Lunedì 6/1/2003 – Recupero della seconda
giornata –
 

Per fortuna che c'è Dionigi.
Un Napoli opaco, nonostante la trazione
anteriore di Scoglio è salvato dal suo attaccante.
Un palo su punizione di Montezine. Poi lo strepitoso gol di Maini fa
temere un altro ko.

 

NAPOLI – ANCONA 1 – 1 (10295
spettatori)

NAPOLI (3-4-3): Storari, Bonomi, Baldini, Troise, Sesa, Vidigal,
Montezine, Bocchetti, Dionigi, Stellone, Floro Flores.
Panchina: Iaboni, Stendardo, Bova, Buonocore, Platone, Ferrarese,
Mancino. All. Scoglio.
ANCONA (4-4-2): Scarpi, Daino, Bolic, Mundula, Lombardi,
Montervino (37'st Schenardi), Magoni (29'st De Patre), Maini, Perovic,
Degano (12'st Tarana), Graffiedi.
Panchina: Gori, Antonini, Robbiati, Ganz. All. Simoni.

MARCATORI: 23'st Maini, 27'st Dionigi.

Neanche l'Epifania riesce a spazzare tutto via. E neanche la Befana
porta in dono ai napoletani la sospirata vittoria al San Paolo che manca
da otto mesi (maggio 2002, 3-1 sulla Pistoiese). Il Napoli, pur
schierato da Scoglio spudoratamente offensivo, mostra i soliti impacci,
evidenzia antiche amnesie, non riesce a produrre un gioco apprezzabile.
Racimola un misero pareggio e comincia l'anno nuovo con il piede
sbagliato. L'Ancona, menomato fino all'inverosimile, s'arrangia come
può, spezzetta il gioco (ben trentacinque falli commessi) e nella
ripresa riesce anche a portarsi in vantaggio con un gran tiro di Maini
dal limite dell'area. Ma il Napoli, beccato dai propri tifosi in maniera
pesante e sarcastica ("Andate via da Napoli", "Vogliamo la Primavera")
sfodera perlomeno un minimo di cuore e con Dionigi acciuffa il pareggio,
secondo consecutivo casalingo dopo l'avvento di Scoglio, lasciando
inalterati i problemi di organico e classifica. Nè morale, nè punti
importanti nella prima gara del nuovo anno. Ora più che mai urge
intervenire sul mercato per evitare guai peggiori. La prestazione ha
indicato, semmai ce ne fossa stato ancora bisogno, che la squadra va
ristrutturata (non corretta), modificata in certi ruoli chiave, rivista
completamente a centrocampo. Scoglio protagonista in panchina al San
Paolo: non poteva essere altrimenti. Lascia fuori il portiere Mancini,
l'esterno Saber ed il Tornante Ferrarese. I primi due neanche in
panchina. e scoppia un giallo lì per lì. C'è chi dice che Mancini abbia
avuto da dire con il tecnico prima della partita (o durante la
permanenza a Tunisi). Chi sostiene che il portiere sia rimasto seccato
dopo aver appreso che il Napoli vorrebbe cederlo. Poi arriva la versione
ufficiale della società: 2Mancini ha chiesto di andare via e resterà con
noi finché non verrà ceduto", riferisce l'addetto stampa, fresco di
richiamata, Carlo Juliano. E Saber? Sparito dopo aver sostenuto
regolarmente la rifinitura e per giunta schierato tra i titolari. Nel
dopopartita si scoprirà che aveva un indolenzimento muscolare ed è stato
tenuto a riposo per precauzione. Ma il Prof. ne inventa ancora un'altra:
Schiera il tridente d'attacco e inserisce anche Sesa a centrocampo
insieme con Montezine. Evidentemente avrà saputo che l'Ancona, già priva
di Russo, è venuta a trovarsi anche senza coppia di difensori centrali
(Maltagliati e Dicara). oppure vuole rischiare fino all'inverosimile,
contraddicendo persino se stesso. Alla vigilia, infatti, aveva
dichiarato che giocoforza si sarebbe dovuto piegare ad un compromesso
tattico perché questi sono gli uomini e non era possibile mettere in
pratica il suo credo. Sta di fatto che il Napoli si dispone in campo con
tre punte di fatto (Dionigi, Stellone e Floro Flores), obbligando
l'Ancona a tenere i quattro davanti a Scarpi, oltre che a Sesa che si
piazza in linea con i tre attaccanti quando Storari va a rinviare. Più
attaccanti, gol garantiti? L'equazione non ha mai trovato riscontro nel
calcio giocato e figuriamoci con il Napoli che già segna con il
contagocce e soprattutto non ha un gioco offensivo. Gli scompensi a
centrocampo sono inevitabili del resto. E così sarà in più di
un'occasione, perché Sesa, a destra, da laterale non sa districarsi più
di tanto e Bocchetti a sinistra non è quel palleggiatore che ci
vorrebbe. Montezine, poi, non offre il riferimento costante a Vidigal.
L'Ancona dal suo canto, non va tanto per il sottile e picchia abbastanza
ogniqualvolta il Napoli tenta di imbastire l'azione. Simoni si trova
costretto a rivoluzionare il pacchetto arretrato per il forfait di
Maltagliati e Dicara all'ultimo momento. Sposta Bolic a centro, fa
entrare Mundula e in attacca piazza Degano al fianco di Graffiedi. Al
primo minuto il Napoli va già in gol ma Dionigi si aiuta con la mano e
l'arbitro annulla. All'8, l'episodio che conferma la giornata-no anche
di Bertini, il direttore di gara: Mundula interviene da tergo su Dionigi
in piena area e non viene concesso il penalty. L'Ancona prende coraggio
e s'affaccia un paio di volte davanti a Storari. Graffiedi viene tradito
da un falso rimbalzo e manca una ghiotta occasione. La gente comincia a
spazientirsi e Montezine su punizione centra in pieno l'incrocio dei
pali. Viaggia a corrente alternata, il Napoli. Non trova sbocchi sugli
esterni (perché presidiati da Dionigi e Floro Flores), non riesce ad
avere un fraseggio pulito, non si presenta quasi mai al tiro se non al
37', nell'unica volta che Sesa arriva sul fondo e Stellone di testa non
inquadra lo specchio.
Nella ripresa, il Napoli con Floro Flores, servito da Stellone, crea un
serio grattacapo alla difesa ospite che si salva in angolo. Ma al 23'
arriva quello che meno ti aspetti: Graffiedi serve Maini bene appostato
al limite dell'area e pallone alle spalle di Storari. Fischi ed insulti
sul malcapitato Napoli. Ma il cuore c'è, almeno quello. Meno di cinque
minuti ed è il pareggio: da Bonomi a Bocchetti, da questi a Dionigi che
spalle alla porta trafigge Scarpi con un malizioso tiro a giro. Convulso
il finale: al 38' il Napoli reclama il secondo penalty per intervento in
area su Floro Flores e al 39' Sesa su punizione impegna severamente
Scarpi che salva di pugno. Nei minuti di recupero è l'Ancona che fa
venire i brividi a Storiari. Ed è bravo l'ex di turno a sventare un
tiro-gol del neo entrato De Patre, altrimenti sarebbe stato l'ennesimo
tonfo casalingo.

 
STORARI 6
TROISE 6.5
BALDINI 6
BONOMI 6
SESA 5.5
MONTEZINE 5
VIDIGAL 6
BOCCHETTI 6
DIONIGI 6
STELLONE 5.5
FLORO FLORES 6.5

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