Domenica 26/05/2002 – Trentasettesima
giornata –
 

Napoli, persa l'ultima occasione.

Empoli e Reggina ko, ma Pinga e Zampagna
(su rigore) interrrompono il sogno.
Proteste su entrambi i gol del Siena. Momentaneo pari di Jankulovski dal
dischetto.

 

SIENA – NAPOLI 2 – 1 (4461
spettatori)

SIENA (4-3-1-2): Cejas; Martinelli, Mandelli, Voria, Radice,
Caracciolo(34'st Rossi), Passoni, Argilli, Pinga, Salzo (45'st
Balzaretti), Jeda (21'st Zampagna).
Panchina: Gianello, Campolonghi, Misso, Rahozhkin. All. Papadopulo.
NAPOLI (3-4-3): Mancini, Bonomi, Caruso, Luppi (7'st Pavon),
Ametrano, Vidigal, Magoni (14'st Bocchetti), Montezine, Jankulovski,
Rastelli, Graffiedi (20'st Villa).
Panchina: Gragnaniello, Bigica, Troise, Cristiano. All. De Canio.

MARCATORI: 3'st Pinga, 24'st Jankulovski (r),
36'st Zampagna (r).

Sfumata ieri l’ultima grande occasione. L’Empoli e la Reggina hanno
perso, ma il Napoli non ha vinto a Siena: la corsa verso la A è finita.
Prosegue, invece, quella del Siena: è arrivato a 44 punti, può centrare
l’obiettivo salvezza, dipende dal risultato dell’ultima partita a
Genova. Il Siena ha lottato, come esigeva la sua posizione in
classifica. Il Napoli ha giocato con orgoglio, come pretendeva il suo
allenatore. E per 25’m gli ultimi, ha giocato in inferiorità numerica:
Pavon è stato costretto ad uscire per infortunio muscolare e De Canio
aveva già effettuato le tre sostituzioni. Bonomi, poi, è rimasto in
campo: era inabile (infortunio muscolare), ma ha resistito. Ieri il
Napoli ha stretto i denti, ha raggiunto il pareggio, poi ha perso per il
secondo rigore concesso dall’incerto Bolognino in 12’. De Canio ed i
suoi giocatori hanno vibratamente protestato per questa decisione
dell’arbitro, così come i difensori avevano alzato la voce quando aveva
segnato Pinga, facendo rilevare al guardalinee Fornasin che il pallone
era uscito dal campo, quindi la squadra aveva diritto ad una rimessa
laterale. Il Napoli è rimasto a sei punti dal sogno. Affiorano i
rimpianti per quanto è accaduto in questi mesi, dall’effetto della
perenne crisi societaria alle vittorie sfumate per un niente. Il Siena
ha mosso un passo forse decisivo verso la salvezza, però non l’ha ancora
conquistata: è decisivo il risultato in casa della Samp. All’inizio,
ieri, la squadra di Papadopulo è apparsa tesa e contratta. Il Napoli ha
cercato di approfittarne, ma ha prodotto poco nel primo tempo. Al 36’ la
gran parata di Cejas sul tiro al volo di sinistro di Rastelli, al 44’ il
tiro di Graffiedi che ha scheggiato la traversa. Il Siena ha creato
problemi spingendo sulla fascia sinistra. Ametrano s’è sacrificato per
arginare Pinga, Scalzo e Jedasi sono alternati sulla sinistra e da quel
lato sono partiti numerosi cross verso l’area. Al 27’ è stato tempestivo
Caruso ad anticipare Jeda, pronto a colpire di testa su servizio di
Pinga. Alti i colpi di testa di Jeda al 37’ e al 43’, laddove è stata
decisiva la respinta di Luppi al 40’ su tiro da fuori di Caracciolo.
Da Terni arrivano buone notizie per il Napoli, che però all’inizio del
secondo tempo ha preso uno schiaffo in pieno viso. Il Siena è partito
all’assalto. Pinga ha segnato al 3’ effettuando un numero d’alta scuola
tra Montezine, Caruso e Luppi: il brasiliano, prestato dal Torino mesi
fa, ha talento, pure qualche pausa di troppo, comunque ha i numeri per
brillare in A. Al gol di Pinga, i difensori del Napoli hanno avuto una
reazione rabbiosa: si sono precipitati verso il guardalinee Fornasin,
facendo rilevare a lui e all’arbitro che il pallone era finito a lato,
quindi i giocatori s’erano fermati aspettando che venisse concessa la
rimessa. De Canio ha reagito inserendo la terza punta: è uscito Luppi ed
è entrato Pavon, il Napoli è passato dal 3-5-2 al 4-4-2. Il Siena ha
insistito ed ha sfiorato il raddoppio al 13’: bel cross di Scalzo dalla
destra, nell’area piccola Jeda ha colpito il pallone con eccessiva
sicurezza e Mancini ha respinto con il piede. De Canio ha effettuato
un’altra mossa, schierando Bocchetti, al rientro dopo tre mesi.
Effettuate le tre sostituzioni, il Napoli è stato costretto a giocare in
dieci quando s’è infortunato Pavon. La squadra non è crollata. Anzi, s’è
caricata ed ha pareggiato. AL 23’, su punizione da 25 metri, Jankulovski
ha colpito il palo. Montezine, mentre stava per lanciarsi sul pallone, è
stato atterrato da Passoni: rigore e gol di Jankulovski. Confortato dai
risultati di Ancona e di Terni, il Napoli ha replicato colpo su colpo al
Siena, nervoso e disperato. La sua corsa ed i suoi tentativi si sono
fermati al 36’, quando Bolognino ha fischiato un rigore (molto dubbio)
per l’intervento di Caruso su Mandelli. Lo stadio s’è acceso quando
Zampagna ha segnato. Approfittando dell’apertura dei cancelli (la
Questura di Siena pensa di sporgere denuncia nei confronti della società
per questo episodio), venti tifosi si sono sistemati a bordo campo,
aspettando l’ultimo fischio di Bolognino. E’ arrivato al 4’ di recupero,
subito dopo un numero di Montezine in area: fosse stato più fortunato,
avrebbe potuto segnare il gol del 2-2. E questo ha fatto indispettire il
massiccio Voria, che ha affrontato a muso duro l’avversario.

 
MANCINI 6
BONOMI 6
LUPPI 5.5 (7'st Pavon sv)
CARUSO 5.5
AMETRANO 6.5
VIDIGAL 6
MAGONI 5.5 (14'st Bocchetti sv)
MONTEZINE 6
JANKULOVSKI 6
RASTELLI 5.5
GRAFFIEDI 5 (20'st Villa sv)

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