Domenica 19/01/2003 – Diciannovesima
giornata –
 

Napoli, un balzo verso la salvezza.
Decide Stellone. Bene i nuovi, soprattutto
Martinez. Vano il forcing finale del Messina.
Vittoria al San Paolo dopo 9 mesi: per gli azzurri tre punti
pesantissimi.

 

NAPOLI – MESSINA 1 – 0 (22829
spettatori)

NAPOLI (3-3-1-3): Mancini, Baldini, D'Angelo, Troise, Martinez,
Marcolin, Bocchetti, Pasino, Stellone, Dionigi, Floro Flores (1'st
Cristiano).
Panchina: Storari, Stendardo, D'Agostino, Quadrini, Montezine, Sesa.
All. Scoglio.
MESSINA (4-4-1-1): Manitta, Portanova, Di Meglio, Bellucci,
Silvestri, Ametrano, Coppola, Iannuzzi, Gutierrez (15'st Calaiò), Sullo,
Amauri (30'st Docente).
Panchina: Veri, Criaco, Sportillo, D'Altrio, Russo. All. Oddo.

MARCATORI: 17'pt Stellone.

Non poteva arrivare tutto in un colpo solo. Il Napoli torna alla
vittoria al San Paolo dopo otto mesi (l'ultimo successo interno, con la
Pistoiese, il 19 maggio scorso, 3-1). Riesce anche a divertire un po'
nel primo tempo grazie alla formula super-spinta adottata da Scoglio. E,
guarda un po', trova in Stellone il salvatore della patria, proprio
colui che è in procinto di lasciare la maglia azzurra. Poi soffre
terribilmente. Soffre il ritorno del Messina che pur privo di quattro
pedine fondamentali (Zampagna, Campolo, Vicari, Princivalli) ha più
energie da spendere. Viene graziato dalla formazione di Oddo nel primo
tempo. Messo alle corde nel finale.
Ma questo Napoli che a piccoli passi Scoglio sta plasmando dimostra di
avere cuore, carica nervosa, umiltà, come conviene ad una squadra che è
in fondo alla classifica. E la gente, pur visibilmente tea per quei
minuti finali, lascialo stadio con un minimo di ottimismo. Non è più il
Napoli impaurito e vulnerabile di una volta, è una squadra nuova che
promette anche qualche sprazzo di bel gioco, che attacca spesso e
volentieri anche esponendosi a qualche rischio di troppo. Merito di
Scoglio, più coraggioso di un kamikaze quando presenta tre punte di
ruolo (Stellone-Dionigi-Floro Flores) oltre a Pasino. Merito dei nuovi
innesti che regalano sicurezza in retrovia (con D'Angelo), brillantezza
sulla trequarti (con Pasino), imprevedibilità e tenacia sugli esterni
(con il ritrovato Bocchetti a sinistra e la bella sorpresa del
colombiano Martinez). Qualcuno sgrana gli occhi nel leggere la
formazione del Napoli. "E chi contrasta a centrocampo?", si è sentito
all'istante. Ma Scoglio non è tipo che vuole stupire per il gusto di
stupire. Ha intuito che solo rischiando il Napoli riesce ad imprimere
una svolta alla sua sventurata stagione. Rischio calcolato. E coronarie
preparate a dovere. Già al 9' Amauri mette a dura prova la resistenza
cardiaca del Professore che per rispetto del Messina (una delle prime
squadre importanti da lui allenate) rimane seduto in panchina per tutta
la partita e non rilascia dichiarazioni. Il brasiliano, ex di turno,
servito da Gutierrez grazia letteralmente Mancini. 
Ma Pasino è il giocatore che s'aspettava il tifoso napoletano: fantasia,
inventiva, giocate di fino. E' Martinez, la vera sorpresa della
giornata: ha piedi e muscoli, un esterno di lungolinea davvero
interessante. Al 17', il gol. Da Floro Flores a Bocchetti, scatto e
cross al bacio per la testa di Stellone. Niente da fare per Manitta.
Riprende a cantare il popolo napoletano. Vuoi vedere che è uscito
l'arcobaleno al San Paolo? Troppo presto per alzare gli occhi al cielo.
Oddo dalla panchina ridisegna il Messina: Ametrano va a piazzarsi alle
costole di Pasino, Gutierrez si sposta a destra, Sullo passa a sinistra
e Iannuzzi si sistema a ridosso di Amauri. Nonostante assenze così
importanti, il Messina comincia a far girare palla e creare più di un
affanno al povero Marcolin, rimasto da solo a cantare e portare la croce
in cabina di regia. Al 38', angolo di Coppola e Bellucci di interno
spedisce tra le braccia di Mancini. Al 44', Floro Flores avrebbe
l'occasione per raddoppiare e chiudere il conto, ma spara centralmente e
Manitta respinge. Un minuto dopo tocca a Iannuzzi perdonare Mancini e
mandare in bestia il proprio tecnico. Clamorosa l'occasione divorata in
finale di tempo.
Nella ripresa, Scoglio, visibilmente teso, inserisce Cristiano togliendo
una punta, Floro Flores. Ed ordina a Pasino di posizionarsi alle spalle
di Stellone e Dionigi. Si dispone con un 3-4-1-2, il Napoli. Ma la spia
del carburante segna rosso fisso. Più di uno in casa azzurra mostra
affanni. Tiene solo il tignoso Martinez sulla destra. Oddo innesca anche
Calaiò. Ma il forcing dei siciliani procura solo un brivido a Mancini:
al 41', con un colpo di testa del nuovo entrato. La gente intuisce le
difficoltà di Pasino e soci e riprende ad incitare a gran voce. Troppo
importante vincere, fondamentale per organizzare la rimonta ma guai a
dire al tifoso che Stellone, l'eroe della giornata, potrebbe aver
realizzato l'ultimo suo gol in maglia azzurra.

 
MANCINI 6
BALDINI 6.5
D'ANGELO 6
TROISE 6.5
MARTINEZ 7
MARCOLIN 6
BOCCHETTI 6.5
PASINO 6.5
FLORO FLORES 5.5 (1'st Cristiano 6)
STELLONE 6.5
DIONIGI 6

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