Domenica 24/02/2003 – Ventireesima
giornata –
 

Ride Salvioni, scivola Scoglio.
Il gol di Edusei frutta tre punti d'oro al
Cosenza. Per il Napoli soltanto la traversa di Stellone.
Piacciono i calabresi, guidati dal nuovo tecnico. Passaggio a vuoto per
gli azzurri.

 

COSENZA – NAPOLI 1 – 0 (5824
spettatori)

COSENZA (4-4-2): Ripa, Brioschi, Oshadogan, Marco Aurelio, De
Angelis, Antonelli (26'st Tedoldi), Edusei, Bedin, Lentini, Guidoni,
Alteri (31'st Gonzalez).
Panchina: Agliardi, parisi, Paschetta, Tedesco, Piemontese. All.
Salvioni.
NAPOLI (3-4-1-2): Mancini, Baldini, D'Angelo (31'st Montezine),
Bonomi, Martinez (12'st Floro Flores), Marcolin, Vidigal, Bocchetti,
Pasino (1'st Montervino), Dionigi, Stellone.
Panchina: Manitta, Troise, Saber, Sesa. All. Scoglio.

MARCATORI: 30'pt Edusei.

Salvioni debutta con una tonificante vittoria e rianima il Cosenza a
capo di un pomeriggio neanche così impegnativo come si pensava: il
Napoli non c'è, fa un passo indietro rispetto alle precedenti esibizioni
e basta un affondo sul suo fianco destro per tramortirlo. Quando parte
De Angelis sulla sinistra nessuno del Napoli gli si oppone, arriva quasi
sulla linea di fondo, evita gli interventi di Martinez e di D'Angelo,
crossa al centro per Guidoni che tocca all'indietro per l'accorrente
Edusei ed è un giochino da ragazzi trafiggere Mancini. E' la rete che
decide la partita. poco combina il Napoli per tentare di raddrizzare la
barca. Una traversa colpita da Stellone di testa su palla inattiva sul
risultato di zero a zero, un affondo dello stesso Stellone che evita
Ripa in in uscita ma si allunga troppo il pallone e vanifica l'occasione
('34), qualche incursione nella ripresa ad opera di Vidigal e Dionigi
(41') che sciupa un invitante assist del neo entrato Floro Flores. Tutta
qui la reazione degli ospiti. Un'ora intera a cercare la rete del
pareggio, un'ora di tentativi vari quanto disperati, passando da un
modulo all'altro, inserendo una punta in più (Floro Flores) al posto di
un difensore (D'Angelo). Niente da fare, la formazione di Scoglio come
fosse entrata in un totale black out. Aggrappato al gol di Edusei, il
Cosenza si difende con ordine e riparte, applica con intelligenza il
fuorigioco, non regala mai uno spazio di troppo all'avversario. E
riaccende così le speranze di salvezza tra i tifosi di casa
riavvicinatisi alla squadra con l'entusiasmo di un tempo. Anzi si
divertono a prendersi gioco dei tifosi avversari cantando "Oh mamma, ho
visto Maradona" e l'allenatore con il coro "Professore dietro la
lavagna". Il 4-4-2 presentato da Salvioni non fa una grinza e presenta
varianti sugli esterni in grado di regalare scampoli di calcio
frizzante. Il tecnico invita Guidoni ed Alteri a giocare più stretti
possibile lasciando le corsie libere per le sovrapposizioni di De
Angelis su Lentini a sinistra e Brioschi su Antonelli a destra. E già
nei primissimi secondi della gara sono scintille: ben tre angoli
consecutivi guadagnati grazie a quelle incursioni sulle fasce e Mancini
deve superarsi per evitare di andare ko a pochi secondi dal fischio di
inizio di Trentalange, rientrato in pista abbastanza teso. Il portiere
del Napoli interviene prima su deviazione aerea di Oshadogan e poi su
una mezza rovesciata di guidoni. Male, il solito 3-4-1-2 esibito da
Scoglio. I cinque giorni di ritiro a Paestum invece di portare
giovamento hanno prodotto solo confusione mentale. In campo ci sono
Stellone, Dionigi e Pasino. Ma la squadra prima di sistemarsi sul
terreno di gioco con un minimo di razionalità fa fatica. Tarda a
prendere le misure all'avversario. Soffre in mezzo al campo, dove Pasino
sembra un pesce fuor d'acqua e Marcolin preoccupato di rincorrere Edusei
non si dispone mai al rilancio e dell'azione offensiva. Il Napoli
patisce gli inserimenti di De Angelis a sinistra che fa il bello e il
cattivo tempo sulla sua corsia, quelli di Brioschi che bene duetta con
Antonelli a destra. Ed è inevitabile che prima o poi lo sfondamento del
Cosenza vada a buon fine. Succede alla mezz'ora con l'onnipresente
Edusei (neanche una gara saltata finora) che sfugge alla guardia di
tutti e giunge comodamente al tiro.
Nella ripresa, Scoglio toglie Pasino per inserire il più dinamico
Montervino. Ma l'ex anconetano invece di piazzarsi nel vivo della
manovra va a sistemarsi sull'out di destra quasi in posizione di
attaccante. Crea solo qualche grattacapo al Cosenza con le sue giocate
di prima ma sono spunti isolati. Al 12' entra Floro Flores al posto di
un Martinez in sofferenza su Lentini mentre Montervino scala a
centrocampo. Scoglio ordina il 3-4-3. Ma è Mancini con un'uscita su
Guidoni non proprio lineare ad impedire il raddoppio. La partita cala
d'intensità, il Napoli non sembra avere la forza per arrivare al gol (è
la prima gara da quando c'è Scoglio con zero reti all'attivo). Entra
anche Montezine per D'Angelo. Tentano il tutto per tutto gli azzurri per
evitare una sconfitta più mortificante che deleteria per la classifica.
Ed al 41', il Cosenza tira un sospiro di sollievo quando Dionigi
(acciaccato) di testa sciupa un bel cross di Floro Flores. Ed a quel
punto va via anche Naldi che stava seguendo con ansia all'imbocco del
sottopassaggio.

 
MANCINI 6
BALDINI 5.5
D'ANGELO 5 (31'st Montezine sv)
BONOMI 5.5
MARTINEZ 5.5 (12'st Floro Flores 5.5)
MARCOLIN 5.5
VIDIGAL 6.5
BOCCHETTI 5.5
PASINO 5.5 (1'st Montervino 6)
STELLONE 5.5
DIONIGI 5.5

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