Domenica 12/05/2002 – Trentacinquesima
giornata –
 

Il Napoli preso a schiaffi.

Invasione di due teppisti che minacciano
Montezine e colpiscono Villa.
Calabresi avanti con Giampaolo, pari di Bonomi. Gara sospesa, De Canio a
-6 dalla A.

 

COSENZA – NAPOLI 1 – 1 (5069
spettatori)

COSENZA (4-4-2): Aldegani, Traversa, Maldonado, Oshadogan,
Modesto, Baldi (38'st Imbriani), Morrone, Edusei, Lentini, Giampaolo
(26'st Mendil), Zaniolo (42'st Tatti).
Panchina: Micillo, Di Sole, Altomare, Paquito. All. De Rosa.
NAPOLI (3-5-2): Mancini, Bonomi, Caruso (37'st Troise), Villa,
Ametrano, Montezine, Vidigal, Magoni (14'st Sesa), Graffiedi, Rastelli
(42'st Floro Flores), Stellone.
Panchina: Gragnaniello, Bigica, Alessi, Stendardo. All. De Canio.

MARCATORI: 21'pt Giampaolo, 21'st Bonomi.

Finisce così, tra le lacrime e la rabbia. Scivola il Napoli a Cosenza,
secondo pareggio consecutivo fuori casa. De Canio vede sempre più
lontani il quarto posto (da ieri è a sei punti, la distanza tra Reggina
ed Empoli) e la serie A. Finisce così, con un gravissimo episodio
accaduto al 46' del primo tempo. Due napoletani (teppisti, non tifosi,
probabilmente appartenenti a quei gruppi che da anni non fanno altro che
seminare tensioni intorno alla società ed alla squadra) hanno invaso il
campo: il primo ha insultato Montezine, un altro ha colpito con uno
schiaffo Villa. Momenti di tensione e paura. L’arbitro Messina ha temuto
il peggio perché i teppisti premevano sulle inferriate. Sono finalmente
intervenuti poliziotti e carabinieri, allontanando i due teppisti e
bloccando altri pronti a scavalcare. Sospesa la partita per tre minuti.
Villa, scosso, è stato soccorso dal medico Russo e dal massaggiatore
Carmando. Tranquillizzato negli spogliatoi, il difensore è tornato in
campo per il secondo tempo. Presidiato da poliziotti e carabinieri il
settore occupato dai duecento napoletani. Parole pesanti:
“Vergognatevi”. E minacce: “Non finisce qui”. La pioggia, più del gol di
Bonomi, ha attenuato l’ira dei teppisti confusi tra i tifosi. Nessuno ha
esultato al pareggio. L’invasione e l’aggressione di ieri sono segnali
preoccupanti: qualcuno li raccoglierà?
L’appuntamento a Cosenza era stato indicato da De Canio come la partita
della vita. Molto male, almeno nel primo tempo, l’ha interpretata il
Napoli: inconsistente il 3-4-3, neanche un tiro in porta (il primo è
arrivato al 4’ della ripresa: respinta di Aldegani su tiro di Stellone).
Tornato nelle mani di De Rosa dopo l’esonero di Monsonico, il Cosenza è
apparso pratico e ordinato. Ha messo in difficoltà gli avversari sulle
fasce (buona la prova di Baldi e Lentini), anche a centrocampo perché
nel primo tempo c’era solo un mediano (Vidigal): l’altro, Magoni, era
stato dirottato sul lato sinistro, errore corretto da De Canio nella
ripresa. Il Cosenza ha fatto tremare il Napoli al 6’: malinteso tra
Mancini e Magoni nell’area piccola, lesto Giampaolo ad approfittarne,
colpito il lato esterno del palo destro. Molto motivato il Cosenza, alla
caccia dei punti salvezza. Impacciato il Napoli: eppure avrebbe dovuto
avere stimoli superiori agli avversari perché lanciato alla disperata
caccia della Reggina. Il Cosenza ha segnato al 22’. Difettoso
l’intervento di Mancini, che non ha trattenuto il pallone su colpo di
testa di Baldi. E’ intervenuto Giampaolo nell’area piccola: la sua
fiondata di destro (leggermente deviata da Bonomi) è finita alle spalle
di Mancini. Messo all’angolo il Napoli non ha trovato le forze per
reagire. E, mentre il quarto uomo Semeraro segnalava i minuti di
recupero, sono entrati in campo i due teppisti. Minacciato Montezine,
schiaffeggiato Villa. E adesso la beffa: potrebbe scattare la squalifica
del San Paolo (diffidato) per Napoli-Pistoiese. La società confida nel
rapporto del quarto uomo e dell’inviato dell’Ufficio Indagini, a
proposito del tardivo intervento delle forze dell’ordine.
I quindici minuti d’intervallo saranno sembrati brevissimi. Molti i
giocatori del Napoli scossi, nessuno però ha chiestola sostituzione.
Stessi uomini, con una variazione tattica: De Canio è passato al 4-4-2.
Più equilibrata la squadra, che ha approfittato del vistoso calo del
Cosenza. Sfiorato il raddoppio all’8’: deviato da Mancini il tiro da
fuori area. Mentre una cinquantina di tifosi si avvicinavano,
minacciosi, alle inferriate, De Canio ha inserito la quarta punta, Sesa.
Al 15’ l’arbitro Messina ha sorvolato sullo scontro tra Caruso e Zaniolo
in Area: il Cosenza ha vibratamente protestato, effettivamente
l’intervento era parso da rigore. Il Napoli ha preso coraggio. Al 17’
tiro di Montezine da fuori area, respinto da Aldegani. Quattro minuti
dopo, al 21’, il pareggio, a capo di una convulsa azione. Aldegani ha
respinto il tiro di Ametrano da fuori area. E’ intervenuto di testa
Rastelli: il pallone ha colpito il palo sinistro, Aldegani stava per
ricacciarlo quando è intervenuto Bonomi in scivolata ed ha pareggiato.
Dal settore dei napoletani non sono partiti applausi. Ancora quel coro
duro: “Vergognatevi”. Il Napoli giocava la carta della disperazione con
le ultime forze disponibili. Proteste al 35’, quando Maldonado ha
appoggiato una mano sul fianco destro di Stellone. Altro episodio
dubbio, l’arbitro ha nuovamente sorvolato. De Rosa ha schierato Imbriani
e Tatti, tentando di vincere in contropiede. De Canio ha atteso,
fremendo, il guizzo decisivo. Di poco a lato il tiro di Montezine al 45’
e al quarto minuto di recupero c’è stata la respinta di Aldegani a pugni
chiusi sul tiro di Sesa. Il Pareggio non ha risolto i problemi del
Cosenza e ha spento i sogni del Napoli, da ieri ancor più turbato:
l’aggressione ha lasciato il segno.

 
MANCINI 5
VILLA 5.5
BONOMI 6
CARUSO 5 (37'st Troise sv)
MONTEZINE 5.5
AMETRANO 6
MAGONI 5 (14'st Sesa 5.5)
VIDIGAL 5
GRAFFIEDI 5
RASTELLI 5.5 (42'st Floro Flores sv)
STELLONE 5

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