Domenica 23/9/2001 – Quinta giornata –
 

Napoli ci si mette anche l'arbitro.

Due espulsioni, una dubbia, una inventata:
i campani finiscono in nove.
Toscani soli in vetta dopo una prova non brillante. Decide Cappellini.

 

EMPOLI – NAPOLI 1 – 0 (3128
spettatori)

EMPOLI (4-2-1-3): Berti, Balleri,Cribari, Fusco, Cupi,
Giampieretti (26'st Cappellini), Barollo (10'st Grella), Bresciano,
Rocchi (34'st Tavano), Maccarone, Di Natale.
Panchina: Mazzi, Bonetti, Mirri, Lodi. All. Baldini.
NAPOLI (4-4-2): Mancini, Bonomi Villa, Luppi, Bocchetti (24'st
Montezine), Baccin, Husain, Moriero (36'st Troise), Jankulowski,
Rastelli, Floro Flores (38'st Caruso).
Panchina: Roccati, Bigica, Graffiedi, Magoni. All. De Canio.

MARCATORI: 38'st Cappellini.

Una squadra sola al comando, l'Empoli. La capolista se ne va, pianta in
asso il gruppo malgrado esibisca marce basse e velocità di conseguenza
ridotta, in questa domenica scandita dalla rabbia napoletana. Lacrime
amare versa il Napoli, lamentoso nei confronti dell'arbitro. Sospinto da
Cassarà, l'Empoli si lascia alle spalle la compagnia, proprio nella
giornata attraversata dai suoi stessi grigiori. Partita di rara
bruttezza, il risultato lo scrivono con inchiostro di dubbia qualità i
cambi che Baldini imbrocca e l'arbitro in versione inventore. Giurano e
sacramentano quelli del Napoli. Moccoli infuocati infiammano il suo
terzo rovescio in campionato dopo quattro giornate: mai e poi mai Luppi
si sarebbe macchiato del presunto fallo da ultimo uomo su Maccarone,
attivato da un servizio tagliente di Tavano, uno dei cambi effettuati
dall'allenatore empolese. Cassarà ha giudicato grave e decisiva
l'interferenza del difensore del Napoli: calcio di punizione e
cartellino rosso al 38' della ripresa. Alla battuta lo specialista
Cappellini, subentrato al centrocampista Giampieretti. Quindi un cambio,
il sapiente attaccante che ha timbrato il risultato e la leadership
dell'Empoli. Il destro ad effetto, il pallone sorvolante sulla barriera,
inutile il volo di Mancini. Dalla tribuna, il fallo di Luppi s'è visto e
non s'è visto, comunque non è sembrato decisivo. Una cosa veniale, ecco,
non da sanzionare nella misura adottata dall'arbitro.
Diciannovesimo risultato utile consecutivo in campionato per l'Empoli;
terza sconfitta di seguito per il Napoli. Corre da sola la capolista;
tira una pessima aria intorno alla squadra senza società, ormai a
bagnomaria nei suoi guai e nella sua disperazione. Andamento e ritmo
sono decisamente da retrocessione. Deve darsi una mossa il Napoli
vessato dall'arbitro in questa circostanza. Povero nel suo misero brodo,
stavolta avrebbe meritato il pareggio. Una tantum, non è sembrato
inferiore alla capolista decisamente irriconoscibile. Impreciso e
pasticcione l'Empoli, imbragato dalla difesa a quattro proposta da De
Canio, talvolta in inferiorità in mezzo al campo. Un effetto previsto:
Baldini preferisce affidarsi al tridente in attacco. Giampieretti e
Barollo fungono da sentinelle davanti alla difesa, troppo solo
Bresciano, ancorchè giocatore di livello superiore. La difesa empolese
non è un modello d'impermeabilità, ma il Napoli in attacco ha espresso
quasi niente. Solo la combattività di Rastelli. Prima punta ancora
sprovvista di fisicità e potenza Floro Flores, 18 anni, napoletano Doc a
dispetto del cognome spagnoleggiante. Un contropiede non rifinito in
avvio di ripresa e una botta dalla distanza di Jankulovski nel primo
tempo: tutta qui la produzione offensiva del Napoli, altrimenti accorto
e compatto, in difesa e in mezzo al campo, nonostante l'inquietante
vaghezza di Moriero.
Agitato il Napoli. Tanto per dire, ha finito in nove uomini. La doppia
inferiorità numerica motivata stavolta da una chiara invenzione
arbitrale: fallo cattivo di Cribari, il cartellino rosso mostrato a
Husain, colpevole di non si sa cosa. Undici contro nove, l'Empoli ha
buttato via l'occasione del 2-0. Egoista Maccarone, egoista fino a
sprecare con una ciabattata il contropiede più ghiotto: quattro contro
uno in pieno recupero. Insolitamente grottesco Maccarone già nella prima
parte: il gol mancato da due metri da Mancini, messo a sua volta in
crisi da un tiraccio di Bresciano che ha incontrato prima il palo e poi
le mani del portiere, al 29' del primo tempo. Sulla linea di fuoco è
apparso invece il vivace Di Natale, napoletano anche lui, uno dei
talenti empolesi, un fiore in boccio nel ricco giardino toscano. Di
Natale tre volte presente davanti a Mancini: a lato di un pelo
l'incornata ravvicinata, spettacolare e punto la sforbiciata volante,
attento Bonomi, l'ultimo difensore, ad impedirgli il tocco decisivo.
La sensazione prevalente è sembrata questa: l'Empoli con il freno a mano
tirato, in giornata non felice, fermato dal manto erboso non affidabile
per la pioggia. Cento tifosi al seguito del Napoli, hanno visto l'amata
difendersi con un certo ordine, raramente in serie ambasce, favorita
dall'Empoli a sorpresa non splendente. Mancini e il Napoli spaventati da
Luppi, già prima di quella decisione arbitrale destinata a scatenare
aspre discussioni e velenose polemiche. Il maturo difensore ha servito
il portiere con retropassaggi da brividi. Almeno due, ravvicinati, in
area di rigore. Perso Bocchetti e prossimo alla conquista del punto che
avrebbe avuto tonificanti effetti, De Canio è stato messo nella
condizione di dover ricorrere a tutti i difensori inseriti nella lista.
S'è concesso la botta di vita Baldini, gratificato da un'opinabile
decisione arbitrale e da Cappellini. Comunque la giri, l'Empoli è da
promozione, laddove il Napoli deve meditare seriamente sugli accadimenti
di settembre e sulla sua classifica. Adesso è laggiù.

