Domenica 10/02/2002 – Ventitreesima
giornata –
 

Napoli tradito da… Bocchetti.

L'ex di lusso Schwoch pareggia i conti nel
primo tempo. Poi Maggio firma il gol-partita.
In inferiorità numerica dopo 10', i campani riescono ad andare anche in
vantaggio con Magoni ma alla fine devono arrendersi.

 

VICENZA – NAPOLI 2 – 1 (12094
spettatori)

VICENZA(3-5-2): Sterchele, Guastalvino, Rivalta, Dal Canto, Della
Morte (1'st Maggio), Cristallini, Crovari, Zanetti (13'st Marcolini),
Ambrosetti, Schwoch, Margiotta (33'st Sgrigna).
Panchina: Avramov, Faisca, Adami, Zanchetta. All. Moro.
NAPOLI (3-4-3): Mancini, Villa, Bonomi, Troise,
Bocchetti,Montezine (16'pt Bigica), Vidigal, Magoni, Moriero (3'st
Ametrano), Pavon (30'st Artistico), Sesa.
Panchina: Roccati, Troise, Bigica, Montezine. All. De Canio.

MARCATORI: 23'pt Magoni, 27'pt Schwoch, 35'st
Maggio.

Alla decima il Napoli si fermò. Uno stop alla rincorsa, doveva succedere
prima o poi. A Vicenza di cose ne succedono tante. Mille e una, a voler
essere appena equilibrati. L'immediata espulsione di Bocchetti, la
rocambolesca carambola vincente di Magoni, il vantaggio del Napoli in
inferiorità numerica, il pareggio di Schwoch caro nemico, la manata di
Guastalvino al pallone ignorata da Trentalange, la palla-gol di Vidigal
ricacciata dalla linea di porta, quel Pavon a lungo inafferrabile, la
martellante aggressione del Vicenza, il gol dell'incontenibile gioia
vicentina e dell'amarezza napoletana firmato da Maggio. Scivola il
Napoli, schiantato dall'incornata del tornate subentrato a Della Morte e
castigato dagli eventi, tutti sfavorevoli. Scherzi di cattivo gusto, a
Carnevale.
Si riallontana la zona A, sei punti dividono il Napoli da Como. Filano
come pendolini le altre pretendenti alla promozione, ormai promesse alla
serie A. La corsa delle prime tiene il Vicenza fuori dei giochi
importanti, lo scaraventa lontano dai giochi importanti, questa vittoria
serve a poco. Segna la partita e indirizza il destino della partita la
mortale ingenuità di Bocchetti. Doppio giallo all'alba della gara, un
chiaro indirizzo su come sarebbe finita nello stadio abitato dagli
incoraggiamenti dei vicentini. Un'aria da ultimissima spiaggia intorno e
dentro al campo, che si conferma nefasto per il Napoli. Undici contro
undici sarebbe finita diversamente: di questo bisogna essere certi. Il
Napoli tiene bene il campo, s'esalta addirittura nel finale di primo
tempo, animato e sostenuto va due volte vicino al nuovo vantaggio.
Fatale al Napoli, il minuto 10 si rivela provvidenziale per il Vicenza,
tremebondo nella sua linea difensiva a tre. Bocchetti su Della Morte
lanciato nella prima percussione della partita, fallo però non da tergo:
cartellino giallo dopo 70''. Fiscale l'ammonizione, forse eccessiva. Al
10' la manata al pallone, Bocchetti buttato fuori. Il Napoli in
inferiorità numerica davanti ad avversari arrabbiati e tarantolati,
decisi a buttare sul prato tutte le energie. "Avete fatto solo il vostro
dovere", significativo lo striscione esposto in curva a vittoria
compiuta. Forse anche un pareggio avrebbe provocato una definitiva
frattura tra il popolo vicentino e la sua squadra nell'anno delle
celebrazioni. Un secolo di vita, 100 anni si aprono con questa
