche la cappella di famiglia, attigua al cortile del palazzo, ma anche con un ingresso indipendente verso l’esterno, in Vico Fico Al Purgatorio.
La scalinata, progettata proprio da Ferdinando Sanfelice, presenta due rampe con balaustra, poste a collegare il piano nobile, caratterizzato da archi a tutto sesto, con il portale che presenta nicchie con le statue degli avi, a loro volta sormontate dagli stemmi di famiglia. Il busto posto all’ingresso del piano nobile, invece, rappresenta la figura di Ottavia Tuttavilla, moglie di Troiano Spinelli.
Sul portone d’ingresso, inoltre, è possibile notare un’aquila con le ali spiegate, sul cui petto è scolpito lo stemma dei Laurino e dei Tuttavilla di Calbritto, famiglia a cui apparteneva la moglie di Troiano Spinelli.
Tratto da: Aurelio De Rose, I palazzi di Napoli, Roma, Newton & Compton, 2001
Dove si trova - mappa
Foto
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Alcune foto sono tratte da:
Wikipedia, da Flickr.com e da Italiadiscovery.it
Wikipedia, da Flickr.com e da Italiadiscovery.it
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