 

MANCINI 6

 

Mezzo pasticcio sul tiro maligno di
Bresciano. Altrimenti sicuro e affidabile, malgrado due retropassaggi da
manicomio di Luppi.

BONOMI 6.5

Stavolta non fallisce un colpo.

VILLA 6
 

Di Natale lo costringe ad un pomeriggio in
garitta. Bene nel ruolo di esterno destro nella difesa a quattro.

LUPPI 5
 

Un'ora di gioco all'insegna della
perfezione. Poi gli succede di tutto.

BOCCHETTI 5
 

Torna esterno sinistro difensivo e non si
raccapezza (24'st
Montezine 5: Sbaglia molto, anzi troppo).

HUSAIN 5

 

Prestazione contraddittoria, comincia
male, prosegue bene, viene espulso nel finale. Ma meritava davvero il
cartellino rosso?

BACCIN 5.5

Classico guardiano del bidone di benzina.

JANKULOVSKI 6
 

Prende il tempo a Giampieretti. Sbaglia
poco, esegue buoni servizi, prova il tiro dalla distanza.

MORIERO 4.5

Sbaglia molto, anzi troppo (36'st
Troise sv
).

RASTELLI 6
 

Rincorre gli avversari, recupera palloni,
cerca invano la profondità. Si batte alla morte, dal primo all'ultimo
minuto

FLORO FLORES 5
 

Ancora sprovvisto di fisicità,
apparentemente esitante in avvio di partita. E' giovane, può farsi.
(38'st
Caruso sv).

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