Palazzo del Tufo

Storia e architettura
Il palazzo del Tufo si trova in via Costantinopoli 101.
In origini, l’edificio apparteneva alla famiglia Castriota Scanderberger e, come nel caso del palazzo Spinelli, di Fuscaldo nel piano nobile sono presenti alcuni affreschi.
Delle poche notizie che si hanno sul palazzo, si sa che, in data ignota, l’edificio venne acquistato dal marchese Pisacane che si preoccupò di abbellirlo: nel portale dell’atrio vennero aggiunte quattro colonne per sorreggere la volta, mentre dedicò attenzioni anche al giardino, accessibile attraverso un arco. Qui, nei pressi della parte alberata, fece costruire un ingresso composto da un ornato Settecentesco con vasche e busti.
Nella parte destra dell’atrio vi era l’ingresso alla cappella di Santa Maria di Mezzagosto, ora murato, che presentava un portale quattrocentesco trasferito nel Vico Scassacocchi e, poi, recuperato nel 1889 dal Conte Gioacchino Sabatelli che, all’epoca, era diventato proprietario del palazzo. Infatti, a ricordo dell’avvenimento, venne posta un’epigrafe sul muro nel quale è posto il portale, seppur privo degli ornamenti originari.

Tratto da: Aurelio De Rose, I palazzi di Napoli, Roma, Newton & Compton, 2001

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