Palazzo Della Porta
Storia e architettura
Il palazzo Della Porta è ubicato in via Toledo 368.
L’edificio venne costruito su un terreno di proprietà dei monaci di Monteoliveto sin dal 1527 che, nel 1546, lo cedettero a Francesco Della Porta che lo utilizzò per edificarvi la sua dimora. Non vi sono notizie sull’autore e sull’esecutore del progetto che realizzò molte decorazioni in stucco per le finestre del secondo e terzo piano, mentre utilizzò lo stemma della famiglia Della Porta come chiave di volta del portale d’ingresso.
Una volta ultimati i lavori nel 1569, la proprietà passo al figlio Giambattista, noto filosofo e letterato, la cui presenza è ricordata da un’epigrafe posta all’esterno del palazzo. Per vari anni l’edificio rimase proprietà della famiglia finchè, nel 1766, Francesco Maria De Costanzo, discendente di Cinzia della Porta, figlia di Giambattista, lasciò tutto alla Cappella di san Gennaro di cui egli stesso era uno dei Deputati.
In seguito il palazzo, come esposto da un’altra epigrafe accanto all’ingresso, fu abitato fino al 1901 dal conte Mirabelli. Infine, un’altra iscrizione, posta al di sotto di quella dedicata a Giambattista Della Porta, venne realizzata dagli abitanti del quartiere in ricordo dei caduti della Seconda Guerra Mondiale.
L’edificio venne costruito su un terreno di proprietà dei monaci di Monteoliveto sin dal 1527 che, nel 1546, lo cedettero a Francesco Della Porta che lo utilizzò per edificarvi la sua dimora. Non vi sono notizie sull’autore e sull’esecutore del progetto che realizzò molte decorazioni in stucco per le finestre del secondo e terzo piano, mentre utilizzò lo stemma della famiglia Della Porta come chiave di volta del portale d’ingresso.
Una volta ultimati i lavori nel 1569, la proprietà passo al figlio Giambattista, noto filosofo e letterato, la cui presenza è ricordata da un’epigrafe posta all’esterno del palazzo. Per vari anni l’edificio rimase proprietà della famiglia finchè, nel 1766, Francesco Maria De Costanzo, discendente di Cinzia della Porta, figlia di Giambattista, lasciò tutto alla Cappella di san Gennaro di cui egli stesso era uno dei Deputati.
In seguito il palazzo, come esposto da un’altra epigrafe accanto all’ingresso, fu abitato fino al 1901 dal conte Mirabelli. Infine, un’altra iscrizione, posta al di sotto di quella dedicata a Giambattista Della Porta, venne realizzata dagli abitanti del quartiere in ricordo dei caduti della Seconda Guerra Mondiale.
Tratto da: Aurelio De Rose, I palazzi di Napoli, Roma, Newton & Compton, 2001
Dove si trova - mappa