tonificante vittoria. Una cosa tra le mille cose: Schwoch è tornato al
gol. Sollecita battuta di destro capitalizzata una maldestra respinta di
Troise, su azione da calcio d'angolo. Il pareggio con l'autografo del
grande ex a distanza di quattro minuti dall'incredibile flipper del
vantaggio napoletano, anche questo su azione da calcio d'angolo. Il drop
di Magoni dal limite col piede mancino, Sterchele sporca la traiettoria
del pallone, la svirgolata di Ambrosetti in prossimità della linea serve
semplicemente ad ufficializzare il gol.
Il Napoli in inferiorità numerica in vantaggio: una pazzia del pazzo
calcio o che cosa? Semplicemente la dimostrazione che il Napoli possiede
cuore e sa stare in campo. Magoni esterno sinistro a dannarsi dietro
alle volate di Della Morte; l'espulsione di Bocchetti, l'uscita dal
campo di Montezine: ecco Bigica, purtroppo palesemnte fuori esercizio.
Davanti a mancini tre terzini, Moriero a sfacchinare sulla linea
difensiva, lungo il lato battuto da Ambrosetti, incontenibile a gioco
lungo. De Canio apporta le necessarie correzioni in corsa, confidando in
attacco sugli spunti di Sesa e soprattutto sull'inafferrabile Pavon.
L'honduregno semina avversari, crea pericoli, allarma l'intera difesa
avversaria, e trasforma in oro i palloni che tocca e i movimenti che
effettua. Il velo a beneficio di Sesa, vola Sterchele, calcio d'angolo,
e altro ancora. Gran correre di tutti quelli del Napoli a surrogare
l'inferiorità numerica. Il Vicenza costruisce il pari nella maniera
sopra descritta, ma non crea ulteriori insidie a Mancini. Tanta
pressione, grande circolazione di palla, le volate di Della Morte, cross
a ripetizione nel primo tempo. Punge il Napoli in ripartenza, Pavon e
Sesa lo fanno salire, Vidigal s'intrufola in area: diagonale a colpo
sicuro, Rivalta ripara sulla linea di porta.
Si batte come un leone Crovari, praticamente la rientro infondo a sette
mesi di sofferenze. Ma finchè gambe e fiato soccorrono il Napoli in
dieci, il Vicenza trova solo pericolose incursioni sulle fasce con
Maggio, sostituto di Della Morte all'intervallo, e Ambrosetti. Quando
però le forze vengono umanamente a mancare, i generosi giovanotti di De
Canio non riescono più ad arrivare nella trequarti avversaria. Sfinito
Pavon, deve rassegnarsi all'uscita Moriero. Ecco Ametrano, ma ecco
l'aggressione e l'assedio vicentini. Margiotta butta via un tesoro:
numero di Schwoch, un prezioso colpo di tacco, il lungagnone cicca palla
in mezzo all'area, ormai liberissimo. Mancini disegna una prodezza:
inchiodata sul prato la rasoiata di Schwoch destinata all'angolo
lontano. Aria di pareggio? No, perchè la lunga inferiorità ha logorato
il Napoli, l'ha consumato, asciugandolo di ogni energia. Ancora una
percussione di Ambrosetti, l'ennesima, il cross, Margiotta non la
prende: una coltellata al cuore del Napoli l'incornata di Maggio,
sbucato alle sue spalle. Il Vicenza nello zucchero, la vittoria non è
una ruberia, ma il Napoli ha dimostrato che meriterebbe la serie A. Ma è
Carnevale, questo è uno scherzo che non vale.

 
MANCINI 6.5
TROISE 5
BONOMI 7
VILLA 7
BOCCHETTI 4
MONTEZINE sv (16'pt Bigica 5.5)
MAGONI 6.5
VIDIGAL 6.5
PAVON 6.5 (30'st Artistico sv)
MORIERO 6 (3'st Ametrano 5.5)
SESA 6

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